CASO FICIESSE, LE DECISIONI DEL DIRETTIVO NAZIONALE: SI DIMETTONO GERMI E GLI ALTRI FINANZIERI. FORTUNA ASSUME LA RESPONSABILITA' DELL'ASSOCIAZIONE. SARA' CONVOCATA L'ASSEMBLEA CONGRESSUALE STRAORDINARIA

venerdì 26 aprile 2002

Sabato scorso si è tenuta, a Bologna, la riunione del Direttivo nazionale di Ficiesse nel corso del quale si sono dimessi i componenti militari, tra cui il segretario generale, Carlo Germi.

I poteri di rappresentanza legale sono passati, come prevede lo statuto, al presidente del direttivo, Giuseppe Fortuna, che ha ricevuto mandato di convocare un'assemblea congressuale straordinaria per ricostituire il direttivo e procedere ad alcune modifiche dello statuto.

Prima delle dimissioni, Germi è stato incaricato, con voto unanime, di inviare a tutti i parlamentari di Camera e Senato una lettera che spieghi ciò che è avvenuto e chieda un gesto visibile di solidarietà con l'iscrizione all'associazione.

E' stata, quindi, analizzata la situazione creatasi a seguito della circolare del Comando generale GDF che ha imposto ai nostri soci finanzieri di abbandonare l'associazione. Il comportamento dell'amministrazione è illegittimo sotto i molteplici profili esposti nella diffida inviata dall'avvocato Angiolini, per conto dell'associazione, al Ministro dell'economia e delle finanze e al Comando Generale.

Altre iniziative legali probabilmente seguiranno, perché il comportamento del Comando generale danneggia in modo gravissimo e irreparabile anche la componente "civile" dell'associazione che, privata del confronto con la componente "militare", non è più in grado di realizzare gli elevati e nobili scopi istituzionali del sodalizio.

E' stato notato, peraltro, come la decisione dell'amministrazione non appaia determinata da motivazioni di carattere giuridico, ché altrimenti non si sarebbe aspettato 10 mesi per rendere noto il parere del Consiglio di Stato e si sarebbe proceduto anche nei confronti di altri soggetti collettivi che, a differenza di Ficiesse, svolgono è a nostro avviso altrettanto legittimamente - un'intensa attività legale, sia individuale che collettiva.

Le motivazioni che hanno indotto la gerarchia ad utilizzare il parere del Consiglio di Stato sono, invece, molto probabilmente, da porre in relazione con la recente pubblicazione della rivista "Finanzieri e Cittadini", che ha raccolto un grandissimo consenso per affrontare con originalità e pacatezza temi sui quali, fino a ieri, i vertici hanno goduto di un vero e proprio monopolio delle idee.

Quello che si sta cercando di impedire, quindi, non è l'attività  di tutela bensì l'esser costretti a confrontare le opinioni con un soggetto nuovo e qualificato che, con argomentazioni convincenti, è riuscito a far colloquiare tra loro i finanzieri con i cittadini riuscendo a trovare soluzioni davvero innovative sui problemi della fiscalità  e dell'innovazione dell'amministrazione finanziaria.

Un attacco, quindi, non soltanto alla libertà di associazione, ma anche - e soprattutto - alla libertà  di pensiero, come confermato dal fatto che viene perfino vietato, ai finanzieri, di partecipare a convegni o altre pubbliche manifestazioni dell'associazione.

Ecco perché il giornale continuerà  e anzi amplierà  le sue attività .

Sul prossimo numero, che è stato chiuso in tipografia il 7 aprile scorso, prima della diramazione della circolare, e che è attualmente in fase di spedizione, ci saranno, tra gli altri, ampi servizi sull'attività  di verifica per il 2002, sulla situazione della GDF in Puglia e sulla legge in gestazione per la riforma della rappresentanza militare. In più, partirà  l'Osservatorio corruzione, che mira ad individuare le cause profonde dei fenomeni di devianza che periodicamente si manifestano nel Corpo.

E' stata confermata, infine, la linea di comportamento nei confronti dei finanzieri, iscritti e non all'associazione: Ficiesse non farà  nulla che possa portare nocumento o anche un solo piccolo disagio ai nostri amici con le stellette.

Per questo, abbiamo invitato tutti i militari a dimettersi, per ora, dall'associazione e a passare tra i "sostenitori non iscritti" o a far subentrare un'altra persona al loro posto.

 


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