CASO FICIESSE, LETTERA DEL SEGRETARIO GENERALE CARLO GERMI AI PARLAMENTARI ITALIANI: "DATE SOSTEGNO PERSONALE ALL'ASSOCIAZIONE"

venerdì 26 aprile 2002

Pubblichiamo il testo integrale della lettera che Carlo Germi, come segretario generale di Ficiesse, ha inviato a tutti i Deputati e Senatori italiani.

Il testo, predisposto dal Direttivo nazionale, costituisce un atto collegiale.

 

LETTERA DI CARLO GERMI A TUTTI I DEPUTATI E SENATORI

Onorevole Deputato,

sono Carlo GERMI, Segretario generale di FINANZIERI CITTADINI e SOLIDARIETA', un'associazione culturale senza fini di lucro che è stata costituita tre anni fa per iniziativa di 47 persone fra cui esponenti del mondo politico, sindacale, dell'informazione, della libera professione, funzionari  pubblici, nonché ufficiali sottufficiali, appuntati, finanzieri e pensionati della Guardia di Finanza.

L'idea di Ficiesse è quella di mettere in contatto cittadini e appartenenti alla Guardia di Finanza per farli interagire, propositivamente, sui temi del rapporto tra fisco e contribuente e della funzione di polizia di sicurezza e giudiziaria.

Perché, nel passato anche recente, si sono verificati fatti tanto gravi ed estesi di corruzione nel Corpo? Come mai questa singolarità, tutta italiana, di un organismo militare che svolge compiti, delicatissimi, di polizia economica e tributaria? Cosa conviene fare, nell'interesse del Paese?

A domande come queste, a domande così difficili, ci sono sempre state soltanto le risposte ufficiali dei vertici militari. E questo non è possibile in una democrazia evoluta e matura qual è ormai quella italiana. La realtà  è complessa e per dominarla ci vuole il dibattito, la partecipazione, il coinvolgimento più ampio possibile di tutti i protagonisti delle dinamiche interne ed esterne alle istituzioni.

In questi anni l'associazione ha realizzato numerosissime iniziative, ha promosso e partecipato a convegni e dibattiti pubblici, ha aperto un sito internet (www.ficiesse.org), ha iniziato la pubblicazione, da gennaio scorso, della rivista Finanzieri e Cittadini. In tal modo, ha raggiunto i duemila iscritti, è cresciuta fortemente su tutto il territorio nazionale (26 sezioni provinciali) ed è riuscita a catalizzare un fortissimo consenso grazie anche alla pacatezza dei toni, alla trasparenza delle iniziative, all'atteggiamento sempre rispettoso di ogni regola e principio dell'ordinamento, allo spirito di collaborazione e di servizio con le Autorità .

Un sodalizio, quindi che non ha finalità  sindacali perché non mira a negoziare contratti o condizioni di lavoro, né ad organizzare scioperi o altre manifestazioni di dissenso o di protesta, anche se auspichiamo che prosegua, come avviene negli altri paesi dell'Unione Europea, il processo di democratizzazione delle istituzioni militari avviato nel 1978 con la legge sulla rappresentanza militare.

E' avvenuto, però, che nei primi giorni di aprile il Comando Generale della Guardia di Finanza  ha diramato a tutti i reparti dipendenti una circolare con cui è stato intimato a tutti gli appartenenti al Corpo iscritti a Ficiesse di dimettersi, pena l'avvio di procedimenti disciplinari sanzionabili con la consegna di rigore.

La circolare si basa su un parere chiesto dal Comando Generale, nel febbraio del 2001, al Consiglio di Stato e reso dall'Alto Consesso, nel giugno dello stesso anno, senza alcun contradditorio e sulla base di una rappresentazione parziale e fuorviante  della realtà .

L'associazione ha già  inviato una lettera al Ministro e al Comando Generale per chiedere che la circolare sia ritirata e destituita di ogni effetto ma, nel contempo, nello stile che la caratterizza, ha ugualmente invitato tutti i soci finanzieri a dare esecuzione all'ordine ricevuto e a dimettersi nel termine assegnato dai superiori.

Io stesso, quale colonnello della Guardia di Finanza, rimetterò al direttivo, già  da domani, il mandato di segretario generale e presenterò le dimissioni dall'associazione.

Prima di far questo, però, sentiamo l'obbligo di segnalare come quello del Comando Generale sia un segnale preoccupante di limitazione di alcune delle libertà  fondamentali che la Costituzione riconosce a tutti i cittadini, anche a quelli con le stellette.

Si vuole azzerare una Associazione senza che questa abbia mai condotto alcuna azione sindacale, prodotto forme di insubordinazione, nè proteste rispetto alle attività  istituzionali della Guardia di Finanza.

L'attacco dunque, è rivolto alla pura e semplice esistenza di una Associazione di finanzieri e di cittadini.

È, quello del Comando Generale della Guardia di Finanza, un segnale preoccupante di limitazione delle libertà  individuali e collettive.

È per  questo, gentile Onorevole, è per difendere questi valori che Le chiedo, a nome di tutti gli associati, il giorno prima di dimettermi, un gesto forte di solidarietà  diventando socio, in modo da far capire a tutti i militari che stanno subendo una ingiustizia che brucia ed umilia  e che Lei è vicino e condivide e sostiene la nostra causa.

Se vorrà  farci questo onore che oggi Le chiediamo, daremo ampia notizia della Sua adesione sui nostri organi di informazione

Con i segni della più profonda stima.

Roma, 19 aprile 2002

 

Il Segretario Generale Ficiesse

CARLO  GERMI


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