ASSENTEISMO: ARSENALE SPEZIA, INDAGINE SU 15 ADDETTI; A SANREMO LICENZIATO DICIANNOVESIMO DIPENDENTE COMUNE; PREZZI: DA TATUAGGI AD AUTO USATE, COME CAMBIA PANIERE
Assenteismo: Arsenale Spezia, indagine su 15 addetti; a Sanremo licenziato diciannovesimo dipendente Comune
GENOVA, 3 FEB
Anche all'Arsenale militare della Spezia e' stato applicato il 'modello Stachanov', sperimentato con successo dalla Guardia di finanza di Imperia nell'ottobre 2015 e che ha portato a smantellare un sistema consolidato di assenteismo al Comune con 196 indagati, qualche arrestato e 19, per ora, licenziati. Dunque anche alla Spezia, e nel 'fortino' dell'Arsenale militare, e' arrivata l'onda lunga della Stachanov con l'unica differenza che a indagare stavolta sono i carabinieri per la Marina, il nucleo dell'Arma 'dedicato' alla Marina militare. Proprio i carabinieri per la Marina hanno depositato al capo della procura spezzina Maurizio Caporuscio la loro informativa in questi giorni. Informativa che contiene 15 nomi di altrettanti dipendenti e che diventera' il cuore dell'indagine sulla presenza di 'furbetti all'Arsenale'. Il contenuto dell'informativa e' ovviamente riservato ma secondo le prime indiscrezioni sembra che alcuni dipendenti - non e' dato sapere se civili o militari - eseguivano lo stesso gioco di prestigio con il proprio e in alcuni casi altrui cartellino gia' sperimentato dai dipendenti comunali di Sanremo. C'e' chi timbra prima di uscire, chi esce subito dopo aver timbrato, chi fa timbrare da altri e cosi' via. Certi iperbolici maneggi di cartellini non erano sfuggiti ai carabinieri che comunque, secondo quanto appreso, sarebbero stati sollecitati a indagare addirittura dalla direzione dell'Arsenale militare. Certo e' che le posizioni finite sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri e da oggi in poi al centro della indagine coordinata dalla procura sono 15. Un numero che, dicono fonti ben informate, sarebbe pure destinato a salire. Intanto a Sanremo, dove la Guardia di finanza nell'ottobre scorso ha provveduto a indagare 196 dipendenti, pari al 72% della forza lavoro del Comune, e a eseguire 35 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per un totale di 231 persone, prosegue molto alacremente il lavoro della Commissione disciplinare. Dopo il licenziamento di 18 persone tra cui il 'vigile in mutande' e l'impiegato canoista, ha perso il lavoro pure un ingegnere del Comune che, secondo l'accusa, timbrava e faceva timbrare in modo affatto ortodosso. Licenziato anche lui, e secondo quanto si dice nell'entourage comunale non sara' davvero l'ultimo. (ANSA).
PREZZI: DA TATUAGGI AD AUTO USATE, COME CAMBIA PANIERE
stat, l'inflazione a gennaio sale allo 0,3%, ma cala sull'anno
Sempre più tatuati, con uomini in bermuda e bambine in leggings. Il nuovo paniere dell'Istat per il calcolo dell'inflazione fotografa gli italiani e le loro abitudini di spesa nel 2016. Ne emerge un Paese sempre più attento alle mode, dove aumenta il peso dei prezzi di abbigliamento e calzature, trattamenti di bellezza, alberghi e ristoranti mentre cala - complice il crollo del petrolio - quello dei trasporti. Escono di scena i viaggi in treno di notte, in affollate cuccette o comodi vagoni letto, che vengono eliminati dal paniere perché, spiega l'Istat, "la spesa sostenuta dalle famiglie per questi servizi risulta ormai trascurabile". E smettono di essere monitorati anche i costi per il trasferimento della proprietà di auto e moto. Fanno il loro ingresso nel calcolo, invece, oltre ai tatuaggi, ai pantaloni corti e ai leggings, le auto usate, così come i trapani elettrici per il fai-da-te e le offerte integrate per televisione, telefonia e internet. Le novità spaziano dai prodotti per la casa - tra lampadine Led e panni cattura polvere - alle abitudini alimentari, come le bevande vegetali di riso o di soia, fino alle soluzioni abitative, con l'ingresso nel calcolo degli alloggi universitari. Queste modifiche non convincono le associazioni di consumatori. Si tratta, secondo Federconsumatori e Adusbef, di "piccoli adeguamenti che non cambiano la sostanza" di parametri "inadeguati nel rilevare il reale andamento dei prezzi". Sulla stessa linea l'Unione nazionale consumatori si domanda perché "cala il peso di quanto le famiglie spendono per l'affitto dell'abitazione principale, per l'acqua o per i rifiuti, mentre salgono le spese per i ristoranti, l'abbigliamento, le calzature o i servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza". Il timore delle associazioni è dovuto al fatto che "la variazione dei pesi è ancora più importante e delicata dei beni che entrano ed escono dal paniere - spiega il Codacons - perché proprio su tali pesi si basa il calcolo dell'inflazione e, quindi, le scelte economiche che interessano milioni di cittadini". In attesa delle decisioni della Banca centrale europea sui tassi di interesse del mese prossimo, l'Istat ha reso noti i dati provvisori sull'andamento dei prezzi in Italia a gennaio. L'inflazione accelera su base annua allo 0,3% dallo 0,1% di dicembre, ma su base mensile c'è un calo dello 0,2% dovuto alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici. L'inflazione acquisita per il nuovo anno va così sotto zero e si attesta a -0,4%. ANSA