COME RIFORMARE LA GDF. L’ON. FRATTINI AL SOLE 24 ORE: "ISTITUIREMO IL POLIZIOTTO E IL CARABINIERE DI QUARTIERE E LE FIAMME GIALLE SI OCCUPERANNO SOLO DI ECONOMIA E DI FINANZA"

mercoledì 06 giugno 2001

SERVIZIO DI MARIOLINA SESTO. Tre-quattro mila tra poliziotti e carabinieri saranno entro i primi 100 giorni del nuovo Governo sottratti a incarichi di tipo burocratico o improprio e destinati al controllo del territorio in qualità di "poliziotti e carabinieri di quartiere".

È questa una delle novità che il primo consiglio dei ministri del governo Berlusconi si accinge a varare per mantenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale. Una direttiva del consiglio dei ministri su proposta del ministro competente, cioè quello degli Interni — secondo quanto preannunciato dallo stesso Berlusconi — stabilirà precise linee d’azione a cui tutti gli uffici periferici delle forze dell’ordine dovranno attenersi.

Ad anticiparle al nostro giornale è l’onorevole Franco Frattini, in corsa per uno dei ministeri chiave, compreso il Viminale. "La direttiva generale, che non incide sulla legge esistente, dirà ai questori e agli altri organi di polizia periferici che il personale deve avere un contatto permanente con il territorio e una maggiore dislocazione nei quartieri dei centri urbani". Non è ancora stato definito il numero, ma in linea di massima, dovrebbero esserci almeno due agenti per quartiere, pronti a intervenire in aiuto della popolazione in caso di scippi, furti, spaccio di droga e altri reati simili.

La seconda linea guida della direttiva impegnerà le forze dell'ordine in uno sforzo di coordinamento tra Polizia e Carabinieri. "Per evitare le sovrapposizioni — continua Frattini — avvieremo una suddivisione delle zone di competenza. Le aree urbane dovranno essere prioritariamente controllate dalla Polizia che può già contare dentro le città sull'ampia presenza dei commissariati, mentre le aree extraurbane potranno giovarsi della rete capillare delle caserme dei Carabinieri".

Ancora, nonostante la direttiva non possa avere effetti vincolanti sugli enti locali, essa darà un indirizzo alla conferenza unificata Stato-regioni-autonomie, perché vengano istituiti i vigili di quartiere laddove ancora non esistono. Su questo punto il Governo mira a dare più che altro un "segnale", dovranno poi essere gli enti locali, e in primis i comuni, a organizzare speciali servizi da affidare alla polizia municipale.

Ma quale sarà il ruolo di quella che viene chiamata "polizia di prossimità", e soprattutto di quali organici potrà disporre? Quanto all’attività da svolgere, Frattini non ha dubbi: "Nel 99 per cento dei casi, il suo compito sarà quello della prevenzione dei reati. Solo in minima parte si dedicherà alla repressione: il modello è insomma quello del bobby inglese".

Il capitolo organici invece, in un primo momento verrà affrontato con una diversa utilizzazione del personale già esistente. "Prima di aumentare gli organici — sostiene Frattini — occorre recuperare tutti quei poliziotti e carabinieri impropriamente addetti a compiti burocratici, coloro che vengono impiegati negli autoparchi e persino nelle mense. Infine, occorre liberare molte unità di personale sprecate in servizi di scorta del tutto inutili. Abbiamo stimato di poter recuperare in tutto 3-4 mila uomini da reimpiegare sul territorio". In un secondo momento, comunque, il nuovo Governo ricorrerà a nuovi reclutamenti velocizzando le procedure concorsuali peraltro già avviate nella scorsa legislatura.

Nessuna intenzione invece di coinvolgere la Guardia di finanza nell’operazione "sicurezza del territorio". Secondo il nuovo governo infatti la funzione delle fiamme gialle va ricondotta a compiti di tipo strettamente economico-finanziario, nell’ottica più generale di una specializzazione sempre più marcata di tutte le forze di polizia.

Quanto alla riforma quadro sulla sicurezza, Frattini ricorda lo studio svolto in merito dalla fondazione Officina. Uno studio dal quale il nuovo governo intende ripartire per arrivare alla definizione di una nuova legge che fissi i criteri generali per la riorganizzazione dei vari corpi di polizia.

 


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