NASCE L'ASSOCIAZIONE FINANZIERI CITTADINI E SOLIDARIETA': IL PRIMO COMUNICATO STAMPA

domenica 15 ottobre 2000

COMUNICATO STAMPA

Nasce l’associazione "Finanzieri Cittadini e Solidarietà"

Venerdì scorso è stata costituita in Roma l’associazione "Finanzieri Cittadini e Solidarietà – Ficiesse".

Presenti, tra i 48 soci fondatori, oltre a parlamentari, giornalisti e sindacalisti, esponenti di tutte le categorie di personale della Guardia di Finanza, compresi ufficiali superiori e dirigenti, mai coinvolti prima d’ora in precedenti esperienze associazionistiche.

Il nuovo soggetto nasce per interpretare una esigenza fortemente avvertita: stimolare il dibattito e il confronto delle idee sul tema della modernizzazione del principale organismo di polizia tributaria del Paese, in un momento storico di grande fermento progettuale in tutte le pubbliche amministrazioni.

I risultati da ottenere sono quelli, da una parte, di riuscire a modificare in positivo nei Cittadini la percezione del ruolo e della funzione sociale del finanziere attraverso l’elaborazione di nuovi moduli operativi ed organizzativi, dall’altra, di ritrovare entusiasmo coesione interna chiedendo all’élite di vertice una maggiore condivisione sulle scelte fondamentali che dovranno essere assunte in futuro e una attenzione molto maggiore rispetto all’attuale ai profili psicologici e ai problemi familiari del personale.

Nel corso della riunione sono state attribuite le cariche provvisorie previste dallo statuto.

Sono stati nominati Presidente il Colonnello Carlo Germi e Vice Presidenti i Brigadieri Alfonso Pascarella e Antonio Roberti.

L’associazione vuole raggiungere i suoi fini principalmente attraverso due tipi di iniziative.

L'Associazione intende sviluppare il dibattito sui temi:

1. dei progetti di riforma confrontandosi con quelli presentati dai Ministri Visco, Piazza e Bassanini;

2. della diffusione di una moderna coscienza fiscale, per ottenere l’adesione spontanea del maggior numero possibile di Cittadini all’obbligo contributivo;

3. del miglioramento qualitativo dei servizi pubblici forniti dall’amministrazione finanziaria, per raggiungere gli standard dei più avanzati Paesi dell’Unione europea;

4. dell’individuazione delle cause profonde che hanno dato origine ai gravissimi fatti di corruzione accertati in passato, per elaborare interventi correttivi davvero efficaci.

Un altro importante terreno di iniziative è costituito dalle esigenze di tutela, previdenza e assistenza degli associati, stipulando per questo accordi e convenzioni, di cui una già stipulata. Per tale via, ad esempio, si potranno ridurre i costi per spese legali dei numerosi finanzieri che ricorrono alla giurisdizione amministrativa per la tutela dei propri diritti.

Importanti appuntamenti sono già alle porte per la neonata associazione.

L’apporto di idee è già stato messo a disposizione del Comandante Generale e dei Generali di divisione, impegnati, in questi mesi, nella revisione organizzativa della Guardia di Finanza.

E’ chiaro, infatti, che il nuovo modello - per il quale c’è grandissima attesa e speranza - oltre a dover essere informato ai criteri indicati dal Parlamento con l’articolo 27 della legge 449 del 1997, rappresenta un’occasione da non perdere per restituire entusiasmo al personale. E per porre argine alla demotivazione ed al grave fenomeno dei congedamenti anticipati che si sta registrando da qualche tempo (in specie tra gli ufficiali) bisogna evitare l’impressione che la riforma miri principalmente a garantire i privilegi dell’èlite di vertice che la sta concependo.

Le adesioni all’associazione da parte di tutti coloro che ne condividono gli scopi, raccolte dai soci fondatori, sono già iniziate a ritmo sostenuto ed entro la fine dell’anno, quando sarà convocata la prima assemblea generale, si ritiene sarà superata la quota dei 5000 iscritti.

 

 


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