ANSA:TRUFFA VOUCHER INPS:SIGILLI CASE PIAZZA DUOMO E S.MARGHERITA -DEF:BANKITALIA,PRESSIONE FISCO ANCORA SOPRA LIVELLI PRECRISI -DEF: BANKITALIA, PRUDENZA SU INCASSI LOTTA EVASIONE -GIUDICE INDAGATO, PER PM COMITATO D'AFFARI A SALERNO

martedì 19 aprile 2016

TRUFFA VOUCHER INPS:SIGILLI CASE PIAZZA DUOMO E S.MARGHERITA GIP, DA CONIUGI ACQUISTO BUONI USANDO NOME MADRE MORTA DI LUI

MILANO, 18 APR

Un appartamento in piazza Duomo a Milano e uno in pieno centro a Santa Margherita Ligure (Genova) risultano tra i beni mobili e immobili sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza su disposizione del gip Alessandra Simion nell'ambito dell'inchiesta che, sempre su ordine del giudice, ha portato in carcere Giorgio Di Veroli e Cristina Mercuri, marito e moglie accusati di aver truffato l'Inps per circa 3,5 milioni di euro tramite i voucher lavoro. I due, lei commercialista, lui disoccupato, come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, dall'ottobre 2013 al dicembre 2015, sarebbero stati gli "ideatori di un articolato disegno di truffa ai danni dello Stato". Truffa nella quale, riporta il giudice, sono arrivati ad "imputare" alla madre di lui, "deceduta da tempo, l'acquisto (telematico, ndr) di voucher tramite compensazione per un importo rilevante, pari a piu' di 700 mila euro".    Secondo il gip la coppia, si ipotizza con altri complici da identificare, avrebbe posto in essere "un'attivita' molto intensa" dato che "le prestazioni e le richiesta di compensazioni, finora accertate, si succedono nel tempo in un flusso continuo e crescente" e che il periodo in cui avrebbero operato e' "contenuto". E questo "se si considera che le prime operazioni sono dell'ottobre/novembre/dicembre 2013, contando sulla combinazione di ben 33 committenti (coloro, per lo piu' imprese fallite o in liquidazione, che per conto della coppia acquistava i voucher, ndr) e 253 precettori e cioe' i lavoratori compiacenti che a fronte di un lavoro mai svolto o svolto per un monte ore inferiore a quello indicato, avrebbero retrocesso ai coniugi "le somme riscosse in contanti, decurtate di una cifra minima" a loro "effettivamente destinata".  Il gip nel suo provvedimento, tra l'altro, sottolinea come sia "significativo il fatto che la tipologia dei precettori e' la piu' disparata: ci sono uomini e donne, di ogni fascia di eta', residenti principalmente in Lombardia e Liguria, italiani e stranieri, talvolta interi nuclei familiari, dato che appalesa la capacita' dei coniugi di attingere a una platea di soggetti molto ampia e differenziata". Una di loro pero' ha sporto denuncia facendo cosi' partire l'indagine.(ANSA).

 

DEF:BANKITALIA,PRESSIONE FISCO ANCORA SOPRA LIVELLI PRECRISI SIGNORINI, 2,5 PUNTI PERCENTUALI OLTRE MEDIA DECENNIO PRECRISI

ROMA, 18 APR

 "La pressione fiscale e' diminuita dal 43,2% del 2014 al 42,9% nel 2015; e' tuttavia rimasta superiore, per circa 2,5 punti percentuali, alla media registrata nel decennio precedente la crisi dei debiti sovrani": Lo ha detto il vice direttore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini in audizione alla Camera sul Def. (ANSA).

 

DEF: BANKITALIA, PRUDENZA SU INCASSI LOTTA EVASIONE CONDIVISIBILE RIORDINO TAX EXPENDITURES E PROSIEGUO SPENDING

ROMA, 18 APR

Il riordino delle tax expenditures e il prosieguo della spending review sono obiettivi "condivisibili". Anche il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale "e' importante, ma le risorse attese da provvedimenti in materia andrebbero valutate in modo prudenziale". Lo afferma il vicedirettore di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione sul Def alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. (ANSA).

 

GIUDICE INDAGATO, PER PM COMITATO D'AFFARI A SALERNO PROCESSI PILOTATI A PALAZZO DI GIUSTIZIA,PERQUISITI STUDI LEGALI

NAPOLI, 18 APR

Un comitato di affari che operava all'interno del Palazzo di Giustizia di Salerno. Una storia di interferenze, raccomandazioni, processi pilotati e computer violati per accedere a informazioni riservate. E' lo scenario investigativo disegnato dall' inchiesta che ha portato oggi all'esecuzione di dieci perquisizioni, nei confronti, in particolare, di un giudice, nonche' di avvocati, cancellieri e di un funzionario della Provincia, per una serie di reati che vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione in atti giudiziari, abuso di ufficio, traffico di influenze, millantato credito, rivelazione di segreto di ufficio e accesso abusivo in un sistema informatico. Un ruolo centrale sarebbe stato rivestito, secondo l'ipotesi accusatoria al vaglio della procura di Napoli, dal giudice Mario Pagano, 56 anni, che e' stato in servizio nella sezione civile del Tribunale di Salerno prima di trasferirsi al Tribunale di Potenza. In particolare, Pagano avrebbe raccolto informazioni sulle cause che gli venivano ''segnalate'' da esponenti del presunto sodalizio allo scopo di pilotare i fascicoli ed assegnarli a giudici ''compiacenti'' o da contattare per ''condizionarne la decisione''. Cause soprattutto civili e controversie tributarie (Pagano ha fatto anche parte della commissione tributaria di Salerno).

 L'inchiesta e' stata avviata dai pm Celeste Carrano e Ida Frongillo della procura di Napoli - competente ad indagare sui magistrati del distretto di Salerno - coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino. Per verificare la fondatezza di una serie di elementi acquisiti da intercettazioni telefoniche, i pm hanno incaricato la squadra mobile di Napoli di eseguire una serie di perquisizioni.

Tutto nasce da una telefonata tra un avvocato, Roberto Lambiase, e un suo amico, ascoltata dagli inquirenti della procura di Nocera Inferiore. Lambiase (indagato per corruzione in atti giudiziari in concorso con il magistrato) sosteneva di aver corrotto, consegnandogli un orologio Rolex, il giudice Pagano per ottenere lo spostamento di una udienza riguardante una causa di fallimento, e perche' venisse respinto un ricorso della controparte. L'avvocato, nel corso della stessa conversazione, avrebbe affermato che Pagano era solito ''vendere'' le sentenze.  Verita' o millanterie? E' il nodo che stanno tentando di sciogliere gli inquirenti della procura partenopea che nel frattempo hanno acquisito una serie di elementi tali da far ipotizzare l'esistenza di un ''comitato di affari''. Di cui farebbero parte, oltre a Pagano indicato come promotore, anche gli avvocati Augusta Villani (che e' anche Got, giudice onorario a Salerno), Nicola Montone, funzionario presso l'ufficio recupero crediti del Gip del Tribunale di Salerno e cognato del giudice, Michele Livrieri, assistente giudiziario addetto alla cancelleria degli Affari civili, gli avvocati Giovanni Pagano e Gerarda Torino, il tributarista Michele Torino, e Renato Coppola, dipendente della Provincia di Salerno e considerato il ''factotum'' di Pagano. Indagato per concorso in rivelazione di segreto e accesso in sistema informatico anche un imprenditore, Giacomo Sessa, che avrebbe ottenuto informazioni riservate su una causa in cui era coinvolto. (ANSA).

 

 


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