ANSA: POLIZIA: SILP CGIL, RISCHIO ANSIA E DEPRESSIONE PER AGENTI - ANSA/ FILMATO CON MAZZETTA, ARRESTATO FUNZIONARIO ENTRATE

mercoledì 27 aprile 2016

POLIZIA: SILP CGIL, RISCHIO ANSIA E DEPRESSIONE PER AGENTI

ROMA, 25 APR

"Fronteggiare aggressioni e violenze, essere testimoni di uccisioni o ferimenti, dover portare soccorso in condizioni di estreme sofferenze o calamita', mettere a rischio la propria vita e incolumita' personale, dover comunicare ai familiari notizie luttuose sono eventi che mettono in pericolo la salute mentale. Per tutte queste ragioni gli operatori di polizia sono ad alto rischio di sviluppare disturbi come l'ansia e la depressione ed hanno un rischio di suicidio aumentato rispetto alla popolazione generale". Lo dice Daniele Tissone, segretario nazionale del sindacato di polizia Silp Cgil, presentando un convegno sullo stress per gli operatori delle forze dell'ordine, che si svolgera' il 28 aprile a Roma.    All'evento, organizzato da Silp Cgil e Cgil, e' annunciata anche la partecipazione del capo della polizia, Alessandro Pansa. (ANSA).

 

FILMATO CON MAZZETTA, ARRESTATO FUNZIONARIO ENTRATE-E' STATO ASSESSORE COMUNE FORLI'.'CON 10MILA EURO PRATICA SLITTA'

 RIMINI, 23 APR

"Con 10 mila euro la pratica della verifica potrebbe slittare anche di anni, altrimenti il controllo del Fisco sara' imminente". Una minaccia tutt'altro che velata, costata il carcere a Tiziano Marchi, 59 anni originario di Forlimpopoli, funzionario dell'Agenzia delle Entrate di Cesena con un passato in politica da socialista come assessore  ai servizi e alle relazioni aziendali nel 2009 del Comune di Forli' e consigliere comunale nel '95 per una coalizione di sinistra. Marchi e' stato arrestato subito dopo aver preso una mazzetta nell'ufficio di un commercialista riminese dal nucleo investigativo dei carabinieri di Rimini che l'ha bloccato in flagrante per concussione. Il funzionario si trova ora in cella al carcere dei "Casetti" di Rimini.     L'Agenzia delle Entrate dell'Emilia Romagna, da parte sua, "assicura la piena collaborazione agli inquirenti", spiegando di "condannare con fermezza qualsiasi comportamento disonesto" e dicendosi pronta a "punire duramente i colpevoli, a difesa dell'onorabilita' di tutti i funzionari che operano quotidianamente con onesta' e impegno". Le Entrate sottolineano che "non appena riceveranno gli atti della Procura, adotteranno tutti i provvedimenti contemplati dalla disciplina legale e contrattuale, a partire dalla sospensione obbligatoria del servizio fino al licenziamento e alla costituzione di parte civile nel processo penale".    Un'operazione lampo coordinata dal sostituto procuratore riminese, Davide Ercolani. Il primo approccio del funzionario "infedele" con la vittima designata, un imprenditore di Cesena con due ditte che commerciano in ferro, e' infatti del 13 aprile scorso, quando il commercialista dell'imprenditore incontra Marchi a Cesena. Successivamente, il funzionario contatta telefonicamente lo stesso commercialista e parlando, quasi per caso, dice di aver bisogno di soldi e che nel caso la verifica sul quel particolare cliente sarebbe potuta slittare di molto. Quando il commercialista comprende il tenore della richiesta, che Marchi esplicita in 10 mila euro, dopo aver consultato il cliente si rivolge alla Procura di Rimini e ai carabinieri per denunciare il funzionario e prenderlo con le mani nel sacco.  La trappola per Marchi e' scattata ieri pomeriggio alle 15, presso lo studio del commercialista dove i carabinieri avevano gia' predisposto l'occorrente per videoregistrare il passaggio di soldi, 5 mila euro contrassegnati e sistemati in una bustarella bianca, che il professionista ha consegnato al funzionario, ammanettato una volta in strada. All'arrivo dei carabinieri, la reazione di Marchi e' stata di profonda sorpresa e incredulita'. La Procura ha ordinato il sequestro dell'ufficio del funzionario presso l'Agenzia delle Entrate a Cesena, mentre la perquisizione domiciliare ha dato esito negativo. L'uomo, difeso dall'avvocato Massimiliano Pompiglioni, sara' sentito per l'interrogatorio di convalida lunedi'. Non era la prima volta che l'azienda dell'imprenditore cesenate finiva nel mirino del Fisco. Una prima verifica fiscale sulle sue ditte l'aveva avuta qualche anno - pare sempre ad opera di Marchi - quando l'Agenzia gli aveva contestato 400 mila euro di squilibrio nelle dichiarazioni. La verifica era poi finita con un procedimento di adesione volontaria di 190 mila euro che l'imprenditore aveva versato allo Stato.  (ANSA).


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