ANSA: GDF: GEN. TOSCHI, EVASIONE E SPRECHI NOSTRI STORICI NEMICI -FISCO: PADOAN, LOTTA A EVASIONE RICHIEDE RISPOSTA UNITARIA -ANSA/ FURBETTI DEL CARTELLINO IN AGENZIA ENTRATE ASTI

giovedì 26 maggio 2016

GDF: GEN. TOSCHI, EVASIONE E SPRECHI NOSTRI STORICI NEMICI

ROMA, 25 MAG

Il sommerso, l'evasione e l'elusione fiscale, gli sprechi del denaro pubblico, le frodi finanziarie, il riciclaggio e la criminalita' economica organizzata sono "i nostri storici nemici che combattiamo efficacemente con le altre forze di polizia". Cosi' il nuovo comandante della Guardia di Finanza, il gen. Giorgio Toschi ha elencato le sfide che attendono il Corpo.  Sfide che, ha aggiunto il generale, che si e' insediato oggi prendendo il posto del generale Saverio Capolupo, la Guardia di Finanza deve affrontare "dimostrando di saperci rinnovare nel rispetto delle tradizioni e continuando ad operare ispirandoci a quegli antichi ed immutabili valori quali il coraggio, lo spirito di sacrificio, la lealta' istituzionale, la trasparenza ed il desiderio di renderci utili alla collettivita'".    Fin da quando era bambino, ha detto Toschi nel suo discorso, "ho desiderato divenire una 'Fiamma Gialla' come mio nonno e come mio padre". Ed ora da comandante generale del Corpo "dedichero' alla Guardia di Finanza tutto il mio impegno e la mia passione, con onore e disciplina, con consapevole responsabilita' e determinazione". (Ansa)

 

FISCO: PADOAN, LOTTA A EVASIONE RICHIEDE RISPOSTA UNITARIA RECUPERO RISORSE FAVORIRA' CALO PRESSIONE FISCALE

ROMA, 25 MAG

 "La lotta all'evasione esige una risposta globale, unitaria ed efficace dell'Amministrazione nel suo complesso". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel suo intervento alla cerimonia di avvicendamento del comandante generale della Guardia di Finanza ricordando che grazie alle strategie adottate c'e' stato "un recupero stabile di risorse che favorira' la riduzione della pressione fiscale".  Nel 2015, ha ricordato il ministro, sono stati recuperati, 14,9 miliardi con un aumento del 4,9% rispetto al 2014. "Stiamo vivendo un momento delicato, per l'Italia e per l'Europa – ha aggiunto - che non lascia spazio a esitazioni e nel quale la Guardia di Finanza e' chiamata ad impegnarsi da protagonista e trovare risposte adeguate a prove sempre piu' impegnative, soprattutto nel campo economico-finanziario, sociale e della sicurezza". (ANSA).

 

FURBETTI DEL CARTELLINO IN AGENZIA ENTRATE ASTI DENUNCIATI 13 DIPENDENTI. AGENZIA ANNUNCIA PROVVEDIMENTI

ASTI, 25 MAG

Timbravano il cartellino, ma poi uscivano senza permesso in orario di lavoro per fare la spesa o concedersi lunghe pause caffe'. Sono alcuni dei comportamenti, del tutto senza permesso, di cui sono accusati 13 dipendenti dell'Agenzia delle Entrate di Asti. L'inchiesta e' partita da una lettera anonima al comando provinciale del Carabinieri.    Ora nel mirino della magistratura sono uomini e donne insospettabili, dipendenti di lunga data, che si assentavano ingiustificatamente dal lavoro anche per due ore. In un caso un dipendente evitava persino di timbrare quando usciva a prendersi il pranzo. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Asti hanno dapprima avviato una verifica sui badge magnetici di tutti i 46 i dipendenti della sede cittadina dell'Agenzia. Poi sono passati a pedinamenti e investigazioni supportate da foto e videoriprese.    Le indagini sono durate due mesi, marzo e aprile, ma non sono ancora concluse e non si escludono sviluppi. Intanto l'Agenzia delle Entrare annuncia provvedimenti disciplinari, a partire dalla sospensione dal servizio, e il procuratore Vincenzo Paone sta passando al vaglio le posizioni di ogni singolo indagato, per delineare la gravita' delle condotte e del danno patrimoniale causato. Sembra accertato che ognuno agisse per se' e che non ci sia stato il passaggio di cartellini emerso da altre inchieste nazionali, del tipo uno che timbrava anche per altri colleghi.    E mentre l'Agenzia, che ha attivamente collaborato con l'autorita' giudiziaria durante le indagini, "condanna con fermezza qualsiasi comportamento disonesto e punisce duramente i colpevoli, a difesa dell'onorabilita' di tutti i funzionari che operano quotidianamente con onesta' e impegno", in citta' c'e' sconcerto, soprattutto per il fatto che a essere rimasti nelle maglie della giustizia sono i "controllori" dell'onesta' dei cittadini italiani verso il fisco. Ed e' proprio per questo che la stessa Agenzia ci tiene a sottolineare di considerare l'opportunita' di costituirsi parte civile nell'eventuale procedimento penale. (ANSA).


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