ANSA: CORPO FORESTALE: CARRO FUNEBRE FESTA PATRONO,CONTESTATO CAPO -ANSA/ CSM, VIA DA MAGISTRATURA EX GIUDICE FALLIMENTI ROMA-ANSA/ RENZI, ENTRO L'ANNO DECRETO PER BYE BYE A EQUITALIA

giovedì 14 luglio 2016

CORPO FORESTALE: CARRO FUNEBRE FESTA PATRONO,CONTESTATO CAPO VALLOMBROSA,SIT-IN ORGANIZZATO DA SINDACATI CONTRO RIFORMA MADIA

FIRENZE, 12 LUG

Momenti di tensione stamane all'Abbazia di Vallombrosa durante le celebrazioni del patrono del Corpo forestale dello Stato, San Giovanni Gualberto. Prima della cerimonia ufficiale, che ha visto la presenza del capo dei forestali, Cesare Patrone, si e' svolto un vivace sit-in dei sindacati di categoria Sapaf, Ugl Cfs, Cgil Cfs e Dirfor che contestano da tempo il piano di soppressione e militarizzazione del Corpo, previsto dalla riforma Madia. Patrone e' stato contestato. Alla protesta si e' aggiunta la presenza di un carro funebre e di una bara per sottolineare, riferiscono fonti sindacali, "la fine di un glorioso Corpo di polizia che oggi come non mai e' in prima linea contro i reati ambientali e le agromafie".    I carabinieri preposti al servizio di ordine pubblico, sempre secondo quanto riferito dai sindacati, hanno impedito che il carro funebre si avvicinasse troppo al luogo della cerimonia, giudicando "inopportuna" questa forma di protesta. I forestali, in ogni caso, al passaggio dell'autovettura blindata che portava Cesare Patrone alla cerimonia hanno scandito slogan e fischi contro il capo del Corpo che si e' poi allontanato protetto dalle forze dell'ordine. Durante la cerimonia non si sono poi verificati altri momenti di tensione, ma il sit-in - con una cinquantina di forestali - si e' trasformato in un presidio permanente ed e' continuato per tutta la mattinata. Alla protesta  ha preso parte una cinquantina di forestali. "Ne avremmo potuti portare molti molti di piu' - ha spiegato Roberto Iezzi – ma l'autorizzazione della questura ha limitato la presenza a questo numero".  (ANSA).

 

CSM, VIA DA MAGISTRATURA EX GIUDICE FALLIMENTI ROMA RIMOSSA SCHETTINI,A GIUDIZIO A PERUGIA PER PECULATO E CORRUZIONE

ROMA, 12 LUG

Tra tre mesi dovra' rispondere davanti al tribunale di Perugia di accuse gravi che vanno dal peculato, al falso ideologico, dalla corruzione all' intralcio alla giustizia, e che sono scaturite da un'indagine sulla presunta sottrazione di beni per centinaia di migliaia di euro da alcuni dei maggiori procedimenti da lei trattati. Un'inchiesta che per 45 giorni, nel 2012, la fece finire in carcere, prima donna magistrato a subire questa sorte. Ora per Chiara Schettini, per anni giudice al tribunale fallimentare di Roma, arriva un'altra tegola pesantissima: la rimozione dall'ordine giudiziario, decretata dalla Sezione disciplinare del Csm, che ha accolto la richiesta della procura generale della Cassazione.

Gia' da tre anni Schettini era stata sospesa dalle funzioni e dallo stipendio e percepiva solo un assegno alimentare, che adesso perde assieme alla possibilita' di continuare a indossare la toga.

La vicenda per cui e' stata condannata alla piu' grave delle sanzioni da parte della Sezione disciplinare del Csm non fa parte delle contestazioni di cui l'ormai ex magistrato deve rispondere a Perugia nel processo che comincera' il 4 ottobre. Si tratta della richiesta di una somma di denaro che Schettini - secondo l'accusa- rivolse durante un'udienza a una delle parti  di una procedura fallimentare (Paolo Ubaldini, la procedura riguardava la Stm srl) con cui aveva avuto dei rapporti economici privati. Un episodio che il Csm ha valutato incompatibile con la sua permanenza in magistratura, ma su cui invece l'autorita' giudiziaria di Perugia in sede penale aveva disposto tre anni fa l'archiviazione. Ma non e' tutto: dopo aver chiesto, senza riuscire a ottenerli, per se' e per un'"amica bisognosa" 350mila euro, e altri 75mila euro per una "situazione personale" con Ubaldini, il magistrato -secondo l'accusa ritenuta fondata dal Csm- insulto' l'uomo chiamandolo "paranoico, delinquente e truffatore" , alla presenza di avvocati e di un curatore fallimentare.    I provvedimenti di rimozione dall'ordine giudiziario sono provvedimenti rari per la loro gravita'. Ma erano gia' toccati in passato ad altri due giudici della fallimentare di Roma, Pierluigi Baccarini e Francesco Manzo, come ha ricordato oggi il rappresentante della procura generale della Cassazione Mario Fresa.    Tra le rimozioni che hanno fatto piu' rumore,quella decisa dal Csm nel 2008 a carico del giudice milanese Edi Pinatto, per aver impiegato otto anni per scrivere le motivazioni della sentenza con cui il tribunale di Gela aveva condannato sette componenti del clan Madonia a complessivi 90 anni di carcere, determinando per diversi di loro la  scarcerazione. (ANSA).

 

RENZI, ENTRO L'ANNO DECRETO PER BYE BYE A EQUITALIA IN AUTUNNO PATTO MILANO-GOVERNO, CERCO PORTARE FINANZA DA LONDRA    (DI BIANCA MARIA MANFREDI)

MILANO, 12 LUG

"Bye, bye Equitalia": il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha assicurato che "entro l'anno arrivera' il decreto che cambiera' il modo di concepire il rapporto tra fisco e cittadini". Quindi "non ci sara' piu' Equitalia" ma questo "non vuol dire che le multe non si pagano piu'". Solo "cambiera' come" si pagheranno. Le sue parole hanno scatenato l'ironia dell'opposizione. "Ci fa piacere che M5S detti l'agenda politica del Premier" ha scritto il grillino Luigi Di Maio su twitter mentre Salvini ha liquidato le parole di Renzi come "il solito annuncio".     stato questo l'avvio della giornata milanese di Matteo Renzi, che in citta' e' arrivato ieri per essere intervistato alla fondazione Corriere della Sera da Beppe Severgnini e poi partecipare a una cena a casa del finanziere Francesco Micheli con il sindaco Beppe Sala e una ottantina di esponenti della 'Milano che conta', uno spaccato della citta' con banchieri, industriali, editori con cui si e' confrontato su diversi temi.    Poi stamattina a Palazzo Marino Renzi ha preso parte a una giunta straordinaria con Sala e i suoi assessori (ricordando fra l'altro quando ando' da sindaco ad Arcore da Berlusconi per parlare della tassa di soggiorno). E ha annunciato che a settembre tornera' in citta' per firmare un "patto Milano-Governo che rappresenta il segnale molto valido e chiaro per stabilire chi fa e che cosa, con che tempi e con quali certezze". Secondo il premier, "Milano puo' guidare l'Italia a recuperare il posto che le spetta" e "ha tutti gli elementi per essere una delle principali metropoli del mondo".    Dopo la Brexit, Sala e' volato a Londra per vedere se sia possibile trasferire a Milano l'agenzia europea del farmaco e l'autorita' bancaria. Una proposta e' anche quella di creare una 'free tax area' nel sito del post expo.    "Noi stiamo provando con Beppe Sala a portare a Milano un po' di istituzioni finanziarie che sono a Londra - ha detto Renzi - e stiamo ragionando sull'ipotesi di un passaporto europeo a chi studia alla Bocconi".    Dopo l'addio della Gran Bretagna, pero', secondo il presidente del Consiglio, "e' fondamentale che ci sia piu' buonsenso" in Europa. Ed e' proprio "con il buonsenso applicando le regole in vigore" che nella trattativa fra Italia ed Unione Europea sulle banche "si puo' risolvere tutto".

   Anche nel caso di Mps "i correntisti - e' convinto – possono dormire tranquilli". E tranquilli devono essere lasciati i sindaci a lavorare, a partire da quello di Roma Virginia Raggi, anche se Renzi non ha apprezzato le sue critiche sulle periferie. "Noi abbiamo messo dei soldi per le periferie: 100 milioni per gli impianti sportivi, 500 milioni nella legge di stabilita' ai comuni per le periferie. Questo serve - ha aggiunto - non che faccio le giratine in periferia per far vedere che mi occupo di periferie". Anche nel caso delle Olimpiadi la scelta spetta al Comune di Roma, anche se per il premier rinunciare sarebbe "un clamoroso errore".    A Milano Renzi avrebbe dovuto inaugurare il nuovo allestimento del Museo della Scienza, un'occasione per parlare di ricerca (e forse anche del progetto di un polo delle scienze nel sito Expo). Cosi' pero' non e' stato perche' Renzi, dal museo, ha deciso di tornare immediatamente a Roma prima del taglio del nastro per seguire gli sviluppi dell'incidente ferroviario accaduto in Puglia. L'appuntamento di nuovo a Milano e' per settembre.(ANSA).

 


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