I DIRETTORI DI MACCHINA (di G. C.)
Abbiamo ricevuto dal signor G. C. la lettera che di seguito integralmente riportiamo. Facciamo presente, in merito ai suoi contenuti, che avevamo appreso, tempo fa, da un livello elevato del Comando generale che gli interventi correttivi avevano avuto origine proprio a seguito della pubblicazione sul sito internet della nostra associazione, il 23 gennaio 2002, della lettera del signor P. C.- Questo ci fa doppiamente piacere e ringraziamo il signor G. C. per la questa sua cortese e puntuale segnalazione.
"""Ho letto la lettera inviatavi il 20 gennaio 2002 da P.C. dal titolo “come ovviare alle attuali discriminazioni in pregiudizio dei sottufficiali gdf-mare direttori di macchine” che integralmente allego.
Volevo precisare che alcune problematiche riportate in quella lettera sono state risolte, segno dell’attenzione rivolta ad esse dalla rappresentanza militare e che i vertici dell’Amministrazione sanno essere sensibili alle argomentazioni non manifestamente infondate.
Queste le disposizioni adottate:
ØIl D.P.R. n° 164 del 18 giugno 2002 (nuovo contratto per le forze di polizia) all’art. 52 comma 4 attribuisce ai Direttori di macchina ed ai Capi motoristi l’indennità di comando navale prevista per il personale che riveste funzioni e responsabilità corrispondenti al Comando di singole Unità o gruppi di Unità navali.
ØAl Luogotenente più anziano del reparto è stata concessa la possibilità di assumere il Comando di articolazioni a terra (dopo aver frequentato un apposito corso) e a prescindere dalla specializzazione posseduta.
Questi importantissimi quanto attesi provvedimenti devono essere integrati e coordinati con altri, di futura emanazione che sanino definitivamente la sperequazione di trattamento dei Direttori di macchina nei confronti dei loro colleghi nocchieri A.C..
I nodi da sciogliere sono a mio parere questi:
1. La responsabilità del servizio a bordo, allo stato affidata al nocchiere A.C. facente funzioni di Comandante dell’Unità, DEVE essere affidata al militare con il grado più elevato, atteso che sia il Comandante che il Direttore ricevono la medesima preparazione tecnica, giuridica e professionale, posseggono le stesse qualifiche e sono entrambi titolari di Comando navale(veggasi sopra). Non sarebbe nemmeno una cosa nuova poiché già così avviene quando un ufficiale Comandante di un Reparto partecipa ad una navigazione, esso infatti assume la direzione del servizio pur lasciando la direzione della navigazione al Comandante di bordo. Le gravi incombenze affidate al Comandante dal Codice della Navigazione devono rimanere in capo ai nocchieri A.C. Comandanti di unità navali visto che essi sono titolati ad assumersele, ma la responsabilità del servizio può e deve essere in capo al più alto in grado a bordo, facendo così rientrare le cose in una logica più aderente ad una forza di polizia moderna e liberando anche il Direttore, se più alto in grado, dall’umiliazione di vedersi redigere le note caratteristiche da un Ispettore più giovane.
2. Strettamente legata al primo punto, e conseguenza di esso, si dovrebbe mettere mano alla logica di attribuzione di punteggio per l’avanzamento. Attualmente (ad es. per la nomina a Luogotenente) viene attribuito un punteggio superiore al Comandante di un Unità rispetto al Direttore della stessa. Condivisibile è il meccanismo che assegna punteggi diversi a seconda del tipo di Unità, ma addirittura discriminare a bordo della stessa Unità mi pare inaccettabile e sarebbe ancora più improponibile nel caso in cui si realizzassero i propositi rappresentati al punto 1.
Sono consapevole che la rappresentanza militare è, allo stato, impegnata nella definizione della riforma delle carriere e quindi probabilmente non potrà occuparsi delle argomentazioni su esposte, ma la soluzione di queste problematiche restituirebbe dignità ad un intera categoria, alla Guardia di Finanza di mare quale unica e vera forza di polizia sul mare e susciterebbe il sicuro plauso del 40% degli ispettori che lavorano nel contingente di mare.
G.C."""
ALLEGATO
( 23 gennaio 2002)
Lettere a Ficiesse
COME OVVIARE ALLE ATTUALI DISCRIMINAZIONI
IN PREGIUDIZIO DEI SOTTUFFICIALI GDF-MARE
DIRETTORI DI MACCHINE
Abbiamo ricevuto dal socio P.C. la lettera che integralmente pubblichiamo.
"""Sono un ispettore del contingente di mare, iscritto a Ficiesse. Volevo porre alla Vostra attenzione una notevole sperequazione di trattamento che interessa il 50% degli ispettori imbarcati su unità del Corpo. Premetto che gli ispettori del contingente di mare, frequentano tutti la scuola marescialli della durata di due anni ricevendo quindi tutti la medesima preparazione professionale. Al termine di questo corso, i marescialli, vengono avviati alla frequenza di un corso di specializzazione, della durata di un anno, diverso in relazione alla qualifica assegnata ad ogni ispettore. Le qualifiche vengono assegnate cercando (forse) di mantenere una certa "pertinenza" con gli studi sostenuti alle scuole superiori e non già in base alla classifica di merito. Esse si possono dividere in due grandi tronconi: 1) categorie da imbarco per l'esercizio prevalente a bordo di unità (motoristi navali e nocchieri abilitati al comando di unità); 2) categorie da "terra" che al contrario hanno un esercizio prevalente a terra (radar e radio montatori e furieri). Il corso di specializzazione prepara "tecnicamente" il personale all'esercizio della categoria, prescindendo dalla preparazione professionale già ricevuta alla scuola marescialli. Su di un'unità navale quindi si ritrovano sempre un ispettore nocchiere A.C. con funzioni di Comandante ed un ispettore M.N. con funzioni di Direttore delle macchine. È a questo punto che si verificano le sperequazioni di cui sopra. Infatti al Comandante, anche se di grado inferiore al direttore, eventualità tutt'altro che remota, viene attribuita la responsabilità della navigazione, della direzione del servizio e della redazione della documentazione caratteristica del personale di bordo, compreso il Direttore. I nocchieri A.C. assumono inoltre il comando delle articolazioni a terra, quali l'Ufficio Comando, le Sezioni Operative, le Squadriglie ecc., attività preclusa ai Direttori (ma la qualifica A.C. non riguardava il solo Comando di unità navali?). Detto questo ai Direttori non restano motivazioni ed aspirazioni personali, con l'aggravante che un sovrintendente o un finanziere abilitato alla condotta di un'unità minore, percepisce l'indennità di comando se imbarcato su di una vedetta acque interne (VAI) o su di un gommone ed il Direttore, anche se imbarcato su di un guardacoste, non percepisce alcuna indennità pur avendo, in questo caso, responsabilità di miliardi in macchinari vari. La soluzione a queste ingiustificate discriminazioni, potrebbe essere, a mio parere, questa. Il Codice della Navigazione attribuisce al Comandante la responsabilità della navigazione, ma il navigare è, per la Guardia di Finanza di mare, un' attività funzionale al servizio d'istituto. Allora perché non attribuire la direzione del servizio al più alto in grado a bordo? Così avviene quando un ufficiale prende parte ad una navigazione, esso infatti assume la direzione del servizio pur lasciando la direzione della navigazione al Comandante di bordo. Perché ciò non potrebbe funzionare con i Direttori che hanno la stessa preparazione professionale dei nocchieri AC ed anche, se di grado più elevato, maggiore esperienza. Nella stessa occasione i Direttori potrebbero assumere il comando di articolazioni a terra, percependo l'indennità di comando anche in relazione alla direzione del servizio. D'altronde la Direzione delle macchine è una qualifica che individua un preciso incarico a bordo e non deve rappresentare una "macchia" per l'ispettore del contingente di mare che lo pone di fatto ad un "rango" inferiore al nocchiere AC. La Direzione delle macchine viene solo considerata nel computo per l'attribuzione della medaglia di lungo comando così come prevede il F.O. n° 9 del 06/03/1993. Adottando un provvedimento del tipo di quello proposto, nell'attuale sede di rivisitazione dei ruoli d'equipaggio, allo studio del Comando Generale, si arginerebbe anche la notevole "emorragia" di Direttori verso il contingente ordinario, con un recupero di professionalità davvero elevata. Del resto non mi risulta una tale dicotomia di trattamento in altre Forze di Polizia (Carabinieri e Polizia) parimenti impegnate in mare anche con unità di grosso tonnellaggio. Certi di un Vostro interessamento cordialmente saluto.
P. C."""