ANSA-BOX/ TIMBRAVA POI ANDAVA A PESCA, ARRESTATO VIGILE URBANO -FATTURE FALSE: ARRESTATO RICUCCI,INDAGATO GIUDICE TRIBUTARIO

venerdì 22 luglio 2016

TIMBRAVA POI ANDAVA A PESCA, ARRESTATO VIGILE URBANO GDF PEDINA MARESCIALLO PESCARA PER 2 MESI, MAI LAVORATO UN'ORA

PESCARA, 20 LUG

Avrebbe dovuto occuparsi di controllo ambientale e, invece, dopo aver timbrato il cartellino, tra l'altro senza neanche indossare la divisa di vigile urbano, andava a pesca con gli amici, a spasso sul lungomare, a giocare ai videopoker o nelle agenzie di scommesse. La Guardia di Finanza lo ha pedinato per due mesi, scoprendo che risultava in servizio dal lunedi' al sabato, secondo i tabulati, ma in realta' non lavorava affatto, percependo comunque uno stipendio base mensile di 1.600 euro.

E' finito cosi' agli arresti domiciliari per assenteismo un 61enne, maresciallo della Polizia municipale di Pescara. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Pescara hanno notificato un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis per i reati di truffa pluriaggravata, commessa in danno di ente pubblico e con abuso dei poteri, e violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione.  Durante i pedinamenti i finanzieri hanno scoperto che il maresciallo non timbrava nella sede del Comando di Polizia municipale, come previsto, ma in altre strutture comunali. Come accertato dalle Fiamme Gialle pescaresi, il sottufficiale della Polizia Municipale, in tutto il periodo di monitoraggio, non ha dedicato all'attivita' lavorativa neanche un'ora del proprio tempo, pur avendo regolarmente indicato la presenza sul lavoro tanto da conseguire l'intero stipendio mensile.    "L'attivita' di polizia giudiziaria svolta - sottolineano alla Guardia di Finanza - ha posto fine al danno economico sofferto dall'Ente locale derivante dal difetto di prestazione lavorativa del proprio dipendente, e al conseguente danno, in termini di maggiori costi per i servizi pubblici, arrecato al cittadino".    Dura la presa di posizione del sindaco, Marco Alessandrini, che dice di aver appreso "con disappunto" dell'arresto e di aver subito chiesto spiegazioni al comandante della Municipale, Carlo Maggitti: "Non possiamo che avallare la tolleranza zero verso situazioni simili - afferma il primo cittadino - Il Comune attivera' tutte le procedure amministrative e disciplinari previste dalla nuova normativa per il caso di specie. Chi sbaglia paga, ritengo doveroso che chi ha un lavoro, a maggior ragione in un ente pubblico, abbia l'obbligo di espletarlo ed essere a servizio dell'ente e della comunita'. Viviamo tempi durissimi, in cui una delle peggiori emergenze e' proprio quella occupazionale, e chi ha un lavoro dovrebbe, se non amarlo, quanto meno ritenersi fortunato e non autorizzato a scaldare una sedia o, nella peggiore delle ipotesi - conclude Alessandrini - a disertarla per dedicarsi ad altro". (ANSA). Fatture false: arrestato Ricucci,indagato giudice tributario   

 

FATTURE FALSE: ARRESTATO RICUCCI,INDAGATO GIUDICE TRIBUTARIO

ROMA, 20 LUG

C'e' anche un magistrato del Consiglio di Stato nonche' componente della Commissione Tributaria Regionale, Nicola Russo, fra i dieci indagati per l' inchiesta che ha portato oggi all'arresto degli imprenditori Stefano Ricucci e Mirko Coppola.    L'indagine - spiegano gli investigatori - si inserisce in un piu' ampio contesto investigativo relativo al fallimento di una delle societa' del Gruppo Magiste, riconducibile all'immobiliarista Stefano Ricucci.    Nelle prime ore del giorno piu' di 170 finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno eseguito 40 perquisizioni tra Lazio, Lombardia e Campania nei confronti degli indagati e di societa' ad essi riconducibili per i reati di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, corruzione in atti giudiziari, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. (ANSA).

 


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