ANSA-FOCUS/ BOERI CAMBIA L'INPS,RIORGANIZZAZIONE IN TRE PILASTI -ANSA-SCHEDA/ IL PACCHETTO PENSIONI, DA BONUS A RICONGIUNZIONI

sabato 06 agosto 2016

ANSA-FOCUS/ BOERI CAMBIA L'INPS,RIORGANIZZAZIONE IN TRE PILASTI STRETTA SU DIRIGENTI, PIU' GIOVANI E RAFFORZAMENTO SUL TERRITORIO

ROMA, 4 AGO

Boeri firma la riorganizzazione dell'Inps, con tre documenti per cambiare l'Istituto, dalla dirigenza fino alle sedi dislocate nelle periferie. L'obiettivo dichiarato e' rafforzare la presenza sul territorio, razionalizzare le posizioni di vertice e ringiovanire il personale, puntando su profili qualificati. E' infatti caccia a ingegneri e informatici.    Il presidente, Tito Boeri, aveva gia' manifestato l'intenzione di voltare pagina e ora passa ai fatti, sottoscrivendo tre atti per un nuovo copione: "il regolamento di organizzazione", "il nuovo ordinamento delle funzioni centrali e territoriali" e un iter preciso "per il conferimento degli incarichi dirigenziali". Le tre "determinazioni del presidente", questo il titolo ufficiale dei provvedimenti, sono state appena pubblicate sul sito dell'Inps, con tanto di allegati che ridisegnano la mappa dell'Istituto.   Il riassetto produrra' i suoi effetti a partire da settembre, con la stabilizzazione di dipendenti in comando, tutte professionalita' che l'Inps non vuole perdere. Ma si cerca anche di assumere nuovi funzionari, con un bando per 500-600 posti. Personale che andra' a rimpiazzare profili piu' bassi, per alzare verso l'alto l'asticella, come anticipato da Boeri in un'intervista di qualche giorno fa al Messaggero.    I cambiamenti investiranno anche i piani alti, da 48 posizioni dirigenziali si passera' a 36. Non solo, molte saranno spostate in periferia. Ora, infatti, la maggior parte sono a Roma, mentre quando entrera' a regime il nuovo piano la situazione sara' ribaltata (14 nella Capitale e 22 sul territorio). La nomina dei dirigenti seguira' precisi canali: nel caso di ristrutturazioni si dovra' pescare da una rosa selezionata da una commissione ad hoc di tre membri esterni. Si mette poi l'accento sul principio di rotazione degli incarichi e si esplicita come la loro durata non possa essere inferiore a 3 e superiore a 5.    La necessita' di rivedere la struttura dell'Inps arriva anche dall'accorpamento di Inpdap ed Enpals, fusione che aveva generato duplicazioni. Non si tratta pero' semplicemente di tagliare, ad esempio sara' creata una nuova posizione dirigenziale per la non auto-sufficienza. Il Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, dell'Inps e' in allerta. "Non abbiamo ancora definito una posizione, siamo in attesa di sviluppi", spiega il presidente del Civ, Pietro Iocca. La partita potrebbe quindi riscaldare l'autunno, con le questioni previdenziali aperte su tutti i fronti, dalle pensioni in senso stretto alla governance dell'Istituto.(ANSA).

 

ANSA-SCHEDA/ IL PACCHETTO PENSIONI, DA BONUS A RICONGIUNZIONI LE IPOTESI SUL TAVOLO PER USCIRE PRIMA E ALZARE ASSEGNI BASSI

ROMA, 4 AGO

Il 'pacchetto' pensioni su cui lavora il Governo vede ancora tante ipotesi sul piatto, una lista nutrita da cui si partira' per selezionare le priorita'. Ape e ricongiunzione gratuita sembrano avere una corsia preferenziale, ma gli occhi sono puntati anche sull'allargamento della platea dei beneficiari di quattordicesima e sui bonus da riconoscere a chi ha iniziato a versare contributi prestissimo o e' stato impegnato in attivita' usuranti, lavorando nelle cave o nelle miniere.    Ecco, di seguito, le opzioni possibili, posto che le decisioni verranno a prese a meta' settembre, dopo un nuovo giro di tavolo con i sindacati e in prossimita' delle legge di Bilancio. Lo scoglio principale sono ancora una volta le risorse e se si volesse dar seguito a tutti gli interventi il budget supererebbero i due miliardi di euro.

   - APE, SCIVOLO A OVER63 CON 'PRESTITO' DA RIPAGARE IN 20ANNI.

La sigla scelta e' Ape, anticipo pensionistico, da restituire in 20 anni per uscire fino a tre anni prima dell'eta' di vecchiaia (con un taglio che variera' a seconda delle situazioni) e con la discesa in campo anche di banche e assicurazioni, sotto la regia dell'Inps. Si dovrebbe partire con le classi 1951-53 nel 2017, per poi allargare il meccanismo ai nati nel 1954 nel 2018 e nel 1955 nel 2019. Il nodo sta nel calcolo delle penalizzazioni: di sicuro saranno agevolati, con detrazioni ad hoc, i lavoratori con redditi bassi o in condizioni difficili, disoccupati di lunga durata o alle dipendenze di un'azienda in crisi. Niente sconti invece per chi esce volontariamente e puo' contare su redditi medio-alti. Da affiancare all'Ape ci potrebbe essere Rita, la Restituzione integrativa temporanea anticipata. Una sorta di pensione ponte da ottenere attraverso un anticipo dai fondi complementari.

   - RICONGIUNZIONI GRATIS PER CHI HA LAVORATO IN PIU' GESTIONI.

Alta nelle lista degli interventi in rampa di lancio c'e' senz'altro la possibilita' di mettere in fila i contributi versati in gestioni diverse. Operazione da fare senza dover pagare nulla e valida non solo per la pensione di vecchiaia ma  anche per raggiungere i requisiti per l'uscita anticipata. Per dare ulteriore impulso alla misura si sta valutando anche la possibilita' di ripensare il riscatto della laurea, dando convenienza sia ai fini del montante, che determina l'importo dell'assegno, sia dell'anzianita'.

   - ALLARGARE LE MAGLIE DELLA QUATTORDICESIMA.

Tra le opzioni sul tavolo c'e' il rafforzamento della quattordicesima, con l'idea di allargare la platea dei beneficiari (che oggi sono coloro che prendono un assegno sotto i 750 euro mensili, sotto i 10mila euro lordi l'anno), o alzare l'importo. Tra le due strade quella che sembra avere piu' chance e' la prima: allo studio c'e' la possibilita' di raddoppiare i pensionati che se ne avvantaggiano.

   - AMPLIAMENTO DELLA NO TAX AREA, PENSIONATI COME DIPENDENTI.

In alternativa ci potrebbe essere l'ampliamento della 'no tax area', che oggi vale per i pensionati sotto i 75 anni con assegni inferiori 7.750 euro annui. Per chi e' ancora piu' avanti con l'eta' la soglia e' invece alzata a 8mila euro. Ora in tecnici stanno lavorando per alzare l'asticella a 8.124 euro, portandola pressoche' allo stesso livello previsto i per i dipendenti.

   - BONUS PER ATTIVITA' USURANTI E LAVORATORI PRECOCI.

Il Governo sta valutando la possibilita' di dare 'punti' in piu' a quanti hanno svolto lavori usuranti. C'e' l'ipotesi di congelare per un certo periodo l'adeguamento automatico dei requisiti all'aspettativa di vita. Si sta pensando ad agevolare anche chi ha iniziato a lavorare molto presto, riconoscendo un bonus contributivo da 4 a 6 mesi per ogni anno lavorato tra i 14 e i 18 anni. (ANSA).

 


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