ANSA/CHIESTA INTERDIZIONE PER GEN. GDF, GIP SI RISERVA DECISIONE-CRAC MAXWORK: GIP, A EX QUESTORE BRACCIALI IN CAMBIO FAVORI ATTI, TRA COMPENSI DI COTTONE ANCHE VIAGGI E CONDIZIONATORI-PENSIONE TOGHE: DAVIGO, ROTTAMATI IN 450,ORA NE MANCANO 1000

mercoledì 21 settembre 2016

ANSA/CHIESTA INTERDIZIONE PER GEN. GDF, GIP SI RISERVA DECISIONE INTERROGATO A NAPOLI UFFICIALE ACCUSATO DI AVER VIOLATO SEGRETO

NAPOLI, 20 SET

E' durato poco piu' di un'ora l'interrogatorio al Palazzo di Giustizia, davanti al gip Claudio Marcopido, del generale della Guardia di Finanza Giuseppe Mango, comandante interregionale in Veneto, nei cui confronti la procura di Napoli ha chiesto nei giorni scorsi l'emissione di una misura interdittiva. L'ufficiale e' indagato per violazione del segreto di ufficio per aver rivelato a un avvocato napoletano l'esistenza di una indagine in corso da parte della Dda su una attivita' di riciclaggio in cui sono coinvolti anche presunti esponenti del clan Polverino. Al termine dell'interrogatorio il gip si e' riservato la decisione. Mango ha risposto alle domande, assistito dagli avvocati Ester Siracusa, Grazia Volo e Leo Mercurio. All'interrogatorio ha partecipato anche il pm della Dda Fabrizio Vanorio, titolare dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.    L'inchiesta della Dda porto' il 15 settembre scorso all'esecuzione di nove misure cautelari nell'ambito di una piu' ampia indagine sulle attivita' del clan camorrisitico Polverino. Tra i destinatari anche Carlo Simeoli, costruttore edile che fa parte della famiglia imprenditoriale di Marano di Napoli, ritenuta vicina al clan.    Dagli atti dell'inchiesta, secondo indiscrezioni, sarebbe emersa anche una presunta attivita' di dossieraggio da parte del generale della Gdf sui rapporti tra un alto ufficiale della Finanza e un imprenditore del settore della ristorazione. Ma si tratta di una vicenda tutta ancora da chiarire, sulla quale sono in corso accertamenti da parte degli inquirenti. (ANSA). Crac Maxwork: gip, a ex questore bracciali in cambio favori

 

CRAC MAXWORK: GIP, A EX QUESTORE BRACCIALI IN CAMBIO FAVORI ATTI, TRA COMPENSI DI COTTONE ANCHE VIAGGI E CONDIZIONATORI

BERGAMO, 20 SET

Ci sono anche bracciali d'oro, smartphone di ultima generazione, soggiorni in Liguria e addirittura due condizionatori fatti installare, e poi sequestrati, negli uffici della Questura di Bergamo,  tra i compensi devoluti dall'imprenditore Giovani Cottone "per i molteplici servigi ricevuti nel tempo" dall' ex questore della citta' Fortunato Finolli e  "per assicurarsi anche quelli futuri". Lo scrive il gip di Bergamo Ciro Iacomino nell'ordinanza con cui ha disposto i domiciliari per Cottone, ex marito di Valeria Marini, e per Massimiliano Cavaliere nell'ambito dell'inchiesta sul crac dell'agenzia di lavoro interinale Maxwork, dichiarata fallita nel giugno 2015, coordinata dai pm Maria Cristina Rota e Fabio Pelosi e condotta dalla Guardia di Finanza.    Finolli, che figura tra i nove indagati e' accusato di corruzione, istigazione alla corruzione e peculato. Come si legge nell'ordinanza, l'ex questore di Bergamo - che e' stato anche  poliziotto dell'epoca di Mani Pulite, assessore alla Sicurezza nella giunta milanese del sindaco Albertini nel '97 e capo della Polaria di Linate - "quale pubblico ufficiale, riceveva o comunque accettava la promessa di ricevere, per se'. per i suoi familiari, e per gli uffici della Questura di Bergamo, beni ed utilita'" da Cottone, "per omettere o per aver omesso molteplici atti contrari ai suoi doveri d'ufficio".  "In particolare - si legge sempre nel provvedimento in cui si specifica che Finolli e Cottone sono legati da un lungo rapporto di amicizia - in cambio di persistenti interventi o ingerenze arbitrarie" che ricadevano sotto la "sua sfera" e che riguardavano la  "domanda di cittadinanza di Daniele Sampaio Visinguera (ex fidanzata brasiliana di Cottone - ndr)" nonche' "per la domanda di porto d'armi per uso difesa personale" dello stesso imprenditore, avrebbe ricevuto una serie di "utilita'". Si tratta, elenca il giudice, di "due bracciali in oro del valore complessivo di 2.970 euro, uno per se', uno per la "moglie Annamaria Pizzi. Uno smartphone I-Phone 6 per la figlia" di quest'ultima, viaggi e soggiorni "del valore di poco superiore ai 2.400 euro" per se' e la moglie. E ancora, "soggiorni di piacere nel complesso residenziale Comunione della Pineta di Arenzano" tra il giugno 2014 e il giugno 2015 un "impianto di condizionamento, composto da split e unita' esterna, per gli uffici della Questura di Bergamo".    Inoltre Finolli avrebbe "accettato la promessa" sempre da parte di Cottone "di conseguire per se' notevoli profitti prospettati dall'avviamento di alcuni punti vendita 'Akai srl' (societa' di apparecchi elettronici dell'imprenditore di origini palermitane, ndr) in diversi aeroporti italiani e "assicurandosi" anche "un ruolo direttivo" nella stessa societa'.     Secondo il provvedimento del gip Finolli avrebbe usato l'auto di servizio con tanto di autista "per scopi estranei" ai compiti istituzionali ma per ragioni private e sarebbe addirittura intervenuto affinche' l'imprenditore e la sua fidanzata brasiliana, la quale almeno in un occasione aveva con se' valuta superiore ai limiti consentiti, passassero dai varchi di servizio e, quindi, senza essere controllati all'aeroporto Milano-Linate. Infine, Finolli e Cottone sono anche accusati di aver offerto all'ex direttore provinciale dell'Inps di Bergamo - che ha comunque rifiutato la proposta - "telefonini e tablet per indurlo a esprimere, contrariamente ai suoi doveri d'ufficio, parere favorevole all'accoglimento dell'ennesima richiesta di reiterazione e rinegoziazione del debito contributivo che Maxwork aveva accumulato in danno dell'Istituto di Previdenza per importi prossimi ai 14 milioni di euro". (ANSA).

 

PENSIONE TOGHE: DAVIGO, ROTTAMATI IN 450,ORA NE MANCANO 1000 GIUSTIZIA VA A SCATAFASCIO, COSTI ENORMI PER LO STATO

ROMA, 20 SET

Nei confronti dei magistrati e' stata fatta una "rottamazione con effetti dirompenti: e' stato fatto un decreto legge che abbatteva l'eta' pensionabile da 75 a 70 anni e sono stati mandati a casa 450 magistrati". Ma se prima di questo intervento la scopertura di organico era di 500 posti, ora di e' diventata di "mille unita'". Il presidente dell'Anm Piercamillo Davigo , intervistato da Giovanni Floris a "diMartedi" , e' tornato a criticare l'intervento del governo sulle pensioni dei magistrati.    "Lo slogan era largo ai giovani, ma i giovani non ci sono. perche' bisogna fare i concorsi e assumerli- ha detto Davigo- A noi non interessa qual e' l'eta' pensionabile, ma questa operazione costa un sacco di soldi allo Stato". Non avendo sostituito i pensionati con l'assunzione di nuovi magistrati "la giustizia va a scatafascio" . (ANSA).

                                                                                                                                 


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