ANSA/ESPULSI TRIESTE: SERRACCHIANI, GRATI A FORZE ORDINE E PM -ANSA/ TANGENTI: 14 ARRESTI, ANCHE 'STECCA' PER TRENO MALPENSA -PENSIONI: CONAPO, STOP A 40 ANNI DISPARITA' PER VIGILI FUOCO
ESPULSI TRIESTE: SERRACCHIANI, GRATI A FORZE ORDINE E PM
TRIESTE, 3 OTT
"Siamo grati alle Forze dell'Ordine e al procuratore capo di Trieste per la vigilanza esercitata in Friuli Venezia Giulia e per le efficaci operazioni preventive poste in atto per la sicurezza del nostro territorio e di tutto il Paese". Lo afferma la presidente della Regione, Debora Serracchiani, commentando la decisione del ministro Alfano, che con decreto ha espulso cinque macedoni residenti a Ronchi dei Legionari (Gorizia) rei di incitare alla Jihad e festeggiare gli attentati dell'Isis. "Come hanno dimostrato anche recenti tragici eventi - prosegue Serracchiani - la situazione internazionale presenta margini di rischio imponderabili, ma e' positivo il fatto che in Italia persone potenzialmente pericolose continuino ad essere individuate e messe in condizioni di non nuocere. Significa che la nostra rete di intelligence, assieme alle autorita' giudiziarie e agli investigatori, sta facendo il suo lavoro sul territorio, senza chiasso ma con efficacia". "Siamo consapevoli - aggiunge Serracchiani - che il Friuli Venezia Giulia, per molti motivi, e' in una posizione sensibile. Proprio per questa ragione e' importante che i cittadini sappiano che tutte le forze del comparto sicurezza sono molto attente e reattive e - conclude - con esse la Regione invita tutti a collaborare sempre e fiduciosamente". (ANSA).
TANGENTI: 14 ARRESTI, ANCHE 'STECCA' PER TRENO MALPENSA IN CELLA FIGLIO EX DG FNM; INDAGATO MILLANTAVA ALTE CONOSCENZE (DI FRANCESCA BRUNATI E IGOR GREGANTI)
MILANO, 3 OTT
Una mazzetta da circa cinquanta mila euro in cambio dei lavori in subappalto per il collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa. Un sistema messo a punto da un gruppo di imprenditori, tra cui alcuni ritenuti contigui alla 'ndrangheta, fatto di societa' edili che si alternavano con scadenza biennale nella aggiudicazione, come subappaltatrici, delle commesse pubbliche in Lombardia. Societa' edili che poi, dopo essere state depredate, finivano a gambe all'aria e che, grazie al 'trucco' dell' inversione contabile Iva, prima di essere dichiarate fallite, sarebbero riuscite pure a evadere il Fisco per oltre 20 milioni di euro. Sono questi gli ingredienti dell'inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccasini e dal pm Bruna Albertini che oggi ha portato il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ad arrestare 14 persone, di cui tre ai domiciliari, e a una raffica di perquisizioni. A firmare l'ordinanza di custodia cautelare e' stato il gip Alessadra Simion. I reati contestati a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni, truffa ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni nonche' illecita concorrenza realizzata tramite minaccia e violenza. E poi, solo uno degli arrestati e' accusato di millantato credito: avrebbe avuto conoscenze in parte vere e in parte false a livelli molto alti negli Enti Pubblici e delle istituzioni, tra funzionari statali e a Roma, che avrebbe fatto finta di contattare per aiutare e favorire gli imprenditori di cui sarebbe stato "a libro paga" nella 'corsa' al subappalto. Cosi', come si legge nel provvedimento del giudice Simion, tra le 11 persone finite in cella, e per le quali domani cominceranno gli interrogatori di garanzia, ci sono Pierino Zanga, imprenditore bergamasco, "formalmente mero dipendente" delle varie imprese, "ma di fatto 'dominus' di un circuito di societa' aggiudicatrici dei vari subappalti per la realizzazione di opere pubbliche", e Davide Lonardoni, direttore dei lavori per il collegamento tra i due terminal di Malpensa e dipendente della Nord_Ing del Gruppo Fnm (le due societa' non sono indagate) e figlio dell'ex dg di Ferrovie Nord. E poi Salvatore Piccoli, imprenditore nato a Catanzaro (e' accusato anche di parecchie distrazioni di soldi cash da una delle tre societa' dichiarate fallite tra il 2015 e il 2016), due presunte "teste di legno", Pierluigi Antonioli e Giuseppe Colelli, l'imprenditore bergamasco Venturino Austoni, e Antonio Stefano e Graziano Macri', per i pm contigui a clan della 'ndrangheta come lo stesso Piccoli. In carcere e' andato anche Alessandro Raineri, presunto "faccendiere bresciano" che risponde di diversi episodi di millantato credito. Ai domiciliari, invece, sono finiti il dipendente della Nord_Ing, Massimo Martinelli, Gianluca Binato, di 'Itinera', societa' del gruppo Gavio (non indagata), e l'imprenditore Livio Peloso. Uno degli episodi al centro dell'indagine e' la presunta 'stecca', 50 mila euro, beni e altre utilita', versata da Zanga&C a Lonardoni per ottenere, in subappalto, la commessa per un valore di diversi milioni per collegare, via treno, il T1 al T2 dell'aeroporto internazionale. E per fa cio', come risulta dagli atti, l'imprenditore bresciano, ritenuto persona in grado di "muoversi" negli ambienti che contano, avrebbe 'oliato' il direttore dei lavori - 3,6 chilometri, per un costo di 115 milioni e finanziamenti anche di fondi Ue - e usato le millantate conoscenze di Raineri. (ANSA).
PENSIONI: CONAPO, STOP A 40 ANNI DISPARITA' PER VIGILI FUOCO
ROMA, 3 OTT
"Servono misure che riconoscano ai vigili del fuoco lo stesso trattamento pensionistico degli altri corpi dello Stato, per porre finalmente fine a 40 anni di assurda e ingiusta disparita' di trattamento". E' quanto afferma il segretario del Conapo Antonio Brizzi, chiedendo che i pompieri non siano dimenticati nell'ambito della discussione sulle pensioni tra governo e sindacati. In particolare, il sindacato chiede che sia esteso anche ai vigili del fuoco "l'aumento del servizio di un quinto (art.3 comma 5 legge 285 del 1977) e i 6 scatti aggiuntivi utili sull'importo della pensione (art. 6bis legge 472 del 1987)". "Quanto all'aspettativa di vita - conclude Brizzi - si tenga anche conto che quella dei vigili del fuoco e', purtroppo, nettamente inferiore ad altri lavoratori. Sono moltissimi i pensionati dei vigili del fuoco che contraggono malattie tumorali a causa dell'esposizione lavorativa a sostanze nocive. Chiediamo di tenere conto anche di questo".(ANSA).