IL SECOLO XIX: LEGGE 104, IL CARABINIERE BATTE I CARABINIERI: NON SARÀ TRASFERITO

martedì 11 ottobre 2016

IL SECOLO XIX: LEGGE 104, IL CARABINIERE BATTE I CARABINIERI: NON SARÀ TRASFERITO di Marco Grasso

Genova 08 ottobre 2016

La portata di questa vittoria va ben aldilà della vicenda di un figlio che chiede di poter curare la madre. Il tribunale Amministrativo (Tar) di Genova ha riconosciuto a un ufficiale dei carabinieri - sottoposto per definizione all’imposizione di ordini militari (non a caso il motto dell’istituzione recita: “Obbedir tacendo e tacendo morir”) e a una convenzione non scritta che prevede come normali trasferimenti di sede periodici - il diritto a essere considerato prima di tutto un lavoratore. È sua facoltà, hanno stabilito i magistrati, ottenere i benefici della legge 104, che disciplina l’assistenza in caso di malattia di un parente stretto: per questo, anche un militare, può rifiutare uno spostamento fuori provincia se questo gli impedisce di assistere il proprio caro. Una posizione radicalmente opposta a quella dell’Arma, che aveva definito l’assistenza al familiare «un diritto soggettivo che non può essere considerato assoluto».

Il ricorso dell’investigatore

Il ricorso era stato presentato un paio di giorni . Il capitano Giacomo Ravo, comandante del nucleo operativo della compagnia San Martino, si era opposto al trasferimento coatto imposto dal comando generale nel paesino piemontese di Canelli, in provincia di Asti. Ravo è un investigatore noto e apprezzato in città . Fra i tanti casi di cui si è occupato, ultimo in ordine di tempo, c’è l’arresto di Guido Morso, uno dei sospettati dell’omicidio del piccolo spacciatore Davide Di Maria, a Marassi.

Ieri è arrivato il pronunciamento dei giudici, che hanno sospeso il trasferimento, accogliendo parte del ricorso: «Ritenuto che le esigenze cautelari esposte appaiono rilevanti, atteso il documentato stato di salute della madre dell’interessato - si legge nel provvedimento - Non è infatti contestato che l’ufficiale ricorrente fruisca da tempo di taluna delle agevolazioni introdotte dalla normativa sull’assistenza ai familiari infermi. Ciò chiarisce la natura generale della disciplina in questione, della quale può ovviamente fruire anche un ufficiale dell’Arma dei carabinieri. Per queste ragioni il Tribunale amministrativo regionale per la Liguria accoglie in parte la domanda cautelare e per l’effetto sospende il trasferimento dell’ufficiale, mandando all’amministrazione per l’individuazione di una possibile sistemazione alternativa a Genova». (Secolo XIX)


Tua email:   Invia a: