ANSA/SICUREZZA:FIACCOLATA MONTECITORIO;SILP E SAPPE CRITICANO SAP-SICUREZZA:FIACCOLATA;SINDACATI POLIZIA, PROTESTA STRUMENTALE - SISMA L'AQUILA: APPALTI E MAZZETTE, SETTE ARRESTI -ANSA/ INPS: ARRIVA RIFORMA BOERI, AL VIA STRETTA SU DIRIGENZA

venerdì 14 ottobre 2016

SICUREZZA:FIACCOLATA MONTECITORIO;SILP E SAPPE CRITICANO SAP

ROMA, 11 OTT

"Indire a due giorni di distanza dal Def una manifestazione a cui aderiscono Storace, Giovanardi e Salvini appare come un'operazione utile ad una sola parte politica e non al personale in divisa che attende da oltre 7  anni, come il restante mondo del pubblico impiego, un dignitoso rinnovo contrattuale oltre alla risoluzione dei tanti problemi specifici della categoria degli operatori della sicurezza". Cosi' Daniele Tissone, segretario del sindacato di polizia Silp Cgil, critica la fiaccolata promossa per domani sera a Montecitorio da Sap, Coisp e Sapaf.    "Per quanto ci riguarda - spiega Tissone - valuteremo le reali intenzioni del governo e, qualora queste non ci soddisfacessero, saremo pronti ad intraprendere le opportune iniziative al riguardo. Noi non ci presteremo ad alcuna strumentalizzazione".    Attacca il Sap anche il Sappe, sindacato della polizia penitenziaria. "Ormai da tempo, il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli - osserva Donato Capece, segretario generale del Sappe e presidente in carica della Consulta sicurezza – ha accostato la sua organizzazione ad un determinato partito politico, coinvolgendo inevitabilmente in questa compromissione anche la Consulta Sicurezza. Ma la Consulta Sicurezza e' un organismo di rappresentanza di Comparto fondata nel lontano 1995 sui principi dell'apoliticita' e apartiticita'". I contenuti della manifestazione indetta dal Sap, aggiunge, "sono evidentemente pretestuosi e strumentali laddove e' gia' cosa nota che il Governo ha stanziato i fondi richiesti per il rinnovo contrattuale e per il riordino delle carriere. Pochi, inadeguati, insoddisfacenti: ma sono comunque una base di partenza dalla quale partire per nuove rivendicazioni, che dovrebbe essere, questo si', un tema che 'salda' le varie anime sindacali e di rappresentanza militare del Comparto". (ANSA).

SICUREZZA:FIACCOLATA;SINDACATI POLIZIA, PROTESTA STRUMENTALE

ROMA, 12 OTT

"Una protesta intempestiva e strumentale", "in un momento in cui il Governo sta ultimando la predisposizione del disegno di legge di Stabilita' e quindi senza conoscerne i contenuti che riguardoda direttamente gli operatori del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblica". Cosi' i sindacati di Polizia Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl Polizia di Stato, Federazione Uil Polizia e Consap, criticano - in una nota congiunta - la fiaccolata annunciata per questa sera a Montecitorio dai colleghi del Sap, Coisp e Sapaf.    "A noi interessa - affermano i sindacati maggioritari - cio' che deliberera' ormai tra pochissimi giorni il Consiglio dei Ministri, valuteremo" la legge di Stabilita' "liberi da qualsiasi vincolo ideologico, da ogni logica di schieramento". "Se l'Esecutivo terra' nel debito conto il disagio che vivono oggi donne ed uomini in divisa glielo riconosceremo, ma se cio' non dovesse avvenire, vaglieremo ogni iniziativa, senza escludere nessuna ipotesi, idonea a far si' che le legittime aspettative che sono state loro prospettate si realizzino", concludono. (ANSA).

 

ANSA/ SISMA L'AQUILA: APPALTI E MAZZETTE, SETTE ARRESTI TRA ABRUZZO E UMBRIA. TANGENTI ANCHE SU SCUOLA E CASA SILONE

PESCARA, 13 OTT

Un vero e proprio 'Piano Abruzzo' per la gestione della ricostruzione dopo il sisma dell'Aquila del 2009 in alcuni Comuni del cratere: un piano criminale - secondo l'accusa - ideato e attuato da un sodalizio di  imprenditori, funzionari pubblici e liberi professionisti, per spartirsi la torta dei finanziamenti attraverso tangenti richieste sugli appalti e impiegando tecnici 'ghostwriter', al posto di quelli indicati dai proprietari degli edifici da ricostruire, per poter garantire le mazzette.    A finire agli arresti domiciliari, su disposizione del Gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, a conclusione di un'indagine del Corpo forestale dello Stato, sono stati in sette - quattro abruzzesi e tre umbri - accusati di associazione a delinquere, corruzione, concussione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico e induzione indebita a dare o promettere. Sequestrati anche 330 mila euro ritenuti profitto del reato di corruzione.    I fatti contestati agli indagati (Angelo Melchiorre, Antonio D'Angelo, Stefano Roscini, Giampiero Piccotti, Angelo Riccardini, Emilio Di Carlo e Marino Scancella) vanno dall'ottobre 2011 all'aprile 2015.    Le indagini hanno preso il via dalle dichiarazioni di un imprenditore umbro aggiudicatario di tre appalti per la ricostruzione degli aggregati edilizi del Comune di Bussi sul Tirino (Pescara) per un valore pari ad otto milioni di euro, a seguito di una richiesta, da parte del direttore dei lavori, di una tangente del 12% del valore degli appalti (960 mila euro), al fine di dividerla con altri tecnici coinvolti.    Tra gli edifici nel mirino anche la scuola elementare di  Bugnara (L'Aquila), per la quale un imprenditore avrebbe versato 10 mila in contanti e la casa di Ignazio Silone a Pescina (L'Aquila).    Secondo gli investigatori il sistema si basava sul previo accaparramento degli incarichi di progettazione degli aggregati edilizi del cratere, cosi' da acquisire una "indebita posizione di monopolio degli affidamenti dei lavori", e cio' proprio attraverso la corruzione di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio (i tecnici dei consorzi privati che hanno diritto alla ricostruzione finanziata dallo Stato) e costringendo le ditte ad erogare "rilevanti somme di denaro per poter accedere al mercato degli appalti della ricostruzione, agevolati dalla totale contribuzione pubblica".   Il buon esito dell'istruttoria per la richiesta del contributo veniva garantito dal responsabile dell'Ufficio Tecnico della Ricostruzione n. 5 del cratere aquilano che, come contropartita della vendita degli atti del proprio ufficio, otteneva la promessa del pagamento di importanti somme di denaro (importi pari al 5% del valore degli appalti pari a circa 29 milioni di euro) e di altre utilita', come lavori edili gratuiti presso un'abitazione di proprieta', la disponibilita' di un'autovettura e l'assunzione di un familiare presso una ditta affidataria dei lavori. Un imprenditore umbro coinvolto nell'inchiesta ha gia' presentato richiesta di patteggiamento della pena. (ANSA).

 

ANSA/ INPS: ARRIVA RIFORMA BOERI, AL VIA STRETTA SU DIRIGENZA FIRMA PIANO DOPO SCONTRO CIV,VERSO 900 ASSUNZIONI.E BOOM VOUCHER    (Di Marianna Berti)

ROMA, 12 OTT

Arriva il nuovo Inps targato Boeri, con l'obiettivo dichiarato di rendere l'Istituto che gestisce le pensioni degli italiani "piu' efficiente" e "vicino ai cittadini". Una rivoluzione che passa per una stretta sulla dirigenza, le posizioni vengono tagliate da 48 a 36 con un rafforzamento della presenza sul territorio. Ne dovrebbero conseguire risparmi utili per lo sblocco del turnover: in ballo ci sono 900 assunzioni. Il piano di riorganizzazione e' sul tavolo da quest'estate ma finora e' stato tenuto in standby. Adesso e' pronta l'ultima versione, che conferma il progetto in  tutti i suoi pilastri, nonostante l'opposizione del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, dove siedono le parti sociali, tra cui i sindacati.    Il pacchetto delle "determinazioni presidenziali", il regolamento 'madre' e altri due provvedimenti specifici, che il numero uno dell'Inps, Tito Boeri, firmera' in serata e' rimasto quindi sostanzialmente uguale a quello di agosto. Vengono giusto chiariti alcuni aspetti, in risposta ai rilievi sollevati dai ministeri, in primis quello del Lavoro. L'unica modifica riguarda la commissione incaricata di selezionare una rosa delle candidature per le posizioni dirigenziali. Nel nuovo testo sara' messo nero su bianco che l'organo non ha poteri decisionali, ma solo istruttori. Una struttura di supporto, funzionale a scremare i 'pretendenti' senza ridurre le prerogative del direttore generale anzi, a detta di Boeri, a tutelarlo dai "ricorsi".    C'e' poi qualche argomentazione in piu' sui punti per cui i pareri ministeriali avevano chiesto delucidazioni. In particolare, da quanto si apprende, viene scritto in modo piu' chiaro il capitolo sui rapporti tra presidente e direttore generale, mentre rimarrebbe tale e quale la parte sul Consiglio di indirizzo e vigilanza. Il piano Boeri quindi esplicitera' i poteri del Civ, precisando che l'organo non potra' avere ruoli nella gestione.    Non sono state cosi' accolte le richieste del presidente del Civ, Pietro Iocca, che aveva parlato del rischio di "un uomo solo al comando". Tanto che sul piano di riorganizzazione pende il ricorso presentato da Iocca al Tar. Un macigno che pero' non sembra fermare Boeri, determinato ad andare avanti nella riorganizzazione, che portera' entro l'anno ad azzerare gli incarichi dirigenziali di fascia alta. Anche per gli altri, circa 450 quelli di seconda fascia, si punta a un rinnovo a breve. Boeri e' intenzionato a far presto anche sulle nuove assunzioni, ritenute necessarie per permettere il funzionamento dell'Ape, l'anticipo pensionistico, la cui regia e' stata affidata proprio all'Inps.    Ora non resta che aspettare le ultime osservazioni dei ministeri sulla versione ritoccata del piano, questione di giorni. Intanto l'Inps ha diffuso i nuovi dati sull'utilizzo dei voucher, che continuano la loro volata, anche se a ritmi meno accelerati. Dal 2008 a oggi ne risultano venduti ben 347 milioni che in media, a testa, fruttano 500 euro netti l'anno.(ANSA).

 


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