GIORNALESM.COM: SAN MARINO. COLONNELLO DIA MORTO SUICIDA: ”PEDINATO MENTRE ERA SUL TITANO”

lunedì 06 febbraio 2017

GIORNALESM.COM: SAN MARINO. COLONNELLO DIA MORTO SUICIDA: ”PEDINATO MENTRE ERA SUL TITANO”

Pedinato mentre teneva una lezione all’Università di San Marino senza che la magistratura del Titano e la Gendarmeria ne sapessero nulla. Solleva non solo domande ma anche inquietudine l’interrogazione parlamentare presentata dal senatore dei Cinque Stelle, Mario Giarrusso, al cui centro c’è la morte del colonnello della Guardia di finanza, in forza dalla Direzione investigativa antimafia Omar Pace, deceduto per suicidio nell’aprile dello scorso anno, una modalità alla quale in tanti non hanno mai creduto.

Il colonnello Pace aveva fatto parte del pool di investigatori, coordinati dalla Procura di Reggio Calabria, che aveva condotto l’indagine sull’ex parlamentare Pdl Amedeo Matacena, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa e su coloro che ne avevano favorito la latitanza. Per quest’ultimo fatto era stato arrestato l’ex ministro Claudio Scajola ed era stato proprio Pace a dirigere le operazioni di perquisizione e sequestro nell’abitazione dell’ex parlamentare. Due giorni prima di essere sentito come teste dai giudici reggini, il colonnello si era ucciso.

La moglie non ha mai creduto a questa tesi, come conferma il suo avvocato, Pablo De Luca del foro romano: «Non aveva nessun tipo di problema personale, aveva organizzato un viaggio, acquistato una giacca nuova in occasione della comunione del figlio. Stiamo collaborando con la Procura affinché questo caso non venga archiviato ma si proceda per induzione al suicidio. La moglie non ha mai creduto che si sia ucciso ed ha presentato una denuncia contro ignoti chiedendo la riesumazione del corpo. Troppe le incongruenze».

Tra queste una in particolare: lui era destro mentre risulta essersi sparato con la sinistra.

Il colonnello Pace era docente a contratto per il Master in Criminologia e Psichiatria forense all’Ateneo sammarinese e in occasione di una lezione, lui e lo stretto collaboratore che lo accompagnava, avrebbero riconosciuto una collega della Dia che li pedinava. La donna appena avvistata (era entrata in aula) sarebbe uscita velocemente, salita in auto e scomparsa. Uno dei punti dell’interrogazione al ministro dell’Interno è anche questo: pedinamenti e investigazioni da parte di forze di polizia italiana su di un territorio straniero e sovrano senza autorizzazione. Da chi arriva l’ordine?

Al tribunale sammarinese non è mai arrivata una richiesta in tal senso, ma ciò non toglie che possa essere accaduto. Il Resto del Carlino.

 


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