PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: SI' AL TETTO DELLE RETRIBUZIONI. LA CORTE COSTITUZIONALE ELIMINA DEFINITIVAMENTE OGNI DUBBIO

sabato 27 maggio 2017

Tetto alle retribuzioni dei dipendenti pubblici non superiore ai 240 mila euro e limiti al cumulo tra pensioni e retribuzioni pubbliche costituzionalmente legittimi. La Corte costituzionale, con sentenza 26 maggio 2017, n. 124 elimina definitivamente ogni dubbio sulla tenuta costituzionale delle norme che, succedutesi negli scorsi anni, hanno fissato limiti alla spesa pubblica, colpendo tutti i dipendenti pubblici, compresi anche i magistrati amministrativi e contabili. La Consulta considera non fondata in primo luogo la questione di legittimità costituzionale relativa all’articolo 23-bis del dl 201/2011, convertito in legge 211/2011 (la «manovra Monti» ) e all’articolo 13, comma 1, del dl 66/2014, convertito in legge 89/2014 (la prima manovra finanziaria del Governo Renzi). Le due disposizioni, combinandosi tra loro, imposero il tetto ai trattamenti economici di 240 mila euro annui complessivi.


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