IMMIGRAZIONE: RIVOLTA IN CPT TORINO, 16 FUGGITI E 7 FERITI IN OSPEDALE, NON GRAVI, 2 AGENTI PS, 4 CARABINIERI, UN FINANZIERE - RICUCCI: RIESAME, SE SCARCERATO INFLUIREBBE SU INDAGINI

venerdì 09 giugno 2006

IMMIGRAZIONE: RIVOLTA IN CPT TORINO, 16 FUGGITI E 7 FERITI

IN OSPEDALE, NON GRAVI, 2 AGENTI PS, 4 CARABINIERI,UN FINANZIERE

 

   (ANSA) - TORINO, 3 GIU - Notte di rivolta al centro di permanenza temporanea per immigrati di Torino. E' scoppiata attorno alle due ed e' stata sedata soltanto all' alba, verso le 5. Sedici dei 60 ospiti sono riusciti a fuggire mentre 7 uomini delle forze dell'ordine sono rimasti feriti, ma non in modo grave. Soltanto un carabiniere e' tuttora in ospedale in osservazione per trauma cranico. Notevoli i danni, invece,ai prefabbricati e alla mensa del centro.

   Praticamente tutti i 60 ospiti, tra uomini e donne, hanno partecipato alla sommossa lanciando oggetti di ogni genere, ricavati rompendo qualunque cosa, dai sanitari ai vetri blindati dei container. A innescare la protesta e' stato un egiziano che ha tentato di fuggire riuscendo ad aprirsi un varco nella rete che circonda uno dei moduli, ma e' stato bloccato. Tanto e' bastato per riscaldare gli animi e perche' tutti gli altri immigrati seguissero l' esempio. Subito sono intervenuti polizia, carabinieri e guardia di finanza, bersagliati da lanci di pietre ottenuti sfasciando i cordoli dei marciapiedi. Nella confusione sono riusciti a scappare in 16, tutti uomini, nordafricani e rumeni.

  Tra i feriti ci sono due poliziotti, quattro carabinieri e un finanziere. Dopo essere stati medicati in ospedale sono stati dimessi tutti tranne un carabiniere che e' stato trattenuto.

Almeno quattro dei sedici immigrati scappati nella notte dal Cpt di Torino non erano nuovi a simili tentativi, gia' compiuti in Cpt del sud Italia, come quelli di Lampedusa (Agrigento) e Isola di Capo Rizzuto (Crotone). Altri avevano gia' avuto a che fare con le forze dell'ordine  per reati legati allo spaccio.

   Si tratta in maggioranza di nordafricani, che polizia e carabinieri sono impegnati a cercare in citta' fin dal momento della fuga, ma di cui finora non sono state trovate tracce. In Questura, inoltre, stanno analizzando i filmati registrati nella notte dalle telecamere a circuito chiuso presenti all'interno del centro, per individuare con certezza i responsabili dei lanci di pietre e vari oggetti contro le forze dell' ordine, che hanno causato i sette contusi tra polizia, carabinieri e finanza.

   Molti degli ospiti del Cpt erano stati raggiunti dal provvedimento di espulsione e dunque erano in attesa del rimpatrio. (ANSA).

 

RICUCCI: RIESAME, SE SCARCERATO INFLUIREBBE SU INDAGINI

 

   (ANSA) - ROMA, 1 giu - Secondo il tribunale del Riesame di Roma ''la posta in gioco per il ricorrente e il suo gruppo finanziario (Ricucci e Magiste) e' altissima''. ''Da qui la previsione - continua il Riesame nelle motivazioni - cosi' grandemente probabile da rasentare la certezza, che ove lasciato in liberta', Ricucci non si asterrebbe dall'usare alcun mezzo, ne' lesinerebbe alcuna risorsa, pur di influire sull'indagine in corso''.

   ''La sua restrizione in carcere - motiva il collegio del Riesame - ha appunto lo scopo di consentire il completamento delle indagini al riparo di ogni attivita' manipolatrice''.

   Nelle motivazioni sulla necessita' delle esigenze cautelari, inoltre, il Riesame, prende in considerazione i rapporti di Ricucci con i coindagati l'ex ufficiale dell'esercito Vincenzo Tavano, l'imprenditore Tommaso Di Lernia (ai domiciliari da oggi su decisione del gip), il brigadiere della Finanza, Luigi Leccese e il tenente colonnello delle Fiamme Gialle, Antonio Carano.

   ''Ricucci - si legge nelle motivazioni del Riesame – prende Tavano in piu' seria considerazione di quanto non sia stato disposto ad ammettere. Presta all'anziano militare ascolto convinto ed effettivo al punto di nominare come propri difensori gli avvocati suggeritigli da quello. La ragione di tanto credito sta nelle frequentazioni di Tavano e nelle sue entrature presso la Guardia di Finanza. Non si tratta solo del contatto mediato da Di Lernia con il brigadiere Leccese. Tavano ha un altro contatto importante all'interno della Guardia di Finanza, il tenente colonnello Antonio Carano responsabile fino al novembre del 2005 del nucleo speciale di Polizia valutaria delegato a compiere le indagini sul gruppo Magiste''. Secondo il Riesame ''con Carano, Ricucci intrattiene un rapporto diretto''. Carano riferisce a Ricucci di essere stato sollevato dal suo incarico e ''la sua delusione'' per questa circostanza e poi il suo desiderio ''di guardarsi in giro'' alla ricerca di una attivita' piu' consona al suo valore e alle sue competenze. ''In tale circostanza consegna un curriculum a Ricucci - scrive il Riesame - e gli chiede di poter lavorare per lui''.   (ANSA).


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