LA BATTAGLIA PER I DIRITTI, RICORSO CEDU E GIUDIZIO CORTE COSTITUZIONALE - LA LETTERA DI UN FINANZIERE SOCIO FICIESSE

venerdì 29 settembre 2017

Spett.le FICIESSE,

sono un appartenente alla Guardia di finanza nonché vostro associato. Nel 2014 fui tra coloro che aderirono al noto ricorso dei 400 Finanzieri alla Corte di Strasburgo per chiedere i diritti sindacali anche per noi, come già da decenni per i poliziotti. Ci autotassammo per fare quel ricorso, addirittura acquistammo uno spazio a pagamento su di un quotidiano nazionale per denunciare la nostra condizione di cittadini di serie B.

Sono trascorsi quasi quattro anni ma da allora nulla è cambiato, anche se in Europa nel frattempo ci sono state altre decisioni favorevoli: in parlamento non è stato fatto nulla di concreto sul tema della rappresentanza, se non altre due proroghe; la questione sembra non interessare nemmeno più gli stessi delegati.

Perciò, quando mi è stato proposto di partecipare al giudizio davanti alla Corte Costituzionale per l’illegittimità del divieto a costituire sindacati tra militari, ho accettato di buon grado per ricordare alle istituzioni che i Finanzieri che hanno fatto ricorso in Europa non si sono dimenticati di questa battaglia.

Ora io ed altri colleghi siamo rappresentati (Cappellino Piercarlo ed altri) nel giudizio costituzionale ed io sono fiducioso per un esito positivo.

Solo un po’ mi rammarica il fatto che dei 400 del 2014 solamente qualche decina abbia accolto l’invito a aderire; mi consolo pensando che, se il giudizio della Corte sarà equo e scevro da strane influenze, la nostra vittoria andrà a favore anche di coloro che non hanno mai creduto o non credono più in questa battaglia.

Cordialmente vi saluto.

Lettera firmata


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