TORNA L'EQUO INDENNIZZO PER LA POLIZIA LOCALE

domenica 01 ottobre 2017

Mentre in Parlamento si discute della possibilità di trasferire all'inail la competenza in materia di previdenza degli operatori delle Forze Armate abolendo l'equo indennizzo e  ritenendo di risolvere il problema della trasparenza, dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione di tutela per la salute dei militari, spostando l’intera architettura medico-legale militare sotto le competenze dell’Inail, la Polizia municipale   torna a beneficiare dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio con esclusione delle cure termali e inalatorie. 

I comuni dovranno inviare al Viminale entro il 31 marzo di ogni anno un modello di certificazione utile per ottenere il rimborso delle spese anticipate per tutelare i propri operatori in divisa. Lo ha chiarito il decreto interministeriale sottoscritto il 4 settembre 2017 dal ministro dell’interno e delle finanze ed in corso di pubblicazione sulla Gazzetta. La questione della cancellazione dell’equo indennizzo per la polizia locale nasce con il decreto salva Italia, approvato il 6 dicembre 2011 dal governo Monti. Trattandosi di una polizia comunale i vigili sono stati esclusi dalla deroga al taglio prevista in origine solo per le forze dell’ordine. La tutela è stata ripristinata, in parte, con la legge di conversione del decreto sicurezza. Con la modifica introdotta dal dl 14/2017, infatti, il procedimento per l’accertamento della dipendenza da causa di servizio disciplinato dal dpr 461/2001, consentente di  attivare la richiesta di equo indennizzo all’agente municipale rimasto vittima di un sinistro. Ovvero di accedere ad un riconoscimento forfettario della menomazione patita per causa di servizio, in proporzione alla gravità della vicenda. Allo stesso operatore coinvolto nella limitazione fisica per motivi di lavoro verrà anche riconosciuto il rimborso delle spese di degenza per causa di servizio. Ovvero le spese per ricoveri in istituti sanitari pubblici o privati convenzionati, «conseguenti a ferite o lesioni riportate nell’espletamento di servizi di polizia o di soccorso pubblico, ovvero nello svolgimento di attività operative o addestrative, riconosciute dipendenti da causa di servizio, con esclusione delle cure balneo-termali, idropiniche e inalatorie».  Non è stata invece ripristinata la pensione privilegiata per l’agente vittima di un evento invalidante al lavoro. In ogni caso le spese dovranno essere anticipate dai comuni i quali potranno richiedere il rimborso al ministero inviando il modello allegato al decreto in corso di pubblicazione entro il 31 marzo di ogni anno

>> Tutela previdenziale ed assistenziale del personale militare -http://www.ficiesse.it/public/2404_Atti%20Convegno.pdf


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