SPECIALE CONTRATTO. L’ULTIMO “NODO” ERA LA CONCERTAZIONE DI II LIVELLO DELLA RAPPRESENTANZE MILITARE. “SUGGERIMENTO EVENTUALE” O “PARERE OBBLIGATORIO”?! di Redazione

sabato 27 gennaio 2018

SPECIALE CONTRATTO. L’ULTIMO “NODO” ERA LA CONCERTAZIONE DI II LIVELLO DELLA RAPPRESENTANZE MILITARE. “SUGGERIMENTO EVENTUALE” O “PARERE OBBLIGATORIO”?! di Redazione

Chiusa nella notte tra il 25 ed il 26 gennaio u.s. la sessione negoziale per il rinnovo del contratto del personale del comparto sicurezza e difesa.

Alla fine ha prevalso la linea di chiudere il prima possibile la parte economica e rinviare la discussione della più complicata parte normativa. L’accordo però contiene anche una prima parte di aspetti normativi e proprio uno di questi è stato al centro della discussione dell’ultima riunione.

La questione è relativa alla concertazione del F.E.S.I. tra le rappresentanze militari e le rispettive amministrazioni che ha assunto una particolare valenza, attuale e soprattutto prospettica, visto che lo strumento F.E.S.I. sembra essere destinato a diventare sempre più importante.

Di fronte c’erano sostanzialmente due posizioni. Una proposta dalle amministrazioni (in particolare delle Forze Armate) che addirittura si presentava restrittiva rispetto all’attuale formulazione (nelle bozze si parlava di “suggerimenti”!!) e fa capire quanto ancora sia avversata la cultura sindacale nel mondo militare. Una controproposta dalle rappresentanze (in particolare dal Cocer Guardia di Finanza) che al contrario faceva riferimento a parole come “concertazione o confronto” e “parere obbligatorio”.

Alla fine, con la mediazione della Funzione Pubblica e persino l’interessamento dei Ministri competenti, si è giunti ad un accordo con cui si ribadisce e si precisa l’obbligatorietà del parere delle rappresentanze militari -  da “sentite” ad “acquisito il parere” e si stabilisce una rubricazione più corretta degli articoli che riguardano i rapporti tra le rappresentanze e le rispettive amministrazioni - da “Informazione” a “Procedure di informazione, acquisizioni pareri e rapporti con le amministrazioni”.

Ai più sembreranno solo parole, ma in politica e nel diritto amministrativo le parole hanno valore sostanziale e giuridico. Non per niente la trattativa si è era arenata su questo nodo.

 

 


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