PUBBLICHIAMO IL DOCUMENTO DI INTENTI DEI DELEGATI COIR GDF CATEGORIA "B" FIRMATO POCO PRIMA DELLE ELEZIONI COCER

lunedì 26 giugno 2006

Pubblichiamo il documento d’intenti sottoscritto da 17 dei 19 delegati Coir della categoria “B” della Guardia di finanza poco prima delle elezioni Cocer.

 

Si tratta di un “gentlemen agreement” che vincola FORMALMENTE E SOLENNEMENTE i cinque delegati eletti (che risultano tutti tra i sottoscrittori) a:

 

1)      impegnarsi in ogni modo per ottenere, entro il mandato, una riforma legislativas verso un associazionismo professionale con competenze sindacali piene (sul modello tedesco);

 

2)      impegnarsi per ottenere, al più presto possibile, l’abrogazione della circolare del 16 luglio 2003 del Ministro della Difesa (che, come noto, ha addirittura subordinato all’autorizzazione di cui all’art. 8 della legge 382/1978 le associazioni miste tra cittadini comuni e militari, fatte salve quelle, come Ficiesse Amid e Assodipro, che risultavano già costituite);

 

3)      garantire la comunicazione verso i Coir e i Cobar e dare risposta alle loro sollecitazioni anche attraverso la costituzione di appositi gruppi di lavoro.

 

 

PROGETTO MINIMO SOGGETTO A RENDICONTO CHE I DELEGATI ELETTI AL COCER SI IMPEGNANO A REALIZZARE ENTRO IL TERMINE DEL X MANDATO

 

 

In questi anni l’attenzione degli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia a struttura militare per la riforma della legge sulla rappresentanza militare è cresciuta fortemente: sul punto c’è oggi una sensibilità enorme, come mai nel passato.

 

Ogni giorno i delegati vengono contattati da tutta Italia da colleghi molto ben informati su ciò che avviene, che si documentano sul sito internet della Camera dei deputati, che discutono e si confrontano ampiamente tra loro.

 

Tutti chiedono di non deluderli e di far sapere ai Parlamentari quanto disagio, quanta sofferenza ci sia nel personale militare e quanto sia importante far decollare una riforma che dia una risposta vera, convincente alla domanda di garanzie, di diritti, di certezze.

 

Non è soltanto un problema di soldi, carriere e stipendi.

 

Quello che si chiede è di prendere atto che la maturità, la consapevolezza, la cultura del personale militare è cresciuta ed è pari a quella di tutte le altre categorie di cittadini.

 

Siamo passati ad un maggiore professionismo; da tempo il Corpo annovera le donne tra i suoi ranghi; stiamo costruendo una Patria comune europea. Dobbiamo quindi investire su questa parte importante del Paese e conferirgli ulteriore fiducia, evitando ogni forma di ambiguità e attendismo.

 

Non è infatti vero che riconoscere ai militari diritti e dignità pari a quelli degli altri cittadini costituirebbe un rischio per la coesione interna. E’ una concezione superata, che non rappresenta più – da molti anni – la realtà degli organismi militari.

 

Non è peraltro questa la posizione della Corte Costituzionale.

 

Cosa si può fare in concreto?

 

Chiedere la libertà associativa munita di tutte le prerogative giuridiche ed economiche proprie di un rappresentanza sindacale, alla pari dei militari di altri stati europei di cui l’Italia e parte integrante.

 

Bisognerà attribuire alle associazioni professionali le competenze proprie di un sindacato: la personalità giuridica e la contrattazione di 1°, 2° e 3° livello.

 

Solo in questo modo si può pensare ad una vera e propria innovazione e democratizzazione dei lavoratori con le “stellette”.

 

Pertanto, il primo passo da compiere da parte dei nuovi delegati Cocer sarà chiedere al Ministro della Difesa l’abrogazione della circolare del 16 luglio 2003 che arriva a negare perfino il diritto dei militari di aderire ad associazioni culturali con altri cittadini.

 

Infine, memori della mancanza di comunicazione in senso discendente con i livelli di rappresentanza inferiori, si assume l’impegno a fornire sempre e comunque idonee risposte mediante gruppi di lavoro appositamente istituiti.

 

 

 

I DELEGATI COIR X MANDATO

 

(Seguono le firme di 17 dei 19 delegati Coir, categoria B, del X mandato)

 

 


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