LA STAMPA: E (VISCO) BACCHETTA ANCHE LA GUARDIA DI FINANZA “ALLA FESTA DI NAPOLI AVETE SPESO TROPPO”

martedì 27 giugno 2006

Giovedì 22 giugno 2006

 

PARATE E RIGORE.       

Non a caso ha invitato alla «sobrietà dei comportamenti» e a una «saggia amministrazione delle risorse» il viceministro Vincenzo Visco, durante la cerimonia sul lungomare Caracciolo di Napoli per il 232° anniversario della Guardia di Finanza, presente il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Sia Visco, sia il ministro Tommaso Padoa-Schioppa sono rimasti sorpresi per il grande dispendio di mezzi: una fetta di città bloccata, «parata aeronavale» con aerei, elicotteri, sei grossi guardacoste, velocissimi motoscafi anti-contrabbandieri; sfilata con divise storiche, delegazioni invitate dall’estero, fin dal Cile e dagli Emirati Arabi Uniti. Alla Guardia di Finanza Visco ha inoltre raccomandato di puntare tutto su «riscuotere fiducia e godere di credibilità», senza le quali «il rapporto con i cittadini rischia di sostanziarsi in forme di contrapposizione sgradevoli e, soprattutto, controproducenti». Il duro attacco al precedente governo, considerato responsabile dell’aumento dell’evasione fiscale, ha fatto reagire alcuni esponenti dell’opposizione. L’ex ministro della Funzione pubblica Mario Baccini (Udc) sostiene che le parole di Visco sono state «inopportune, ingenerose e a tratti offensive anche nei confronti della stessa Guardia di Finanza». Il centro-destra sostiene che l’insistenza sull’aumento dell’evasione ha suonato sfiducia alla Guardia di Finanza; e insinua che Visco, quando invita al «rispetto del merito negli avanzamenti» ha in mente un rapido ricambio dei vertici della GdF. Negli uffici del viceministro si ribatte che occorre dare segni forti di svolta, se l’elusione fiscale ormai viene apertamente propagandata nella pubblicità: un’inserzione su un grande quotidiano ieri offriva in vendita come «autocarri con detraibilità fiscale al 100%» i più noti modelli di gipponi di lusso.


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