ITALIAOGGI.IT: LA DSU PRECOMPILATA BLOCCATA
di Cristina BARTELLI
La sperimentazione dell'Isee precompilato (Dsu dichiarazione sostitutiva unica) non parte. Secondo il calendario fissato dal collegato fiscale alla legge di Bilancio 2017 (dl 193/16) il nuovo indicatore di ricchezza per accedere alle prestazioni sociali agevolate dovrà debuttare precompilato a partire dal 1° settembre 2018. Prima è stato previsto un periodo di sperimentazione che avrebbe dovuto precedere la nuova normativa di sei mesi, e quindi a marzo. Ma al momento le riunioni per fissare i paletti del nuovo adempimento e soprattutto ricevere il via libera da parte del garante privacy sono a un livello interlocutorio. Non c'è ancora nessun decreto attuativo su cui poi dovrà pronunciarsi il garante privacy, Antonello Soro, per la gestione dei dati dei contribuenti. Né tantomeno è arrivata alcuna informativa ai centri di assistenza fiscale (Caf) che sono i maggiori intermediari per la compilazione e l'inoltro degli Isee.
Il meccanismo della dichiarazione sostitutiva precompilata è quello del modello 730 precompilato.
La Dsu (dichiarazione sostitutiva unica: la «domanda» per l'Isee) sarà precompilata con le informazioni disponibili in anagrafe tributaria, catasto, archivi Inps, nonché le informazioni su saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare. Ai cittadini sarà possibile accettare o modificare la Dsu precompilata, fatta eccezione per i dati Inps e per quelli fiscali dell'agenzia delle entrate (alla stessa maniera del 730 precompilato). A partire dal 1° settembre 2018, dunque, la modalità precompilata rappresenterà l'unica modalità di presentazione della Dsu e cambierà anche la validità: dal momento della presentazione fino al successivo 31 agosto (oggi, invece, fino al successivo 15 gennaio). Ogni anno, all'avvio del periodo di validità fissato al 1° settembre, redditi e patrimoni presenti in Dsu verranno aggiornati con riferimento all'anno precedente (oggi, invece, il riferimento è a due anni precedenti).
L'Isee è stato a partire dal 2015 soggetto a importanti restyling per porre un argine alle richieste di attestazioni non attinenti alla reale situazione patrimoniale.
Nel report pubblicato dal ministero del lavoro (si veda ItaliaOggi del 7/2/18) le dichiarazioni con patrimonio nullo sono passate da circa il 70% del 2014 al 6% del 2016.
In generale, nel 2016 sono stati oltre 4 milioni e mezzo i nuclei familiari che hanno presentato una dichiarazione ai fini Isee, per un totale di 14 milioni di individui (il 23,4% della popolazione residente).
CONTRIBUTI CORRELATI:
- CON LE NUOVE PROCEDURE DI CALCOLO DELL’ISEE DIMINUISCONO I NULLATENENTI. E TRA L’AUTOCERTIFICATO E IL RILEVATO C’ERA DI MEZZO UN MARE DI RICCHEZZA