ITALIAOGGI.IT: LA DSU PRECOMPILATA BLOCCATA

giovedì 08 marzo 2018

di Cristina BARTELLI

La sperimentazione dell'Isee precompilato (Dsu dichiarazione sostitutiva unica) non parte. Secondo il calendario fissato dal collegato fiscale alla legge di Bilancio 2017 (dl 193/16) il nuovo indicatore di ricchezza per accedere alle prestazioni sociali agevolate dovrà debuttare precompilato a partire dal 1° settembre 2018. Prima è stato previsto un periodo di sperimentazione che avrebbe dovuto precedere la nuova normativa di sei mesi, e quindi a marzo. Ma al momento le riunioni per fissare i paletti del nuovo adempimento e soprattutto ricevere il via libera da parte del garante privacy sono a un livello interlocutorio. Non c'è ancora nessun decreto attuativo su cui poi dovrà pronunciarsi il garante privacy, Antonello Soro, per la gestione dei dati dei contribuenti. Né tantomeno è arrivata alcuna informativa ai centri di assistenza fiscale (Caf) che sono i maggiori intermediari per la compilazione e l'inoltro degli Isee.

Il meccanismo della dichiarazione sostitutiva precompilata è quello del modello 730 precompilato.

La Dsu (dichiarazione sostitutiva unica: la «domanda» per l'Isee) sarà precompilata con le informazioni disponibili in anagrafe tributaria, catasto, archivi Inps, nonché le informazioni su saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare. Ai cittadini sarà possibile accettare o modificare la Dsu precompilata, fatta eccezione per i dati Inps e per quelli fiscali dell'agenzia delle entrate (alla stessa maniera del 730 precompilato). A partire dal 1° settembre 2018, dunque, la modalità precompilata rappresenterà l'unica modalità di presentazione della Dsu e cambierà anche la validità: dal momento della presentazione fino al successivo 31 agosto (oggi, invece, fino al successivo 15 gennaio). Ogni anno, all'avvio del periodo di validità fissato al 1° settembre, redditi e patrimoni presenti in Dsu verranno aggiornati con riferimento all'anno precedente (oggi, invece, il riferimento è a due anni precedenti).

L'Isee è stato a partire dal 2015 soggetto a importanti restyling per porre un argine alle richieste di attestazioni non attinenti alla reale situazione patrimoniale.

Nel report pubblicato dal ministero del lavoro (si veda ItaliaOggi del 7/2/18) le dichiarazioni con patrimonio nullo sono passate da circa il 70% del 2014 al 6% del 2016.

In generale, nel 2016 sono stati oltre 4 milioni e mezzo i nuclei familiari che hanno presentato una dichiarazione ai fini Isee, per un totale di 14 milioni di individui (il 23,4% della popolazione residente).

CONTRIBUTI CORRELATI:

- CONVEGNO “CITTADINANZA CONSAPEVOLE AL TEMPO DELLA CRISI". ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE GIANFRANCESCO SERIO IN COLLABORAZIONE CON L’ARDeP

- CON LE NUOVE PROCEDURE DI CALCOLO DELL’ISEE DIMINUISCONO I NULLATENENTI. E TRA L’AUTOCERTIFICATO E IL RILEVATO C’ERA DI MEZZO UN MARE DI RICCHEZZA


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