CGIL EMILIA ROMAGNA - OPERAZIONI SOSPETTE DI RICICLAGGIO. ANCHE L'ULTIMO SEMESTRE DATI REGIONALI IN PEGGIORAMENTO. Chi e cosa fare per un vero contrasto?

lunedì 15 ottobre 2018

In questi primi giorni di ottobre l'Unità Speciale Uif della Banca d'Italia, rende noti i dati raccolti in materia di antiriciclaggio. 
L'ultimo Report riporta le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette di riciclaggio, raccolte nel primo semestre 2018. Dati perciò "freschi ma scottanti". 
Una faccia nascosta e velenosa della nostra economia che deve essere ben valutata e compresa nelle sue mosse quotidiane, per essere davvero e meglio contrastata. 
Partire dall'analisi di questi dati e, senza facili demagogie, attivare utili reazioni nel mondo delle imprese e delle professioni. 
La Cgil, da tempo, insiste e propone nel merito, di attivare tavoli istituzionali in ogni nostro territorio. 
I numeri del report Uif ci confermano fra le regioni più "rosse" e ci danno le specificità di ogni nostra provincia. Inoltre,le Prefetture potrebbero integrarli con ulteriori elementi utili. 
Già questo 1° report 2018 si apre - proprio a pagina 1 - citando la nostra regione ! Evidenziando che nel semestre alle nostre spalle "...si rileval'incremento delle segnalazioni riferite alle operazioni sospette, effettuate in Campania, in Emilia Romagna, in Sicilia..." . 
Il dato nazionale registra un incremento del +5,3% delle segnalazioni di riciclaggio sospette e di un +31,7% quelle relative al sospetto finanziamento del terrorismo internazionale. 

L'Emilia R. si consolida al 5° posto fra le regioni - dopo Lombardia, Campania, Lazio e Veneto - però prima fra le cinque regioni citate per l'incremento, nel semestre scorso, di un 9,73% (vedi allegato). 
La Banca d'Italia ha ricevuto dalle nostre province 3.563 segnalazioni contenenti ben 16.390 operazioni finanziarie sospette. 
Vale a dire che da questa regione ne segnalano 91 ogni giorno (domenica compresa) come dire 3,8 ogni ora che passa ! 
Peraltro, l'indice di rischio valutato dall'Uif è per il 63% delle operazioni segnalate, considerato "medio-alto". 
Le nostre province sono così classificate: Bologna con 792 segnalazioni, Parma con 559, Modena con 546, Reggio Emilia con 446, Rimini 376, Ravenna 262, Forlì-Cesena 215, Piacenza 202, Ferrara 165. 

Concretamente,di cosa si tratta? Le azioni sospette di riciclo malavitoso riguardano operazioni finanziarie, nell'ordine, specificate con bonifici bancari, vendita/acquisto di titoli, traffico di azioni societarie, uso di assegni, versamenti in contanti. 
Ancor più interessante è il chi/quali settori sono più "attivi" nel riciclo: edilizia e industria, con importi medi di 67.865 euro; poi il commercio, intermediari finanziari, imprese agricole. 
Cioè, osservando sindacalmente, si tratta dei settori più coinvolti nel lavoro nero/irregolare e nelle denunce per evasione contributiva e fiscale. 

In chiusura, il report Uif aggiorna la mappatura delle regioni e province maggiormente coinvolte nel traffico dei bonifici finanziari verso o provenienti dai Paesi cosiddetti "paradisi fiscali". 
La provincia più "rossa" è Modena, con circa l'11-15% del totale dei bonifici con l'estero che vanno/vengono dai paradisi! 
Questi dati semestrali, offrono il "vantaggio" di inquadrare la reale dimensione ed espansione di un fenomeno malavitoso che avvelena la nostra economia e l'intera società. Un Report che traduce le tante testimonianze, fatti e situazioni concrete emerse nel maxi-processo Aemilia e che inquadra le decine di notizie apparse , in questi mesi, sui notiziari regionali. 

Tante e troppe nostre imprese sono coinvolte nelle segnalazioni sospette e, specularmente, troppo poche sono le ditte emiliane che aderiscono alle "buone pratiche" rivolte alla trasparenza, regolarità e legalità gestionale come, ad esempio, l'adesione agli "elenchi di merito", alle liste del "rating di legalità", alle "white list". 
Urgono perciò, e la Cgil insiste, concreti confronti territoriali fra istituzioni, rappresentanze delle imprese, delle professioni e sindacali, per leggere quei dati - settore per settore - ed attivare azioni concrete e possibili di prevenzione e di convincimento per la legalità. 



Franco Zavatti, del coordinamento legalità Cgil Emilia Romagna 


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