CIRCOLARE SUGLI ORARI DI SERVIZIO NELLA GDF: NON SEMPRE RISPETTATI I TERMINI DELLA PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE E LE INDENNITA' NOTTURNE E FESTIVE FERME DA 19 ANNI. I RIFLESSI NEGATIVI SUL PERSONALE SONO INEVITABILI di Francesco Zavattolo

mercoledì 16 gennaio 2019

Con la Circolare n. 289086 datata 28 settembre 2017, il Comando Generale della Guardia di finanza ha inteso regolamentare e aggiornare il rapporto di lavoro con i propri dipendenti, dal punto di vista dell’organizzazione del servizio e delle turnazioni di lavoro. Nelle maglie delle diverse sfaccettature della questione, in questa circostanza rileviamo alcune carenze segnalate da nostri lettori, in tema di mancata osservanza, da parte di alcuni reparti, delle previsioni di cui al punto 4.e della Circolare in argomento.

Nello specifico, parliamo dei “servizi programmati in turni (tra i quali, ad esempio, i servizi di natura continuativa - Sala Operativa e Servizio di pubblica utilità 117 – e quelli stanziali e a carattere fisso)” per i quali è previsto “generalmente, il modulo organizzativo articolato su sei giorni, strutturato su altrettanti turni continuati giornalieri aventi durata di seri ore”. Al riguardo è stabilito che “l’esigenza di pianificare tali tipologia di servizi in arco temporale, che può arrivare a coprire le 24 ore giornaliere, impone la necessità al Comandante di Reparto di programmare con cadenza settimanale i turni di servizio del personale dipendente, da comunicare entro le ore 12:00 del venerdì precedente”.

Nel caso di specifiche contingenze è anche prevista la programmazione del doppio turno (c.d. raddoppio) della durata massima complessiva di 12 ore. In questo caso, il lavoratore, stando all’art. 7 del D.Lgs. 66/2003, tra la fine di un turno e l'inizio dell'altro “ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore”.

Sembrerebbe che in taluni reparti queste due disposizioni non siano sempre rispettate. Ci segnalano, infatti, pianificazioni settimanali non comunicate entro il temine previsto (ore 12,00 del venerdi antecedente) e turni comandati dopo un raddoppio senza rispettare il riposo delle 11 ore continuative. 

Se così fosse, ci troveremmo dinnanzi a modus operandi che ha riverberi diretti sull'organizzazione della vita privata e familiare del personale; proprio questi motivi, meriterebbero una maggiore attenzione da parte degli ordinatori del servizio. Nel caso di specie, forse, andrebbe chiarito che anche per la programmazione settimanale dei turni, deve essere garantita un’equa ripartizione dei carichi di lavoro tra il personale nelle giornate destinate a riposo festivo.

Non è concepibile, inoltre, che alcuni militari vengono impiegati, ripetutamente, in giornate ove è previsto il super festivo o addirittura in turni 19/01, del 24 sul 25 dicembre, e 13/19 del 25 dicembre stesso! Sebbene siano rispettati i termini di riposo sopra accennati, siamo comunque al limite del buon senso. Non vorremmo arrivare a chiedere di regolamentare anche quello! Sarebbe una sconfitta per tutti.

Poi ci sarebbe un altro aspetto della vicenda, non affatto residuale, ovvero la questione relativa agli aggiornamenti delle indennità, ferme da quasi 20 anni. Tanto per fare qualche esempio, l'indennità di presenza notturna è pagata 3,73 euro l'ora. Se non si incentivano e non si remunerano adeguatamente e dignitosamente i turni disagiati (notturni/festivi) non si possono pretendere miracoli.

Nell’auspicio di una uniforme applicazione delle disposizioni vigenti e di un diffuso buon senso nell’agevolare le esigenze dei lavoratori, lasciamo agli imminenti sindacati il compito di vigilare sulla corretta applicazione delle disposizioni di servizio e pretendere, nei tavoli negoziali, una rinnovata dignità per il servizio svolto dal personale, anche per soddisfare, indirettamente, le esigenze di servizio.

Francesco Zavattolo

Segretario Generale Ficiesse – promotore SILF


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