FOIA MUNICIPI COMUNE ROMA, PRIMO RISULTATO POSITIVO DOPO UNDICI MESI: PERVENUTI DAL MUNICIPIO XIII I DATI NUMERICI SULLA PRECISA DISTRIBUZIONE DEI 583 DIPENDENTI NELLE 110 UNITÀ ORGANIZZATIVE INTERNE - di Giuseppe Fortuna

giovedì 11 aprile 2019

Sono pervenuti oggi i primi dati numerici sugli “impieghi” dei Municipi del Comune di Roma riferiti, come richiesto, alla data del 31 dicembre scorso. Si tratta della tabella (che può essere scaricata DA QUI) del Municipio XIII diretto dalla Dottoressa Maria Rita Capponi, che ringraziamo vivamente.

Si noterà che le unità organizzative interne del Municipio sono passate dal precedente numero complessivo di 71 dell’organigramma presente sul sito internet istituzionale alla data della precedente istanza di accesso, che abbiamo effettuato il 23 agosto 2018, alle attuali 110.

Un aggiornamento che, unito a quello di diversi altri Municipi, riteniamo rappresenti un primo risultato positivo della nostra iniziativa e che ci auguriamo consenta di avviare un proficuo dialogo cooperativo nella direzione indicata dal paragrafo 5.10 del Manuale che riproduciamo di seguito.

 

GIUSEPPE FORTUNA

(Direttore dello Sportello nazionale Etpl dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà)

 

  DAL MANUALE ETPL DEL PROGETTO ITALIA TRASPARENTE - VERSIONE 4 MARZO 2019 -

 (…)

 5.7      I due FOIA (in corso) “Municipi del Comune di Roma”

Il Gruppo di lavoro è stato costituito dal movimento civico Roma Sceglie Roma e dall’Associazione Ficiesse, è diviso in due momenti, il primo dei quali appartenente alla tipologia dei percorsi degli impieghi e quello successiva ai percorsi della qualità degli output e mira alla definizione a un nuovo modello di governance del Comune di Roma.

 

5.7.1   Cenni sul nuovo modello di governance che si propone per il Comune di Roma

In sintesi, le due organizzazioni civiche sono partite dall’analisi degli organigrammi dei quindici Municipi pubblicati sul sito internet istituzionale che a dicembre del 2017, evidenziavano differenze notevolissime nel numero delle unità organizzative interne (dalle 30 del Municipio I e XI alle 147 del Municipio VII, come risulta dalla figura 11), ma anche nelle denominazioni, nelle competenze e nelle linee di dipendenza gerarchica.

 

MUNICIPI DEL COMUNE DI ROMA

Municipi

Posizione

geografica

N.ro

abitanti

N.ro

uu.oo.

interne

Indirizzi

organi-

grammi

Data

Rilevazione

Municipio I centrale 131.881 30 DA QUI 16.12.2017

Municipio II

centrale 123.094 70 DA QUI  16.12.2017

Municipio III

semicentrale/periferica 205.019 62 DA QUI 16.12.2017

Municipio IV

semicentrale/periferica 176.981 101 DA QUI 16.12.2017

Municipio V

semicentrale 247.302 89 DA QUI 16.12.2017

Municipio VI

periferica 257.534

59

 

DA QUI 16.12.2017

Municipio VII

semicentrale/periferica 308.075 147 DA QUI 18.12.2017

Municipio VIII

semicentrale/periferica 131.181 88 DA QUI 18.12.2017

Municipio IX

semicentrale/periferica 182.025 53 DA QUI 18.12.2017

Municipio X

periferica 231.723 59 DA QUI 16.12.2017

Municipio XI

semicentrale/periferica 155,586 30 DA QUII 1.12.2017

Municipio XII

semicentrale/periferica 141.107 80 DA QUI 16.12.2017

Municipio XIII

semicentrale/periferica 134.147

71

DA QUI 16.12.2017

Municipio XIV

semicentrale/periferica 191.776

93

DA QUI 16.12.2017

Municipio XV

semicentrale/periferica 159.984 67 DA QUI 16.12.2017

Fig. 11

Informazioni sui Municipi del Comune di Roma

 

Ciò, ovviamente,  non voleva e non vuol dire che un Municipio con un più elevato numero di unità organizzative interne sia necessariamente meno efficiente e produttivo di altri con organigrammi più agili, ma senza dubbio significa che ci troviamo di fronte alla situazione ideale per il benchmarking, visto che si tratta di strutture che hanno gli stessi compiti istituzionali e agiscono sulla base delle medesime disposizioni legislative e regolamentari.

Pertanto, il 24 maggio 2018 Ficiesse e Roma Sceglie Roma hanno effettuato un accesso civico generalizzato preliminare[1] per ottenere i dati numerici sugli “impieghi” relativi all’esercizio 2017 delle unità organizzative interne dei quindici Municipi per individuare quelle eventualmente “sovradimensionate” e chiedere il potenziamento di quelle deputate alle attività di produzione diretta.

L’intenzione era - ed è – quella di coinvolgere le imprese e le organizzazioni civiche (stakeholder) operative, presenti e attive nei territori di ciascun Municipio per partecipare alla definizione di una “Carta dei Servizi di quartiere” recante l’indicazione delle tipologie di servizi pubblici (output) considerati “essenziali” e degli outcome considerati “rilevanti” per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini e delle condizioni per fare impresa nel territorio di ciascun quartiere della Capitale[2].

Contemporaneamente, è prevista la costituzione di “Gruppi di studio” per analizzare strutture organizzative, modalità di funzionamento e coinvolgimento civico adottate da altri comuni italiani e da capitali europee e svolgere analisi comparative con Comune e quartieri romani.

Nella fase successiva il Gruppo di lavoro e gli stakeholder coinvolti nel progetto presenteranno accessi civici generalizzati alle istituzioni interessate (Comune di Roma, Forze di Polizia, Aziende Sanitarie, eccetera) per ottenere i dati numerici degli output (servizi) ritenuti essenziali e degli outcome ritenuti rilevanti dalla Carta dei Servizi di quartiere e si chiederà il coinvolgimento dei Gruppi di studio nella valutazione della quantità e qualità dei servizi resi, nei momenti della fissazione degli obiettivi annuali di miglioramento e nei momenti di verifica dei risultati conseguiti.

Si procederà quindi alla costituzione di una “Anagrafe dei Tempi Massimi” riguardante l’erogazione quantitativa e qualitativa dei servizi ritenuti essenziali da cittadini e imprese, con l’attribuzione di termini temporali di consegna di ciascuna tipologia di output da calcolare, specialmente per documenti e autorizzazioni, sui tempi medi di lavorazione dell’anno precedente e sulle prestazioni del Comune/Municipio benchmark.

La lavorazione delle pratiche dovrà basarsi sul “principio dell’ordine di arrivo”, a prescindere da chi le presenti, da concludere nei tempi determinati per ciascuna tipologia concordati annualmente con gli stakeholder territoriali (organizzazioni civiche e associazioni d’impresa). Si valuterà, inoltre, collettivamente e in piena trasparenza l’opportunità dell’istituzione di “percorsi protetti”, cioè di lavorazioni con termini di consegna ulteriormente ridotti a favore, ad esempio, di investimenti nazionali e internazionali che creino posti di lavoro nel Comune garantendo loro una corsia preferenziale trasparente nell’interesse della città e dei cittadini.

 

(…)

 

[1] Si veda http://www.italiatrasparente.it/2018/05/24/foia-sulle-performance-dei-municipi-del-comune-di-roma-inviato-laccesso-civico-generalizzato-al-capo-di-gabinetto-della-sindaca-raggi-24-maggio-2014/

 

[2] Ad esempio, prevenzione dei reati ritenuti di maggior allarme sociale, tempi di attesa per visite mediche e analisi specialistiche, tempi di attesa nei pronti soccorso ospedalieri, tempi di rilascio di specifiche tipologie di permessi e documenti, andamento di incidenti causati da dissesti stradali, tempi di attesa di mezzi pubblici di trasporto, tempi di raccolta dei rifiuti, tenuta di giardini e parchi pubblici e così via


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