RIORDINO DELLE CARRIERE, RINNOVO CONTRATTUALE, LEGGE SUI SINDACATI DEI MILITARI: UN ASSEGNO SCOPERTO. (di Serrecchia Emiliano).

venerdì 02 agosto 2019

Andando indietro nel tempo, possiamo ancora sentir riecheggiare alcune roboanti dichiarazioni sul Comparto Sicurezza e Difesa che paventavano una grande “apertura” verso i diritti in favore dei cittadini militari.

Ci eravamo illusi che una certa politica nuova non si sarebbe mai piegata ai condizionamenti degli Stati Maggiori e che avrebbe innovato il comparto, portando copiosi benefici alle donne ed agli uomini in divisa.

Il rinnovo contrattuale, i correttivi al riordino delle carriere, la legge sui sindacati dei militari, nulla di tutto ciò: solo una profonda e amara delusione!

C’è chi indossa le felpe della Polizia e chi regala felpe dei Militari, insomma la metrica dei rapporti oggi passa attraverso simboli di appartenenza o di fratellanza, usurpati e svuotati di ogni significato.

È vero: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Forse, c’eravamo illusi di una politica della novità e della concretezza ma, finora, non abbiamo visto né novità né concretezze, ma solo parole. Ed è proprio qui, tra il dire e il fare, che si sono inceppate le nostre aspettative! Ma è questo il gioco!

Nonostante il buio, il palcoscenico della politica è ancora illuminato, e prendendo a prestito un vecchio adagio popolare: “mentre i medici discutono, i malati muoiono”, è ora che la terapia abbia inizio con la somministrazione di atti concreti.

Per carità, non è che il triste primato di un suicidio a settimana tra gli operatori delle Forze di Polizia, dipende dal mancato contratto o dalla delusione del riordino, o dalla mancanza delle tutele sindacali!

Certo è che questo clima di attesa senza fine alimenta tensioni e aspettative che sconfinano nell’illusione, e quando gli argini perdono consistenza diventa difficile anche avere fiducia nella buona sorte. Ma chi ne paga veramente le spese è la società civile.

La sicurezza non è argomento da campagna elettorale.

Della sicurezza si discute sui tavoli, a volto scoperto e con gli attori legittimati, e non tramite Facebook o Twitter.

Occorrono risorse? Troviamole. Ma basta appalti al ribasso.

Oggi ripieghiamo sulla Difesa, domani sulle cooperative dei vigilantes.

Che paese stiamo diventando?


Serrecchia Emiliano

 

 


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