CORSO DI FORMAZIONE 2020 PER ATTIVISTI ETPL - PARTE PRIMA: SVELIAMO IL MOTIVO (NASCOSTO) PER IL QUALE, IN ITALIA, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FUNZIONA MALE

giovedì 11 giugno 2020

Inizia oggi il Corso di formazione 2020 per Attivisti Etpl dell'Associazione Finanzieri CIttadini e Solidarietà Ficiesse. 

Si tratta della pubblicazione di DODICI DIALOGHI intrattenuti in questi giorni dall'avvocato Giuseppe Fortuna (colonnello della riserva della Guardia di finanza ideatore del Sistema informativo SIRIS adottato dal Corpo dal 1997) in gruppo WhatsApp con ex colleghi della Guardia di finanza sui "percorsi" della Metodologia Etpl ai quali è informato il "Progetto Italia trasparente" (vgs. www.italiatrasparente.it).

Poiché tale nuova modalità discorsiva sembra molto più interessante e accattivante rispetto a quelle tradizionali, i dodici dialoghi verranno pubblicati nei prossimi dodici giorni sul sito www.ficiesse.it in vista dell'imminente avvio del GRUPPO DI LAVORO "PREVENZIONE DELL'EVASIONE FISCALE" per il quale chiedermo ai soci Ficiesse in pensione di collaborare sui loro territori per ottenere il FORTE CAMBIAMENTO delle modalità di organizzazione e delle modalità di intervento del Corpo per la RIEMERSIONE SPONTANEA DELL'ECONOMIA SOMMERSA, obiettivo di fondamentale e non più procrastinabile rilievo per il nostro Paese.

A seguire, il primo dei dodici dialoghi.

 

CORSO DI FORMAZIONE 2020 PER “ATTIVISTI ETPL”

 

PARTE PRIMA: IL MOTIVO (NASCOSTO) PER IL QUALE, IN ITALIA, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FUNZIONA MALE

Riporto a seguire la conversazione, serissima e con finalità divulgative, che ho appena avuto con i colleghi  gruppo WhatsApp al quale partecipo. Le maiuscole sono da intendersi come grassetti e non come scortesi alzate di voce.

Il motivo “nascosto” del perché  le pp.aa. italiane tendono ad essere autoreferenziali

 

[00:45] AMICO 1

Qualche dato (del 2016) per capire meglio il problema della burocrazia: a) in Italia i pubblici dipendenti sono poco più del 14 % degli occupati, ma abbiamo il maggior numero di dirigenti d'Europa; b) in Gran Bretagna sono il 19,7; c) in Francia oltre il 20 % . DUNQUE NON È UN PROBLEMA DI NUMERO MA DI COSTI, DI COMPOSIZIONE E DI INEFFICIENZA. Quindi la cura non può che essere : 1) assumere almeno un 6% di giovani che aumentino il numero degli impiegati davvero operativi; 2) licenziare o prepensionare un buon numero di dirigenti per riequilibrare la composizione; 3) mettere in smart working tutti i nuovi assunti e tutte le posizioni possibili (oltre il 60% dei dipendenti pubblici) con obiettivi misurati a pratiche “evase” e non “ad ore”. Sarebbe anche un BEL DETERRENTE PER LA CORRUZIONE (giacché le mazzette via internet non viaggiano) nonché un forte risparmio in uffici etc.

 

[11:14] GIUSEPPE FORTUNA

Caro Amico 1, qualche riflessione nelle logiche di contabilità economica Etpl. Per risolvere QUALUNQUE PROBLEMA, di qualunque tipo e dimensione, inefficienza e corruzione comprese, bisogna cercare in primo luogo di comprenderne esattamente le cause. Domandiamoci, allora: perché in Italia la situazione è quella che hai descritto? Risposta perché nelle Pubbliche Amministrazioni italiane, sebbene sia da tempo possibile farlo, incredibilmente LA LEGGE NON DISCIPLINA LE MODALITA' DI RILEVAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEI "RISULTATI FISICI FINALI" DELLA GESTIONE.

 

[11:31] GIUSEPPE FORTUNA

Per capire meglio, vediamo quali differenze ci sono tra i "RISULTATI FISICI FINALI" dei settori pubblici e quelli dei settori privati. Facciamo l'esempio di un'organizzazione “for profit” al cui vertice sia arrivato un amministratore delegato “paravento” e anche un po' disinvolto quanto a tenuta morale. Come la gestisce l'azienda quel CEO paravento e disinvolto? La gestisce, come ovvio, accontentando chiunque possa mettergli i bastoni tra le ruote e creargli problemi. Il risultato è l’inevitabile aumento dei COMPORTAMENTI OPPORTUNISTICI, come il semplice far nulla, e dei COMPORTAMENTI DEVIANTI, come la corruzione (sistemica e “pulviscolare”).

 

[11:36] GIUSEPPE FORTUNA

Che succede a questo punto in quell’azienda? Succede che, a causa dell’inefficienza causata dai quei comportamenti opportunistici e devianti, i “RISULTATI FISICI FINALI” che nel settore privato sono rappresentati dalle vendite dei beni e dei servizi prodotti (RICAVI DI ESERCIZIO) diminuiranno velocemente, mentre i costi di funzionamento tenderanno, viceversa, ad aumentare. Il conseguente "RISULTATO FISICO FINALE" sarà la PERDITA DI ESERCIZIO, con il totale dei costi andrà a sopravanzare in modo sempre più significativo il totale dei ricavi. A questo punto, se l'azienda mira al profitto (e non sempre è così), la proprietà manderà a casa quell'amministratore delegato paravento e disinvolto.

 

[11:38] GIUSEPPE FORTUNA

Poiché le Pubbliche Amministrazioni, non vendendo prodotti e servizi sul mercato, le dimensioni "fisiche" dei ricavi, dell'utile e delle perdite di esercizio NON CE L'HANNO. quali dimensioni “fisiche" devono rilevare per misurare il "MERITO SOSTANZIALE" (e non formale) e prevenire i comportamenti opportunisti e devianti? Ecco la DOMANDA CHIAVE.

 

[11:38] AMICO 1

Infatti, smart working, e perciò misura del a cottimo, cioè il computer conta le pratiche che ciascuno evade.

 

[11:38] GIUSEPPE FORTUNA

Aspetta, fammi finire ...

 

[11:40] GIUSEPPE FORTUNA

Le nostre leggi di contabilità finanziaria pubblica indicano, da sempre, su quali capitoli di spesa e con quali esatte modalità vanno imputate le uscite - appunto - finanziarie. Ma non esistono ancora, nonostante la riforma intervenuta nel 1999, REGOLE DI CONTABILITÀ ECONOMICA che disciplinino la rilevazione e rendicontazione uniforme dei COSTI SOSTENUTI, quanto meno in termini di andamenti delle risorse umane (ore o giornate/persona) assorbite dalle diverse tipologie di processi di lavoro e di RISULTATI FISICI FINALI, sui quali si esprime il (per me incredibile, scandaloso e allucinante) ...

 

[11:40] AMICO 2

 Peppe, qualsiasi sia il sistema di misurazione dei risultati, comunque bisogna cambiare radicalmente organizzazione, personale e modalità di lavoro. Tu invece vuoi curare la malattia lasciando tutti al loro posto e facendo le stesse pratiche e procedure.

 

[11:44] GIUSEPPE FORTUNA

Amici, fatemi finire ...

 

[11:45] GIUSEPPE FORTUNA

… il (per me incredibile, scandaloso e allucinante) ARTICOLO 18 DEL DECRETO LEGISLATIVO 165 DEL 2001, il cosidetto Testo Unico delle pubbliche amministrazioni, quello che ha sostituito il famoso "decreto Bassanini" n. 29 del 1993, che dice testualmente, audite audite ...

 

[11:45] GIUSEPPE FORTUNA

 ... "I DIRIGENTI preposti ad uffici dirigenziali di livello generale ADOTTANO misure organizzative idonee a consentire LA RILEVAZIONE E L'ANALISI DEI COSTI E DEI RENDIMENTI dell’attività amministrativa, della gestione e delle decisioni organizzative>>. Insomma, QUALI COSTI E QUALI RISULTATI FISICI FINALI vadano rilevati, misurati e rappresentati nei bilanci delle amministrazioni pubbliche italiane lo decidono, in piena e totale autonomia, CHI? I singoli dirigenti generali di ciascuna singola Pubblica Amministrazione. Il che vuol dire CHE OGNUNO E' LIBERO DI FARE COME GLI PARE!!!! Cosa che, specialmente con riferimento alle ore/persona impiegate, stiamo rilevando negli accessi civici generalizzati del Progetto Italia trasparente (vgs. www.italiatrasparente.it).

 

[11:50] GIUSEPPE FORTUNA

Faccio un altro paragone con le organizzazioni d'impresa per far capire la gravità della mancanza di una rilevazione e rappresentazione certa e uniforme di questi dati nei bilanci pubblici, rilevazione e rappresentazione (CHE COMPETE AL LEGISLATORE). E' come se il codice civile, le discipline ragionieristiche e le leggi d’imposta consentissero a ciascuna singola impresa di decidere, in totale discrezione, quali poste considerare elementi positivi di reddito, quali considerare negativi, con quali criteri contabili rappresentarli nei bilanci di periodo e addirittura “SE” rappresentarli. Ma chi le pagherebbe le imposte? Da noi, nel pubblico la situazione è questa: ogni vertice è libero ancora oggi di misurare i costi e i risultati che vuole e come vuole.

 

[11:50] GIUSEPPE FORTUNA

Eccolo qui l’ESATTO MOTIVO per il quale in Italia diverse Pubbliche Amministrazioni funzionano male. Si può far qualcosa? Si. E anche in tempi brevi. Ma ne parliamo nella prossima chiacchierata.

 

(continua)

  

 


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