ASSEGNO UNICO PER I FIGLI DAL 2022, DA LUGLIO 2021 UNA MISURA «PONTE»: ECCO COME FUNZIONA E GLI IMPORTI. (da gazzettadelsud.it)

venerdì 04 giugno 2021

Non scatterà il 1° luglio ma nel 2022 n’assegno unico universale per i figli under 21. L’approvazione della legge delega 41/2021 è arrivata troppo tardi e ora c’è poco tempo a disposizione per avviare entro quella data la più grande riforma delle misure a sostegno delle famiglie con figli. Lo ha confermato anche la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, spiegando che la misura è «in fase di costruzione» e che per non deludere le aspettative delle famiglie «l’idea è di partire comunque da luglio» ma con «una misura ponte». In sostanza, un assegno semplificato rispetto a quello che verrà introdotto a partire dal 2022: probabilmente con importi minori rispetto all’assegno da 250 euro massimi di cui si era parlato finora e calcolato sulle condizioni reddituali delle famiglie. Vediamo allora quali sono le ipotesi sul tavolo per coprire la seconda metà dell’anno che partirà, appunto dal 1° luglio, e come sarà invece il nuovo assegno unico la cui inaugurazione slitta dunque al prossimo anno.

«Le famiglie devono essere tranquille perché assorbirà tutte le forme di sostegno comprese le detrazioni fiscali. Siccome a luglio vuol dire partire a metà anno, solamente la parte che riguarda le detrazioni fiscali viene rimandata a gennaio. Da gennaio arriverà un assegno più alto a tutte le famiglie perché comprenderà anche le detrazioni fiscali, mentre da luglio arriverà una cifra tutti i mesi per ogni figlio, maggiorata dal terzo figlio e nel caso di figli disabili. Quindi un passo ponte, ma già parliamo di almeno due milioni e 200 mila nuclei familiari che oggi non ricevono gli assegni e che oggi lo riceveranno e poi una maggiorazione di questo assegno per tutti» ha concluso Elena Bonetti durante la trasmissione "Radio Anch’io" su Rai Radio 1.

L’assegno unico universale quindi vedrà la luce nel 2022 e concentrerà in un’unica soluzione i vari aiuti già esistenti per le famiglie che, tra bonus e detrazioni, negli anni hanno disperso le risorse in troppi rivoli. L’assegno «ponte» di cui ha parlato la ministra Bonetti con ogni probabilità non cancellerà le vecchie misure a sostegno delle famiglie con figli, che verranno assorbite dall’assegno unico a partire dal prossimo anno. Dunque, per quest’anno resteranno le detrazioni fiscali per i figli a carico, così come rimarranno attive fino al 31 dicembre almeno anche le vecchie misure a sostegno dei genitori, come il bonus bebè e il premio alla nascita.

Mario Draghi: assegno unico epocale, prossimo anno esteso a tutti

«Al sostegno economico delle famiglie con figli è dedicato l’assegno unico universale. Da luglio la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari. Nel 2022, la estenderemo a tutti gli altri lavoratori, che nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti». Lo dice Mario Draghi agli Stati generali della natalità. «Le risorse ammontano a oltre 21 miliardi, di cui almeno sei aggiuntivi rispetto agli attuali strumenti per le famiglie. L'assegno unico ci sarà anche negli anni a venire, è una di quelle misure epocali su cui non ci si ripensa l’anno dopo».

A quanto ammonta l'assegno

Tenendo conto che gli under 21 ancora in famiglia sono circa 12 milioni e l’ultima legge di Bilancio ha stanziato 3 miliardi per il sostegno alle famiglie, ai quali si aggiungono 4,7 miliardi degli Assegni per nucleo familiare (Anf), si può ipotizzare un «assegno ponte» della durata di 6 mesi, fino al 31 dicembre 2021, di circa 100 euro per ogni figlio. Ovviamente, da modulare in base all’Isee.

A chi spetta

L’assegno unico che debutterà nel 2022 (ma questo dovrebbe valere anche per l’assegno ponte) è rivolto a tutti i cittadini italiani, a quelli dell’Unione europea e agli extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, di lavoro o di ricerca, residenti in Italia da almeno due anni anche non continuativi e, ovviamente, con figli a carico (dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età). Il nuovo assegno, sotto forma di credito d’imposta o di denaro, non è solo per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati: nella misura rientrano, infatti, anche gli autonomi, i liberi professionisti e i disoccupati. I beneficiari devono essere soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia, dove devono risiedere, con i figli a carico, per l’intera durata dell’assegno. L’assegno è riconosciuto ad entrambi i genitori, tra i quali viene ripartito in egual misura. In loro assenza, spetta a chi esercita la responsabilità genitoriale. In caso di separazione o divorzio, l’assegno viene generalmente erogato al genitore affidatario, mentre se l’affidamento è congiunto o condiviso, l’assegno è ripartito tra i genitori.

 

 

 

 

Fonte: https://gazzettadelsud.it/articoli/archivio/2021/05/22/lassegno-unico-per-i-figli-solo-dal-2022-da-luglio-una-misura-ponte-ecco-come-funziona-9412b766-767b-4514-beb4-818706f8759b/

 

 


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