GLI STRAORDINARI E ALTRI COMPENSI EXTRA RIENTRANO NEL TFR PER NUOVA DECISIONE TRIBUNALE (da businessonline.it)

lunedì 03 aprile 2023

Una importante modifica nel calcolo del TFR che spetta è stata decisa dai giudici. Ed è un cambio che porta più soldi nelle tasche dei lavoratori.

I compensi erogati per lavoro straordinario devono essere considerati ai fini del computo del Tfr. La risposta è affermativa, purché siano corrisposti in via continuativa così denotando la volontà delle parti di ampliare l'orario normale di lavoro. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, della cui sentenza esaminiamo i dettagli:

  • Tfr tra straordinari e altri compensi extra
  • Norme in vigore sul Trattamento di fine rapporto

Tfr tra straordinari e altri compensi extra

In caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto al Trattamento di fine rapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5.

La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni. Succede adesso che secondo una importante sentenza della Suprema Corte, lo straordinario rientra nel calcolo del Tfr nel senso che devono essere computate tutte le somme corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e dunque anche quelle versate a titolo di compenso per lavoro straordinario.

Più precisamente, secondo la Corte di Cassazione è errata l'impostazione quando si sostiene che, a fronte della continuità dell'erogazione di determinati emolumenti, si dovrebbero svolgere indagini ulteriori al fine di accertarne la computabilità ai fini del Tfr.

Limitando l'attenzione alle erogazioni di tipo retributivo, cui certamente si riportano lo straordinario e i premi di produttività, la normativa vigente esprime una regola diversa e tale per cui salvo diversa previsione dei contratti collettivi, sono da considerare tutte le somme corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di guanto erogato a titolo di rimborso spese.

Di conseguenza la regola è dunque l'onnicomprensività per le somme a titolo retributivo corrisposte continuativamente e non viceversa. In pratica lo straordinario rientra nel calcolo del Tfr.

Norme in vigore sul Trattamento di fine rapporto

Le disposizioni vigenti prevedono che salvo diversa previsione dei contratti collettivi la retribuzione annua comprende tutte le somme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese.

In caso di sospensione della prestazione di lavoro nel corso dell'anno sia essa totale o parziale per la quale sia prevista l'integrazione salariale, deve essere computato nella retribuzione di cui al primo comma l'equivalente della retribuzione a cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto di lavoro.

Il trattamento con esclusione della quota maturata nell'anno, è incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente.

 

 

 

Fonte: https://www.businessonline.it/fisco-tasse/gli-straordinari-e-altri-compensi-extra-rientrano-nel-tfr-per-nuova-decisione-tribunale_n68020.html

 

 

 


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