GUARDIA COSTIERA E GUARDIA DI FINANZA A QUALI MINISTERI RISPONDONO? COMPITI, VERTICI E FUNZIONI. (da corriere.it)

martedì 11 aprile 2023

I due corpi hanno a disposizione circa 75 mila uomini. Alle Fiamme gialle le funzioni di polizia, alla Guardia costiera vigilanza e pattugliamento.

Il compito di vigilare su tutte le attività marittime e portuali che si svolgono nei 7.600 chilometri di coste italiane è affidato alla Guardia costiera e alle sue Capitanerie di porto.

Queste ultime furono istituite con un regio decreto il 20 luglio 1865 a firma del re Vittorio Emanuele. Venendo ai nostri giorni, l’otto giugno del 1989, fu istituita la Guardia costiera come articolazione operativa delle Capitanerie di porto. Ha sede a Roma ed è inquadrata funzionalmente e organizzativamente nell’ambito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al cui vertice politico c’è Matteo Salvini. Però, per via delle sue competenze specialistiche svolge funzioni anche per numerosi altri ministeri tra i quali spiccano quello dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle foreste, dell’Interno e della Difesa.

Le competenze

L’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone ha ai suoi ordini 11mila uomini fra cui 1.150 ufficiali superiori e inferiori, 107 ufficiali in ferma prefissata, 4.301 sottufficiali e una truppa di 4.795 persone. L’arruolamento segue criteri simili a quelli previsti per la marina militare e questa forza è dispiegata per via dell’enorme area di intervento che si estende non solo lungo le coste del nostro Paese ma anche su 155mila chilometri quadrati di acque marittime interne e territoriali (su cui l’Italia esercita la sovranità); 350.000 chilometri quadrati di acque marittime ulteriori sulle quali l’Italia ha diritti (sfruttamento risorse) o doveri (protezione ambiente, soccorso). Giusto per avere un’idea il corpo opera in tutto su 505mila chilometri quadrati mentre il territorio italiano è di «soli» 301.000 chilometri quadrati. In questa immensa area le viene affidata la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione anche sui laghi e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella dei consumatori finali. Inoltre, svolge ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, che possono essere svolte anche sulle navi mercantili estere che attraccano nei nostri porti. Assolve anche compiti di amministrazione periferica dello Stato in materia di formazione del personale marittimo, di iscrizione del naviglio mercantile e da pesca, di diporto nautico, di demanio marittimo e di contenzioso per gli illeciti amministrativi e funzioni di polizia giudiziaria.

L’organizzazione

Per svolgere tutte queste funzioni il corpo ha una rete capillare di sedi: 15 direzioni marittime, 55 capitanerie di porto, 51 uffici circondariali marittimi, 128 uffici locali marittimi e 60 delegazioni di spiaggia. I mezzi su cui opera sono molteplici: sei navi, 46 unità d’altura (classi 400, 300 e 200S) e circa 300 unità costiere (classi 500, 800 e 2000, battelli Alfa e Bravo). Si avvale anche di quattro aerei per la ricerca a medio e lungo raggio e 15 elicotteri che sono di stanza nelle basi aeree di Sarzana, Catania e Pescara; di cinque nuclei subacquei; di un reparto di supporto navale a Messina.

Le Fiamme Gialle

Invece la nascita della Guardia di Finanza risale all’ottobre 1774, quando venne costituita la «Legione truppe leggere» dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III. Fu il primo esempio in Italia di un corpo speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Dopo l’Unità d’Italia l’otto aprile 1881 assunse la denominazione di corpo della Guardia di Finanza con la funzione di «...impedire, reprimere e denunciare il contrabbando e qualsiasi contravvenzione e trasgressione alle leggi e ai regolamenti di finanza...», di tutelare gli interessi dell’amministrazione finanziaria e concorrere alla difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nel 1906 al Corpo fu concesso un ordinamento autonomo con la costituzione del comando generale e, sul territorio, dei comandi di legione. Venendo ai nostri giorni, è funzionalmente inserita alle dipendenze del ministero dell’Economia e delle finanze e ha rango di forza armata. Attualmente il ministro è il leghista Giancarlo Giorgetti.

I compiti

I compiti delle Fiamme gialle consistono principalmente nella prevenzione, ricerca e denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, nella vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico e, dal 2001, nella sorveglianza in mare per fini di polizia economico-finanziariae di contrasto ai traffici illeciti. «Si tratta — spiega la guardia di finanza — degli stessi compiti che coinvolgono le responsabilità, nell’ambito di un dispositivo organizzativo e operativo unitario, in cui i reparti aeronavali dialogano costantemente con le componenti territoriale, investigativa e speciale, scambiandosi informazioni, pianificando ed eseguendo interventi congiunti o coordinati». Dal 2001, opera anche lungo l’intero asse della repressione del crimine economico-finanziario e questo ha fatto sì che la sua attività segua due versanti principali. Il primo sono i compiti di polizia finanziaria, che comportano un’azione di tutela dei bilanci pubblici nazionali e dell’Unione europea, tanto sotto il profilo delle entrate tributarie quanto sul lato della spesa pubblica. Sull’altro versante la polizia economica è presidio e tutela degli interessi dei mercati, dei consumatori e della collettività. Ha anche compiti di contrasto negli spazi doganali al commercio illegale della flora e della fauna protetta. Infine, concorre al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e alla difesa politico-militare delle frontiere.

L’organizzazione

Il corpo, dal 2019, è comandato dal generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana che ha ai sui ordini circa 64mila uomini e donne fra cui 3.325 ufficiali inferiori e superiori; 26.747 ispettori; 10.112 sovrintendenti; 23.605 appuntati e finanzieri. Dal suo comando generale che ha sede a Roma dipendono sei macro aree geografiche: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centro Settentrionale, Centrale, Meridionale e Sud Occidentale. Per assolvere alle sue funzioni oltre ai mezzi terrestri ha a disposizione 391 mezzi navali e 122 mezzi aerei.

 

 

Fonte: https://www.corriere.it/cronache/23_marzo_02/guardia-costiera-guardia-finanza-quali-ministeri-rispondono-compiti-vertici-funzioni-58c26e2c-b8de-11ed-b194-e55eac395b06.shtml

 

 

 

 

 


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