SPIONAGGIO FISCALE: GEN. SPECIALE, GDF HA COSCIENZA A POSTO - COSSIGA,NO COMMISSIONE-BUFALA CONTRO GDF - COSSIGA VISITA COMANDO GENERALE GDF, ''SOLIDARIETA' PER INFAME CAMPAGNA - BACCINI, VISCO PER CONTROLLO POLITICO GDF, APPROFITTA DI SCANDALO PER DECAPI
SPIONAGGIO FISCALE: GEN. SPECIALE, GDF HA COSCIENZA A POSTO
(ANSA) - POLLEIN (AOSTA), 28 OTT - ''La guardia di finanza ha la coscienza a posto''. Lo ha sottolineato il comandante generale della guardia di finanza, Roberto Speciale, oggi in visita ufficiale in Valle d' Aosta al comando regionale di Pollein, commentando le inchieste della procura di Milano sullo spionaggio fiscale.
''Se qualche sciagurato ha fatto degli errori - ha aggiunto il generale - le responsabilita' sono personali e non del corpo. Per la nostra attivita' parlano i risultati, che nel 2006 sono stati eccellenti''. (ANSA).
SPIONAGGIO FISCALE: COSSIGA,NO COMMISSIONE-BUFALA CONTRO GDF
A ZANDA, GRAZIE MA NON LA PRESIEDO IO, PENSI A BRUTTI O VIOLANTE
(ANSA) - ROMA, 28 OTT - ''No, grazie''. Francesco Cossiga declina l'invito di Luigi Zanda, vicxeporesidente dei senatori dell'Ulivo, a presiedere una eventuale commissione parlamentare d'inchiesta sulla vicenda dello spionaggio fiscale. L'ex capo dello Stato sottolinea che commissioni del genere ''si fanno in occasione di 'bufale''' e cita ad esempio quelle sul 'Piano Solo' e sulla Loggia P2. Inoltre, osserva che questo tipo di commissioni ''non si fanno 'su' qualcosa, ma 'contro' qualcuno'' e in questo caso si farebbe ''contro i vertici della Guardia di Finanza invisi al viceministro Visco'' e contro l'ex ministro Tremonti ''che 'tramava' contro Berlusconi, Prodi, il calciatore Totti e la 'velina' signorina Palmas, mia conterranea''. Per questo, Cossiga dice a Zanda di non essere adatto a presiedere una tale commissione e indica semmai come candidati ''adatti'' Massimo Brutti o Luciano Violante, parlamentari dei Ds.
''Ringrazio l'amico e collega carissimo senatore Luigi Zanda, che per anni fu mio valoroso ed intelligente collaboratore ai tempi della Prima Gloriosa Repubblica – quando i comunisti erano comunisti, i democristiani erano democristiani, i socialisti erano socialisti, i liberali erano liberali e i neofascisti erano neofascisti - afferma Cossiga - per avermi candidato a presidere una possibile commissione parlamentare d'inchiesta su i recenti episodi di acquisizione indebita di tabulati telefonici, di raccolta di informazioni da 'fonti aperte' e da intrusioni in data base dell'amministrazione finanziaria che peraltro con la progettata creazione del 'Grande
Fratello Inquisitore' proposta dal viceministro Visco saranno pienamente legittime''.
''Zanda - prosegue - e' un intelligente e giovane membro del Parlamento. Giustamente egli chiede una commissione parlamentare d'inchiesta, perche' le commissioni parlamentari d'inchiesta si fanno in occasioni di 'bufale': la commissione sul cosi' detto 'Piano Solo', un capolavoro di disinformazione e intossicazione della 'stazione' del Kgb in Roma; la commissione sulla Loggia P2, i cui membri furono poi prosciolti da tutte le accuse da dimenticate ed occultate sentenze delle corti di merito e dalla Corte di Cassazione, commissione nata assai probabilmente anche essa dall'attivita' di intossicazione e disinformazione della stessa 'stazione' del Kgb. Quindi, ben si chiede una commissione di inchiesta sulla bufala delle accessioni illegittime ai 'data base' fiscali di Berlusconi, Prodi, del calciatore Totti e della bella 'velina', mia conterranea, signorina Palmas...''.
''Ma le commissioni parlamentari d'inchiesta – sottolinea Cossiga - si fanno sempre non 'su', ma 'contro': la commissione sul Piano Solo contro il Sifar, che ne rimase ferito a morte e paralizzato per gran tempo, contro l'Arma dei Carabinieri, ma senza successo, e contro la Dc nella persona del presidente Antonio Segni. La commissione sulla P2 si fece contro la massoneria in generale, con qualche successo, e contro determinati ambienti della Dc e del Psi, con successo. Questa commissione d'inchiesta dovrebbe farsi contro la Guardia di Finanza, dei cui vertici a lui invisi si vorrebbe sbarazzare il viceministro Visco, dopo che il suo primo tentativo e' stato bloccato dalla magistratura, e contro l'ex ministro Giulio Tremonti, colui che 'tramava' contro Berlusconi, Prodi, il calciatore Totti e la signorina Palmas''.
''Io, caro Zanda - conclude Cossiga - non sono la persona adatta. Un candidato ideale per la presidenza di una siffatta commissione? Il senatore Ds Massimo Brutti o il deputato Ds Luciano Violante''.(ANSA).
SPIONAGGIO FISCALE: COSSIGA VISITA COMANDO GENERALE GDF
''SOLIDARIETA' PER INFAME CAMPAGNA CONTRO VOI ANCHE DA GOVERNO''
(ANSA) - ROMA, 28 ott - L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga si e' recato oggi al comando generale della Guardia di Finanza, dove si e' intrattenuto con ufficiali e militari del corpo manifestando ''solidarieta' per l'infame campagna diffamatoria scatenata anche da parte di irresponsabili membri del governo''. (ANSA).
SPIONAGGIO FISCALE:BACCINI, VISCO PER CONTROLLO POLITICO GDF
APPROFITTA DI SCANDALO PER DECAPITARE VERTICI
(ANSA) - ROMA, 29 ott - ''Esprimo solidarieta' ai vertici della guardia di finanza che in questi anni, le cifre parlano chiaro, hanno garantito successi evidenti''. Lo afferma Mario Baccini (Udc) nel suo intervento a Castel Gandolfo, nell'Istituto religioso Mondo Migliore, ad un convegno di amministratori centristi, denunciando ''il tentativo di Vincenzo Visco di trovare ogni scusa per rimuovere la guida delle fiamme gialle''.
''Visco eviti di approfittare dello scandalo sullo spionaggio per controllare politicamente la guardia di finanza. Le sue proposte del resto parlano chiaro: vuole opprimere il paese e per chiudere il cerchio - conclude Baccini - gli manca solo il controllo politico della guardia di finanza. Non vorrei che voglia sostituire gli attuali vertici con amici suoi''. (ANSA).
SPIONAGGIO FISCALE: INDAGATO E' ARRESTATO PER POSSESSO ARMI
DENUNCIAATO PER STESSO MOTIVO ALTRO DIPENDENTE AGENZIA ENTRATE
(ANSA) - TORINO, 29 OTT - Uno dei cinque piemontesi indagati dalla magistratura di Milano nell'inchiesta sul cosiddetto ''spionaggio fiscale'' e' stato arrestato dalla Guardia Finanza di Torino per illecita detenzione di armi.
Si tratta di un dipendente torinese dell'Agenzia delle entrate. Quando gli uomini della Guardia di Finanza si sono presentati alla sua abitazione per eseguire la perquisizione ordinata dal magistrato, alla ricerca di prove delle sue illecite incursioni informatiche, sono saltate fuori due pistole e 40 proiettili. Tutto materiale non denunciato.
Un secondo indagato, anch'egli torinese e dipendente dell'Agenzie delle entrate, e' finito nei guai per un motivo analogo. I finanzieri che hanno perquisito la sua casa, hanno trovato un fucile da caccia di proprieta' del nonno. Non era stato denunciato e cosi' l'uomo si e' visto iscrivere nel registro degli indagati per detenzione abusiva d'arma. Ma i guai di quella famiglia non sono finiti: nella camera del figlio dell'impiegato dell'Agenzia delle entrate i finanzieri hanno scoperto un ettogrammo di marijuana e anche il ragazzo e' stato denunciato (per possesso di droga).
In Piemonte gli indagati per l'inchiesta milanese sono quattro dipendenti dell'Agenzia delle entrate e un finanziere.(ANSA).