VISCO, PER LOTTA EVASIONE TRASPARENZA E RISPETTO REGOLE, SPIONAGGIO FISCALE? COSA DI POCHI, PIENA FIDUCIA IN DIPENDENTI - SPIONAGGIO FISCALE: DI PIETRO, SOLIDARIETA' A GUARDIA FINANZA, SU 128 INDAGATI SOLO 10 FINANZIERI DI GRADO MOLTO BASSO - CARABINIERI:

mercoledì 01 novembre 2006

FISCO:VISCO,PER LOTTA EVASIONE TRASPARENZA E RISPETTO REGOLE

SPIONAGGIO FISCALE? COSA DI POCHI, PIENA FIDUCIA IN DIPENDENTI

 

   (ANSA) - ROMA, 31 OTT - Il ''comportamento illecito di pochi'' non modifica ''la mia fiducia nei corpi civile e militare''. Cosi' il vice-ministro Vincenzo Visco scrive in una lettera indirizzata ai dipendenti dell' amministrazione fiscale, delle agenzie e della Guardia di Finanza affermando che le polemiche in corso non possono essere ''un diversivo per cercare di indebolire l' operativita' quotidiana dell' Amministrazione Finanziaria''. Visco parla infatti di un ''frangente delicato'' nel quale i dipendenti sono chiamati ad ''abbattere in maniera significativa l' evasione fiscale'': un ruolo che chiede ''massima trasparenza e assoluto rispetto delle regole, impedendo che sulla nostra azione possa sorgere in minimo dubbio di indebite discrezionalita''.

''I fatti recentemente emersi - scrive Visco - circa ripetuti illeciti accessi alle banche dati dell'anagrafe tributaria ad opera di personale civile e militare dell' amministrazione finanziaria hanno suscitato nell' opinione pubblica e in alcuni settori istituzionali stupore e sconcerto. Dubbi sono stati sollevati circa il buon funzionamento della struttura amministrativa nonche' sull' affidabilita' del personale preposto''.

   Visco spiega che ''e' stata mia immediata preoccupazione fornire subito a tale proposito le assicurazione necessarie''. E aggiunge: ''qui desidero sottolineare a tutti voi la mia fiducia nei corpi civile e militare, la cui lealta' e correttezza nell'adempimento dei loro doveri non devono essere oscurate dal comportamento illecito di alcuni , e la cui professionalita' e' nota ed apprezzata. Ne' le polemiche in corso possono essere un diversivo per cercare di indebolire l' operativita' quotidiana dell' Amministrazione finanziaria''.

   Il viceministro indica quali interventi saranno presi. ''Rimane la necessita' - afferma infatti - di rivedere le procedure di controllo interno per renderle piu' affidabili e di contrastare energicamente l' uso politico e lo spionaggio su dati riservati di cui si sta occupando la magistratura''.

   Viene quindi richiamato l' impegno nella lotta all' evasione. ''Desidero ricordare a tutti - aggiunge Visco - che, soprattutto in frangenti delicati come quelli attuali, e' essenziale che l' opinione pubblica possa nutrire verso l' amministrazione assoluta fiducia: l' impegno al quale siamo insieme chiamati per abbattere in maniera significativa l' evasione fiscale richiede massima trasparenza e assoluto rispetto delle regole, impedendo che sulla nostra azione possa sorgere il minimo dubbio di indebite discrezionalita'. Per parte mia so, anche per le passate esperienze alla vostra guida,- di quanta professionalita' e di quanto impegno sapete dare prova. Vorrei - conclude la lettera - che in tutti voi fosse forte l' orgoglio di essere protagonisti di un compito di grande rilevanza civile che, ne sono sicuro - saprete svolgere con successo''.(ANSA).

 

SPIONAGGIO FISCALE: DI PIETRO,SOLIDARIETA' A GUARDIA FINANZA

SU 128 INDAGATI SOLO 10 FINANZIERI DI GRADO MOLTO BASSO

 

   (ANSA) - ROMA, 31 ott - Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro esprime solidarieta' alla Guardia di Finanza, coinvolta, sottolinea il ministro, ''in modo del tutto marginale'' nel caso dello spionaggio fiscale.

  ''Continuo a leggere costanti attacchi sulla stampa quotidiana alla Guardia di Finanza  sul caso del cosiddetto spionaggio fiscale che, - ha dichiarato Di Pietro - a quanto risulta, interesserebbe il Corpo in modo del tutto marginale, anche in considerazione del fatto che su 128 indagati solo dieci sono finanzieri, peraltro di grado molto basso''.

  ''Sul punto - ha proseguito Di Pietro in una nota – ricordo che la vicenda e' oggetto di indagini preliminari a cura dell'Autorita' Giudiziaria, che ha delegato la stessa Guardia di Finanza all'approfondimento dei fatti, per cui e' tutto da verificare se si tratti di abusi isolati - come e' ben possibile che sia - oppure di qualcosa di piu' rilevante. Mi sento quindi di esprimere la mia sincera solidarieta' ed il mio convinto sostegno al Corpo della Guardia di Finanza quotidianamente impegnato in compiti di assoluta importanza e delicatezza per il Paese, primo fra tutti la lotta all'evasione fiscale, sicura priorita' dell'azione di questo Governo''.

  ''E' questo Corpo di Polizia - ha concluso il ministro – che negli ultimi anni si e' messo positivamente in evidenza sviluppando con grande professionalita' le indagini piu' complesse nel settore tributario e finanziario, dalle frodi IVA a Parmalat fino alle scalate degli immobiliaristi''.(ANSA).

 

CARABINIERI: DELEGATO COCER, NON PAGATI STRAORDINARI

 

   (ANSA) - ROMA, 31 ott - Risulta ancora non pagato l'ammontare delle ore straordinarie che il personale dell' Arma dei Carabinieri ha fatto nello scorso febbraio durante la riunione dei ministri della Difesa europei svoltasi a Taormina (Me). A sottolinearlo e' il delegato del Cocer Carabinieri e Cobar Sicilia, Alessandro Rumore.

   ''I carabinieri impiegati a Taormina - ricorda Rumore – sono stati sottoposti a carichi di lavoro enormi, scortando e vigilando sulla incolumita' dei ministri e sottosegretari impegnati nel famoso ed importante incontro. All' epoca furono impegnati 1.300 circa uomini dell' Arma, che hanno fatto circa 40 ore di straordinario, pari a circa 400 euro lordi a testa''. A cio', prosegue, ''si aggiungono gli straordinari non pagati durante il referendum di maggio, le elezioni Regionali e Provinciali di giugno. Anche in questo caso i carabinieri dovrebbero percepire circa 300 euro lorde a testa per ogni tornata elettorale''.

   I carabinieri impiegati, prosegue i delegato Cocer, ''preannunciano azioni legali al fine di avere considerati i loro diritti, visto che i loro doveri vengono da loro eseguiti senza nessuna lamentela''. (ANSA).


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