LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL COCER MINERVINI: REGOLE CERTE E TRASPARENTI PER DARE FIDUCIA AL PERSONALE GDF - di Giuseppe Fortuna
Pubblichiamo la seconda parte dell�intervista al Presidente del Cocer-GDF, Generale Domenico Minervini.
La prima parte � stata pubblicata su questo sito il 10 novembre scorso.
INTERVISTA DELL�ASSOCIAZIONE FICIESSE
AL PRESIDENTE DEL COCER-GDF,GENERALE DOMENICO MINERVINI
(Seconda parte)
FICIESSE. Avete analizzato i contenuti del disegno di legge per la Finanziaria 2007 e gli effetti che il provvedimento, almeno nella sua attuale stesura (quindi alla data dell'8 novembre 2006, NDR), avr� sulle attivit� del Corpo?
PRESIDENTE. Lo abbiamo fatto appoggiandoci ai competenti uffici tecnici del Comando generale. E, come ho appena detto, siamo preoccupati per restrizioni che rischiano di incidere sull'operativit� e sulla condizione del personale. Questo che vi mostro � un documento che analizza nel dettaglio gli effetti del disegno di legge Finanziaria nella versione in questi giorni all�esame del Parlamento. Noi auspichiamo fortemente che siano apportate correzioni significative per migliorare una situazione oggettivamente preoccupante. E siamo fiduciosi che ci� possa avvenire, ora che il Vice Ministro Visco ci ha appena ribadito il rilievo e la centralit� del Corpo nel contrasto all'evasione fiscale. Va sottolineato, comunque, ad onor del vero, che le dotazioni finanziarie sono state ridotte lungo tutto il periodo 2002-2007, con tagli complessivi delle disponibilit� per consumi intermedi nell�ordine del 23% in valore nominale e del 31% in termini reali.
FICIESSE. Possiamo prenderne una copia per pubblicarla sul sito internet e sulla rivista dell�Associazione?
PRESIDENTE. E� a vostra disposizione.
FICIESSE. Altro tema. Nelle attivit� di ogni organismo collegiale vi sono normalmente opinioni e punti di vista anche molto diversi. Specialmente sulle questioni che toccano interessi di categorie, sulle riforme legislative di sistema e sui temi che presentano una qualche valenza politico-ideologica. In questi casi, si delibera quasi sempre non all�unanimit� ma a maggioranza. In passato, alcuni Cocer, come quello dell�Esercito, hanno reso pubbliche le espressioni di voto dei singoli delegati. Ritiene che sia una scelta giusta e auspicabile anche per il Cocer della Guardia di finanza?
PRESIDENTE. S�. Io sono per la massima trasparenza. Che � poi il principio fondamentale di ogni forma di democrazia. In questo senso, abbiamo recentemente chiesto al Comandante generale di poter inserire sulla rete intranet non soltanto le delibere, ma anche i verbali del Consiglio che contengono tali informazioni. E confidiamo in una risposta positiva.
FICIESSE. Il nostro sito internet ha in linea da tempo un forum molto frequentato, dove � possibile sondare umori e intimo sentire del "popolo" della Guardia di finanza. Ebbene, sembra piuttosto diffusa l�opinione che il Corpo sia sostanzialmente diviso in due parti. Da un lato c'� una casta di eletti, per i quali le regole normali sembrano non valere o sono molto molto flessibili (gente che riesce a ottenere distacchi a due passi da casa e che poi si tramutano in trasferimenti definitivi, encomi ricevuti con maggiore facilit�, avanzamenti pi� rapidi, e cos� via). Dall'altro, c'� la massa imponente dei peones, dei quisque de populo. Che aspettano, segnano il passo, faticano, si logorano con le loro famiglie.
PRESIDENTE. Sinceramente questa distinzione in �caste� non la vedo �
FICIESSE. Facciamo un esempio concreto. Generali che cambiano sede di servizio portandosi dietro un numero di collaboratori tanto pi� dovizioso quanto pi� a sud si trova la sede da raggiungere.
PRESIDENTE. Io penso che sia funzionale alle esigenze del servizio il fatto che un generale possa portare al seguito nella sua nuova sede alcune persone. Ma sto parlando di un numero molto limitato: un autista e un paio di persone di segreteria. Tre, non trenta.
FICIESSE. Se invece sono molti di pi�?
PRESIDENTE. Io sono per le regole. Le regole sono il presupposto e il fondamento di qualunque tipo di convivenza sociale. Certo, con i problemi che ogni rigidit� inevitabilmente comporta in termini di difficolt� a far fronte alle esigenze che richiedono flessibilit� e prontezza di risposta. Ma alla lunga il rispetto di regole chiare, giustificate e condivise � premiante per il successo dell�organizzazione e il clima interno migliora.
FICIESSE. Quali regole si possono immaginare, ad esempio, in materia di trasferimenti e di distacchi?
PRESIDENTE. E� un argomento che secondo me il Cocer dovr� affrontare. Ci risulta che alcuni Cobar abbiano prodotto delibere sul punto e che stiano per arrivare sul nostro tavolo proposte piuttosto articolate. La materia � complessa. Ma il problema c��. E noi dovremo fare gli approfondimenti necessari. Quello che � certo � che il distacco non pu� essere uno strumento per aggirare sistematicamente la disciplina dei trasferimenti. Anche qui ci vogliono regole certe e motivate dall�esclusivo interesse per la funzionalit� dell�amministrazione. E applicate in modo trasparente.
FICIESSE. Ultima domanda. Problema della tutela legale. I finanzieri sono a volte alla merc� di iniziative legali estemporanee e dall'esito incerto e temerario. Questo perch� non c'� per la Finanza la rete assicurata altrove dalle organizzazioni sindacali. Una funzione, questa, che secondo noi la riforma della legge 382 dovrebbe affidare a un associazionismo democratico e pluralista. Lei ha recepito una domanda di tal genere dal personale in servizio?
PRESIDENTE. Sinceramente � un�esigenza - ma mi riferisco alla sola categoria A - che finora non ho avvertito.