CARABINIERI:COCER;A UN PASSO DA POVERTA',RINNOVARE CONTRATTO - STATALI: CORTE CONTI, IN 5 ANNI SPESA RETRIBUZIONI +12,8%

domenica 20 maggio 2007

CARABINIERI:COCER;A UN PASSO DA POVERTA',RINNOVARE CONTRATTO

 

   (ANSA) - ROMA, 9 MAG - I carabinieri sono ormai giunti ''ad un passo dall'orlo della poverta''' ed attendono ''con urgenza risposte concrete dal Governo'' per discutere il rinnovo del contratto gia' scaduto da quasi due anni. Lo afferma il Cocer dell'Arma, sottolineando che ''oltre 40.000 militari sono stati costretti, per poter sopravvivere, a cedere un quinto del proprio stipendio per far fronte a prestiti di natura non certamente voluttuaria''.

   L'organismo di rappresentanza, ''gia' insoddisfatto dalle scarsissime risorse stanziate dal Governo Prodi per il rinnovo del contratto del comparto sicurezza ribadisce la sua profonda delusione perche' a tutt'oggi l'esecutivo non ha avvertito la benche' minima necessita' di convocare il Cocer per discutere del rinnovo del contratto''.

   L'atteggiamento del Governo, prosegue, ''viene interpretato da parte del Cocer e di tutti i 115.000 carabinieri come un evidente disinteresse per i gravi e delicati problemi che affliggono il personale dell'Arma con serie ripercussioni sul loro morale e indirettamente sulla sicurezza dei cittadini''. (ANSA).

 

STATALI: CORTE CONTI, IN 5 ANNI SPESA RETRIBUZIONI +12,8%

 

   (ANSA) - ROMA, 16 MAG - L'incremento della spesa per le retribuzioni del personale pubblico in servizio, sia dei comparti statali che non statali e del personale in regime di diritto pubblico e' stato del 12,8% tra il 2001 e il 2005, pari a 11.519,7 milioni di euro. E' quanto rileva la Corte dei conti nella Relazione al Parlamento sul costo del lavoro pubblico tra il 2001 e il 2005.

   Nel 2001, si legge nella Relazione, la spesa per le retribuzioni e' stata pari a 90.202,8 milioni di euro, nel 2002 e' salita a 94.321,8 milioni, nel 2003 a 96.388,3 milioni, nel 2004 a 99.888,9 milioni e, infine, nel 2005 ha superato i 100 miliardi con 101.722,5 milioni di euro. La Corte aggiunge tuttavia che il dato di spesa relativo al 2005 non contiene, se non limitatamente a pochi comparti, gli aumenti retributivi determinati dal rinnovo dei contratti per il biennio 2004-2005, in quanto sottoscritti in massima parte nel 2006.

   Inoltre il costo del lavoro sostenuto dalla pubblica amministrazione inerente al personale complessivamente impiegato (che include, oltre agli stipendi, altre voci come indennita' di missione , formazione etc.) e' passato dai 130 miliardi di euro del 2001 ai 148,7 miliardi di euro del 2005 (+14,4%).

All'aumento della spesa per le retribuzioni, tra l'altro, non coincide con una crescita del personale impiegato nel settore statale: tra il 2001 e il 2005, infatti, si e' registrata una riduzione graduale delle unita' in servizio (-2%), che erano di 2.027.526 nel 2001 e risultano essere 1.987.267 nel 2005. Nel settore non statale (servizio sanitario, enti locali, universita' etc), invece, si e' verificato nel quinquennio un aumento dello 0,7%. Il dato complessivo del personale impiegato nella pubblica amministrazione registra tra il 2001 e il 2005 una ''modesta riduzione'' di circa 28mila unita'. In particolare, sono cresciuti i contratti a tempo determinato, quelli di formazione, i rapporti di lavoro interinale, mentre il part time ha rallentato il ritmo di crescita.

  Per quanto riguarda invece la dirigenza, la spesa complessiva ha registrato nel quinquennio un incremento del 17,4%, a fronte di un aumento della consistenza pari all'1,1%, con una crescita delle retribuzioni medie pari a circa il 13% ''nonostante il consistente slittamento dei rinnovi contrattuali''.

   Le leggi finanziarie fino al 2004, ricorda poi la Corte, ''hanno introdotto obblighi di riduzione della consistenza numerica, senza peraltro raggiungere pienamente gli obiettivi fissati, mentre la successiva legge finanziaria 2005 ha concentrato l'attenzione sulla dotazione organica, pervenendo, per tale via, a risparmi modesti, in dipendenza sia dell'elevato tasso di scopertura degli organici e sia del blocco delle assunzioni: cosicche' la rideterminazione degli organici ha addirittura prodotto, in alcuni casi, un aumento di spesa, dato che ne e' derivata, a seguito dell'attivazione dei percorsi di riqualificazione professionale, una rimodulazione delle qualifiche e un addensamento del personale in quelle piu' elevate''. Al riguardo si registrano complessivamente, dal 2001 al 2005, circa un milione di progressioni economiche orizzontali (all'interno dell'area di appartenenza) e circa 645 mila progressioni verticali.

  Per quanto concerne poi la spesa complessiva del personale di magistratura - le cui retribuzioni sono soggette all'adeguamento automatico - essa e' passata, nel periodo 2001-2005, da 924,5 milioni a 1,166 miliardi di euro, con un incremento percentuale pari al 26,2%. La spesa per retribuzioni del personale docente delle Universita' (professori e ricercatori) e' cresciuta del 21,4%. Quanto al personale della carriera diplomatica, la spesa complessiva per retribuzioni e' aumentata nel quinquennio del 21% e nel contempo si registra una crescita della spesa per retribuzioni accessorie (in particolare l'indennita' di servizio all'estero). La consistenza del personale appartenente all'aggregato corpi di polizia rivela un modesto incremento del personale in servizio (circa l'1%), laddove la spesa per retribuzioni, nel quinquennio in esame, registra un incremento del 19,8%. Piu' consistente la riduzione di personale nelle forze armate che, nel periodo 2001-2005, e' pari all'8,6%: la spesa per retribuzioni registra, nello stesso periodo, incrementi dell'8,3%, passando da 4,8 miliardi di euro del 2001 a 5,2 miliardi del 2005, anche in carenza di dati relativi a talune indennita' tra cui quella operativa di base. (ANSA).


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