VISCO: SPECIALE IN BORGHESE SALUTA SUOI,DAL 13 D'ARRIGO. CERIMONIA SENZA PASSAGGIO CONSEGNE - GEN.SPECIALE,IO NON SONO QUELLO DESCRITTO DAL MINISTRO - GDF: DDL LEGA SENATO, COMANDANTE PROVENGA DA FIAMME GIALLE

giovedì 07 giugno 2007

VISCO: SPECIALE IN BORGHESE SALUTA SUOI,DAL 13 D'ARRIGO

CERIMONIA SENZA PASSAGGIO CONSEGNE

(di Massimo Nestico')

 

   (ANSA) - ROMA, 7 GIU - In borghese, come il personale non lo aveva mai visto, quasi da ''pensionato'' dopo 46 anni in divisa, il generale Roberto Speciale sta girando per gli uffici del Comando generale delle Fiamme Gialle di viale XXI aprile per salutare i suoi uomini. Ha salutato anche il personale civile del bar interno del comando e intanto nella sua stanza – al primo piano della Palazzina Comando della caserma Piave – che dovra' lasciare al suo successore designato, il generale Cosimo D'Arrigo, si accumulano scatoloni con la sua roba da trasferire.

   L'insediamento di D'Arrigo e' programmato, secondo quanto si apprende, per mercoledi' prossimo. Nell'attesa, Speciale sta dando seguito a quanto aveva promesso qualche giorno fa: ''vado in pensione anticipata, nonostante il mio incarico scada nel marzo 2008''. Il generale non e' piu', dunque, operativo, anche se sta firmando le ultime carte che il suo ruolo ancora gli impone. Ed oggi ha ricevuto un invito a pranzo, in un noto ristorante della Capitale, da parte dell'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga.

   A reggere il Corpo, aspettando D'Arrigo, e', da due giorni, il comandante in seconda appena nominato, generale Angelo Ferraro, coadiuvato dal capo di Stato Maggiore, generale Paolo Poletti. In proposito, era prevista per lunedi' prossimo al Comando generale la cerimonia per il passaggio di consegne tra Ferraro ed il comandante in seconda uscente, generale Sergio Favaro. Ma l'appuntamento - cui deve presiedere il comandante generale della Gdf - e' stato rinviato in attesa che sia in vigore il decreto di nomina del generale D'Arrigo.

   E, sempre in tema di cerimonie, sara' molto particolare quella che sancira' l'insediamento di D'Arrigo. Il tradizionale passaggio di consegne non ci sara', perche' sembra che il generale Speciale non sara' presente, essendo stato di fatto rimosso e non normalmente avvicendato. Un'assenza che evitera' anche l'imbarazzo di strette di mano con il ministro dell'Economia - di solito sempre presente alla cerimonia – dopo le durissime parole pronunciate da Tommaso Padoa Schioppa ieri al Senato contro l'ex numero 1 della Gdf. Il generale D'Arrigo, dunque, ricevera' sulla divisa gli alamari delle Fiamme Gialle senza salutare - come sempre avviene in questi casi - il suo predecessore.

   Insomma, la rimozione del comandante delle Fiamme Gialle – in forme mai verificatesi in precedenza - sta creando imbarazzi non solo tra i politici, ma anche negli ambienti militari. E dagli esponenti del Cocer della finanza trapela amarezza e irritazione. ''Stiamo ricevendo - fa sapere il delegato Salvatore Scino' - tantissime telefonate di finanzieri dispiaciuti per come siamo stati trattati dal ministro Padoa Schioppa, che non ha rivolto neanche un attestato di stima per i 65.000 militari del corpo che quotidianamente fanno il proprio dovere. Il generale Speciale - aggiunge - e' stato allontanato perche' ha difeso i suoi uomini da un trasferimento ingiusto. Per questo lo abbiamo salutato con grande affetto: lo hanno costretto ad andar via come un ladro, quando invece ha ottenuto risultati brillantissimi''. Un altro delegato del Cocer Gdf, Salvatore Trinx, chiede ''come si e' permesso di farci comandare per un anno da un uomo che ha fatto tutto quello che ieri ha raccontato il ministro dell'Economia''. Ed entrambi i delegati chiedono un incontro al piu' presto con Padoa Schioppa.

   Quanto al comandante della Guardia di finanza in pectore, il generale D'Arrigo, ieri ha lasciato l'incarico di sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, con il saluto ufficiale ai suoi collaboratori. Al suo posto c'e' un facente funzioni, in attesa che il Consiglio dei ministri nomini il successore. Ora per D'Arrigo e' iniziato il conto alla rovescia in vista dell'insediamento a viale XXI aprile. (ANSA).

 

VISCO:GEN.SPECIALE,IO NON SONO QUELLO DESCRITTO DAL MINISTRO

'MI DIFENDERO' DA QUESTE NEFANDEZZE'

 

   (ANSA) - ROMA, 7 GIU - ''Io non sono quello di cui ha parlato il ministro'' Padoa Schioppa nel suo discorso al Senato: ''ha descritto il comportamento di un'altra persona''. Il generale Roberto Speciale commenta cosi' in un'intervista al Corriere della Sera il discorso del ministro dell'Economia a Palazzo Madama. E se, come dice il ministro, un militare non si deve comportare cosi', ''allora vuol dire che avevano in casa un mostro e se lo sono tenuto. E avrebbero tollerato che questo mostro rimanesse ancora in servizio se non scoppiava il caso Visco. Mi sembra veramente allucinante''.

   In una ricostruzione della giornata di ieri del generale Speciale, anche il Giornale riporta alcune frasi di Speciale: ''se sono un militare di tal guisa come mai appena tre giorni fa mi proponevano il prestigioso incarico della Corte dei Conti?'' e ''veramente avrei gestito la Guardia di finanza come fosse cosa mia senza che nessuno dicesse nulla?''.

   Al Corriere, il gen.Speciale osserva che ''nessuno del governo'' gli aveva finora ''minimamente accennato'' al fatto che il suo comportamento ''era considerato scorretto. Ed e' grave questo - aggiunge -, perche' se loro pensavano che io mi ero reso responsabile di colpe cosi' eclatanti dovevano mandarmi sotto processo, dovevano cacciarmi molto prima''. ''Io avrei voluto ascoltare - rileva - una parola chiara sulle richieste del viceministro Visco. Erano legittime? Era giusto mandare via i generali da Milano senza un motivo plausibile? A queste domande il ministro non ha risposto''. Soggiunge : ''Io non sono quello descritto dal ministro. Mi riconosco invece nelle parole del Cocer, l'organo di rappresentanza della Finanza, che esprime i sentimenti delle 64 mila guardie di finanza italiane. E il Cocer mi ha rivolto parole di simpatia e di stima''. E, spiega il generale Speciale nelle parole riportate dal Giornale, ''mi difendero' da queste nefandezze''.(ANSA).

 

 

   (ANSA) - ROMA, 7 GIU - ''Il Comandante Generale della Guardia di Finanza provenga dai ranghi dello stesso corpo, cosi' come gia' attuato per l'Arma dei Carabinieri''. E' quanto si legge in un disegno di legge a firma dei senatori della Lega Nord Sergio Divina e Piergiorgio Stiffoni. ''Cosi' come fece il governo Berlusconi con l'Arma dei Carabinieri - spiegano i due parlamentari della Lega - in cui con il gen. Gottardo si apri' una fase nuova negli avvicendamenti dell' Arma, cio' chiediamo con questa iniziativa legislativa che sia attuato anche per la Guardia di Finanza''.

   Lo stesso senatore Divina, oggi in Aula , ha chiesto alla presidenza, il perche', ieri, ''mentre si discuteva del caso Visco-Speciale e' stato negato a una delegazione del Cocer della Guardia di Finanza di prendere posto nelle tribune riservate al pubblico''. ''La presidenza mi ha risposto ipso facto - sottolinea il senatore Divina - che non risultavano posti disponibili in base alle richieste. E' molto singolare – rileva Divina - che una rappresentanza del Cocer della Gdf mentre si sta discutendo in Senato del caso che ha coinvolto il loro comandante generale, non sia ammessa ad assistere al dibattito parlamentare''. (ANSA).


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