RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE. Ecco gli emendamenti presentati dagli SS.MM. al Nuovo Testo sulla Riforma della Rappresentanza Militare

lunedì 16 febbraio 2004

Come anticipato, pubblichiamo gli emendamenti presentati dagli Stati Maggiori al Nuovo testo unificato C. 932 Molinari recante " Nuove norme sulla rappresentanza militare".

Abbiamo anche evidenziato nel Nuovo testo, sottolineate, le modifiche apportate rispetto al testo precedente, che in parte avevano accolto le richieste formulate dal COCER Interforze in un suo documento.

Già da una lettura superficiale appare come gli emendamenti, sia pure con pochi interventi, stravolgano di fatto tutto lo schema predisposto: "la presentazione di proposte, istanze e pareri su tematiche di interesse collettivo, anche relative ai singoli" viene snaturata con l'aggiunta "ma comunque di rilevanza generale", la parola "Contrattazione" che tante discussioni ha richiesto per la sua accettazione, viene sostituita dalla solita "concertazione".

Nelle materie di competenza all' "articolazione dell'orario di lavoro obbligatorio", viene aggiunta la parola "settimanale", ai "criteri generali relativi ai trasferimenti del personale", viene aggiunta l'allocuzione "a domanda", facendo così perdere ogni rilevanza alle motivate richieste formulate per poter intervenire, come giusto, in un settore così importante per la vita familiare dei militari.

La maturità,sempre dimostrata da chi ci segue,farà facilmente comprendere come questi emendamenti svuotino di significato il testo della Commissione che pur soddisfaceva solo in minima parte le aspettative del personale. Il risultato è un sistema che non solo non fa fare passi avanti alla rappresentanza, ma neanche cristallizza le posizioni che, di fatto, sono state acquisite dal 1978 ad oggi.

Con rammarico, oggi, dobbiamo dare ragione a quei vecchi delegati, che al nostro entusiasmo per una revisione della legge 382/1978, evidenziavano il loro timore di un probabile regresso, potendo, da qualche parte, cogliersi l'occasione per un recupero di posizioni perse.

Chiediamo a tutti di vigilare ed in particolare rivolgiamo un accorato appello ai deputati perchè non prendano in considerazione gli emendamenti proposti e perchè, al contrario, continuino nel solco intrapreso di avvicinamento del nostro sistema di rappresentanza a quello della maggior parte dei  Paesi Europei.

 


Tua email:   Invia a: