SICUREZZA:ARMI POLIZIA LOCALE E POTERI SINDACI,C'E' PDL - SICUREZZA: DI PAOLA, FUORI LUOGO COMMENTARE IMPIEGO ESUBERI - MINNITI, LIBERARE FORZE DI POLIZIA DA COMPITI AMMINISTRATIVI
SICUREZZA:ARMI POLIZIA LOCALE E POTERI SINDACI,C'E' PDL
TESTO MESSO A PUNTO DA REGIONI ED AUTONOMIE E' FERMO IN SENATO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - Polizia locale armata e pronta a collaborare, per specifiche operazioni, con le forze di polizia nazionali; piu' poteri ai sindaci in materia di sicurezza; accesso anche agli ufficiali e agli agenti della polizia locale alle informazioni e alle banche dati del ministero dell'Interno.
Sono alcuni dei punti piu' importanti della proposta di legge predisposta unitariamente dalle Regioni, dall'Anci, l'Associazione dei comuni italiani e dall'Upi, l'Unione delle Province d'Italia, in materia di sicurezza e di polizia locale.
Il testo, che gia' stato messo a punto gia' nel 2003, nella primavera di quest'anno e' stato ripreso e aggiornato dai governatori, dai sindaci e dai presidenti delle Province, che ne hanno condiviso alcune modifiche; ora si trova all'esame della I commissione Affari Costituzionali del Senato. Il 13 settembre, in un primo incontro del gruppo di lavoro tecnico convocato al ministero dell'Interno che vedra' partecipare responsabili del Viminale e delle Regioni, il testo sara' probabilmente una base di discussione, in vista della stesura di una legge di coordinamento in materia di sicurezza.
I presidenti delle Regioni, nella relazione che accompagna l'articolato, scrivono che definire modalita' per la collaborazione tra Stato, Regioni e Autonomie locali per migliorare la sicurezza ordinaria delle citta' , cosi' come la collaborazione tra forze di polizia nazionale e locali ''e' ormai un'esigenza imprescindibile'', che puo' ''contribuire a migliorare le condizioni di sicurezza generali del Paese''.
*SUPERAMENTO COMITATO PROVINCIALE SICUREZZA, POTERI AI SINDACI- Tra i punti piu' innovativi, il superamento del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza cosi'come e' articolato oggi mentre viene prevista l'istituzione di una sede che vede come attori, paritariamente, sindaci, presidenti delle Regioni e autorita' di sicurezza. Secondo il testo, infatti, sarebbe il sindaco del capoluogo di provincia, su ordine del giorno concordato con il presidente della provincia e con il prefetto, a indire almeno due volte all'anno incontri ai quali partecipano le autorita' provinciali di pubblica sicurezza, gli altri sindaci di volta in volta interessati alle problematiche in esame, il comandante provinciale dell'arma dei carabinieri e quello del corpo della guardia di finanza e i comandanti della polizia municipale e provinciale degli enti che partecipano. Il presidente della Regione, a sua volta, su ordine del giorno concordato con il prefetto del capoluogo regionale, convoca almeno semestralmente un incontro a cui partecipano sindaci, carabinieri, finanza e forze di polizia.
*COLLABORAZIONE TRA FORZE DI POLIZIA DI STATO E LOCALE - Il testo prevede che il sindaco e il presidente della provincia possano disporre, ''su richiesta motivata dell'autorita' provinciale di pubblica sicurezza'', la collaborazione della polizia locale con le forze di polizia nazionali per specifiche operazioni. I comuni e le province possono stipulare accordi per l'interconnessione a livello territoriale delle sale operative delle polizie locali con quelle delle forze di polizia nazionali, per la collaborazione tra polizia di Stato, arma dei carabinieri e polizia locale per il controllo del territorio ''anche mediante l'integrazione di interventi di emergenza''.
Inoltre i presidenti della regione e della provincia e il sindaco possono chiedere informazioni sull'andamento della criminalita', sulle risorse e sui programmi di attivita' delle forze di polizia; stessa cosa possono fare le autorita' di pubblica sicurezza nei confronti degli enti locali.
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*QUALIFICHE ALLA POLIZIA LOCALE DAI SINDACI - Infine il provvedimento prevede che la qualifica di agente o ufficiale della polizia locale verrebbe conferita dal sindaco o dal presidente della provincia e non piu' dal prefetto. (ANSA).
SICUREZZA: DI PAOLA, FUORI LUOGO COMMENTARE IMPIEGO ESUBERI
(ANSA) - ROMA, 5 SET - Riguardo al ''possibile impiego'' dei circa 40mila militari oggi in eccesso, rispetto al modello di difesa previsto dalla legge, ''c'e' un dibattito in corso molto preliminare, che sarebbe assolutamente fuori luogo commentare''. Cosi' ha risposto il Capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Gianpaolo Di Paola, ai giornalisti che chiedevano il suo parere rispetto alle indiscrezioni secondo cui gli esuberi nelle Forze Armate, potrebbero essere impiegate nel settore della sicurezza.
Di Paola, dopo aver premesso che la parola 'esuberi' non gli piace, ha spiegato che ''rispetto al modello di difesa che la legge del
''Con il processo naturale dei limiti di eta' - ha ribadito l'ammiraglio - la consistenza definita dalla legge non e' raggiungibile se non oltre il 2030. Quindi abbiamo detto che forse ci vogliono delle misure complessive per facilitare, come avviene in qualsiasi azienda che si ristruttura, diversi sbocchi per queste persone. Noi - ha aggiunto - abbiamo posto il problema, che non si puo' risolvere soltanto tecnicamente da parte della Difesa''.
Ma per quanto riguarda l'eventuale impiego di questo personale in eccesso, De Paola non si e' voluto sbilanciare: ''qualsiasi commento sarebbe fuori luogo''.(ANSA).
MINNITI, LIBERARE FORZE DI POLIZIA DA COMPITI AMMINISTRATIVI
(ANSA) - BOLOGNA, 8 SET - Il vice ministro dell'interno Marco Minniti, intervenendo ad un dibattito alla Festa Nazionale dell'Unita' di Bologna ha affermato che ''occorre liberare le forze di polizia da compiti amministrativi'', e che ''il governo e' impegnato su questo obiettivo''.
Minniti ha aggiunto che ''i compiti amministrativi devono essere svolti da impiegati civili. Noi assumiamo poliziotti, carabinieri, finanzieri perche' facciano i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri''. (ANSA).