IL DIRETTIVO NAZIONALE DI FICIESSE SULLA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE: “ECCO LE GRAVI CARENZE DEL TESTO PROPOSTO IN COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO, SENZA SINDACATO O ASSOCIAZIONISMO PROFESSIONALE LA GDF VA SUBITO SMILITARIZZATA”

lunedì 15 ottobre 2007

Sabato scorso, 13 ottobre 2007, il Direttivo nazionale dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà - Ficiesse si è riunito a Bologna per esaminare il testo unificato per la riforma della rappresentanza militare licenziato dieci giorni prima dall’apposito Comitato ristretto della Commissione Difesa del Senato.

 

Dall’esame è emerso come tutte le principali richieste avanzate nel tempo per aumentare finalmente gli spazi di democrazia degli organismi e del personale militare siano andate ANCORA UNA VOLTA COMPLETAMENTE DISATTESE.

 

Limitandosi alle più grave carenze, infatti, il testo proposto:

 

Ø     mantiene per i cittadini militari il divieto sia di associazione sindacale, sia di associazione professionale;

Ø     non fa chiarezza sulla circolare, di assai dubbia legittimità costituzionale, con la quale il ministro della difesa ha deciso che siano sottoposte alla sua autorizzazione anche le associazioni culturali miste tra cittadini e militari costituite dopo il luglio del 2003;

Ø     continua a prevedere l’elezione diretta soltanto per i Cobar e non per gli organismi superiori (Coir e Cocer);

Ø     non introduce la contrattazione di secondo livello nè competenze per la vigilanza sull'attuazione del contratto (carenze queste responsabili delle numerose discriminazioni di cui soffrono i militari rispetto ai colleghi delle polizie civili);

Ø     non prevede la tutela individuale di conciliazione (continuando  così ad obbligare i militari a pagare gli avvocati anche per questioni risolvibili per vie interne);

Ø     impedisce di fatto il controllo democratico sulle attività di organismi e delegati individuando quale unica forma di pubblicità l'affissione delle delibere nelle bacheche di reparto;

Ø     impedisce a tutti delegati (compresi quelli del Cocer, gli unici fino a oggi legittimati) di diffondere comunicati-stampa personali che non siano approvati dall’organismo;

Ø     lascia totale discrezionalità al Governo di determinare i contenuti dei regolamenti su questioni delicatissime (come le procedure di elezione, di organizzazione e di funzionamento degli organismi e le cause di ineleggibilità) omettendo di fissare principi e criteri  direttivi di sorta.

 

Su tali presupposti, il Direttivo dell'Associazione ha ritenuto che i delegati della nuova rappresentanza non potranno essere nelle condizioni di interpretare le esigenze dei lavoratori militari e che anzi possa sussistere il concreto rischio che, in particolare quelli di più elevato livello (Coir e Cocer), finiscano - in futuro - per diventare MERE APPENDICI DELLE GERARCHIE DI VERTICE.

 

Il Direttivo di Ficiesse chiede che si prenda esempio da quanto avviene nella maggior parte dei paesi europei e che siano finalmente riconosciuti ai militari i diritti sindacali, oppure, come è recentemente avvenuto in Spagna per la Guardia Civil, l’associazionismo professionale.

 

Se ciò non fosse ritenuto possibile, Ficiesse intraprenderà tutte le iniziative necessarie per giungere alla SMILITARIZZAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA, anche al fine di evitare che un così grande patrimonio di professionalità come quello rappresentato dal Corpo finisca per andare disperso per colpa di una cultura e di forme di gestione totalmente inadeguate per una moderna forza di polizia.


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