SICUREZZA:SINDACATI PS E COCER BOCCIANO DL,CHIEDONO RISORSE - SICUREZZA: SINDACATI POLIZIA IN PIAZZA CONTRO TAGLI

martedì 06 novembre 2007

SICUREZZA:SINDACATI PS E COCER BOCCIANO DL,CHIEDONO RISORSE

 

   (ANSA) - ROMA, 5 NOV - Il decreto sulle espulsioni sara' difficile da applicare, anche a causa dei tagli imposti alle forze dell'ordine. I carabinieri sono sotto organico di 6.500 unita', la polizia di 5.700, cui vanno aggiunti i 1.300 che ogni anno vanno in pensione; una cinquantina di uffici di polizia chiuderanno nei prossimi mesi e parecchi dei mezzi in dotazione (dalle auto agli elicotteri), sono ormai usurati e dovranno essere dismessi. A lanciare l'allarme i sindacati di polizia ed i Cocer delle Forze Armate, ascoltati dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nell'ambito dell'indagine sullo stato della sicurezza in Italia.

La Finanziaria 2008, ha rilevato Claudio Giardullo, segretario del Silp-Cgil, ''consolida i tagli della Finanziaria precedente (240 milioni di euro), il che comportera' la chiusura di una cinquantina di uffici di polizia in tutta Italia e la perdita di circa 6.000 posti di lavoro''. Quanto al decreto espulsioni, ha aggiunto, ''qualunque provvedimento che inasprisce le sanzioni richiede un maggiore sforzo da parte delle forze dell'ordine: cosi', da una parte ci si chiede un impegno maggiore, dall'altra si tagliano le risorse. Il risultato e' che, spenti i riflettori dell'emergenza, i pacchetti rimarranno inattuati''.

   Anche per Domenico Pianese (Coisp), ''le espulsioni rimarranno un provvedimento inattuabile, perche' laborioso e macchinoso. Nelle 48 ore tra il fermo e la pronuncia del giudice di pace - ha sottolineato - il soggetto da espellere non puo' essere portato in un Cpt, ma deve essere vigilato negli uffici delle questure e cio' significa che poliziotti dovranno essere distolti dai servizi sul territorio per fare la guardia a queste persone''.

   Filippo Saltamartini (Sap) ha invece criticato la troppa rilevanza assunta dai prefetti a scapito dei questori. ''Il questore - ha lamentato - e' l'autorita' di pubblica sicurezza:

il decreto legge prevede invece che il questore che adotta il provvedimento di espulsione debba portarlo alla firma del prefetto. Si tratta di una superfetazione assolutamente inutile''. Sul problema risorse, ha osservato, ''siamo ormai vicini alla soglia della poverta': con stipendi di 1.200 euro al mese sono stati previsti aumenti di 5 euro''.

   Giuseppe De Matteis (Siulp) ha spiegato che ''al 30 settembre, su un organico complessivo di 107.000 poliziotti, siamo sotto di 5.700 unita': se si aggiungono i 1.300 che ogni anno vanno in pensione, nel 2010 avremo ben 10.000 agenti in meno''. A fronte di cio', ha aggiunto, ''la Finanziaria prevede 4.500 assunzioni da qui al 2010 da spalmare su tutte le forze dell'ordine''.

   C'e' malcontento anche tra i carabinieri. ''Il personale dell'Arma - ha detto il presidente del Cocer Cc, generale Nicola Raggetti - vive uno stato di profondo disagio e delusione. Prodi si era impegnato a trovare una soluzione ai nostri problemi, ma basta guardare alla Finanziaria per capire come le promesse sono state disattese. Siamo sotto organico di 6.500 unita', il parco mezzi sta invecchiando ed e' difficile chiedere ad un carabiniere di fare un inseguimento con un'auto che ha fatto 200.000 km''. (ANSA).

 

SICUREZZA: SINDACATI POLIZIA DOMANI IN PIAZZA CONTRO TAGLI

 

   (ANSA) - ROMA, 5 NOV - Domani sindacati di polizia in piazza davanti alle prefetture di tutta Italia contro i tagli al settore sicurezza.

   ''Nella Finanziaria che sta per essere approvata – spiegano Siulp, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Consap-Italia Sicura, Fsp-Ugl, Coisp e Uilps - non e' previsto nessun fondo per rinnovare il contratto di lavoro. I poliziotti saranno quindi costretti a lavorare ed a rischiare ogni giorno la propria vita in cambio di uno stipendio sempre piu' consumato dalle tasse e dall'inflazione. Con la stessa Finanziaria - aggiungono – viene disposto un taglio del 10% della spesa per il lavoro straordinario, motivo per il quale i poliziotti dovranno lavorare di piu', in condizioni sempre piu' proibitive e senza neanche poter chiedere il pagamento del lavoro fatto''.

   Inoltre, proseguono i sindacati, ''mancano macchine, mezzi e strumenti di lavoro: si fanno servizi delicati e rischiosi con automobili che hanno piu' di 300.000 km e sono pertanto del tutto inaffidabili. Mancano perfino i soldi per le divise e per le giacche invernali e gli uffici diventano sempre piu' fatiscenti perche' vengono abbandonati a se' stessi''.

   Le sette sigle protestano ''contro la politica inconcludente del ministro dell'Interno, Giuliano Amato che, a fronte di tante promesse, porta a casa un nulla di fatto con un pacchetto sicurezza che inasprisce in maniera esagerata le sanzioni contro i graffitari ed i venditori di borse contraffatte, ben sapendo che mancano i poliziotti ed i mezzi per far si che le leggi vengano rispettate, e che i delinquenti veri (rapinatori, stupratori, ladri e omicidi) vengano arrestati''. (ANSA).


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