UNIPOL: BONI, PER FIORANI LA 'TALPA' ERA GEN. SPECIALE - UNIPOL: FIORANI,NON SO CHI E'LA TALPA E SPECIALE NON C'ENTRA
UNIPOL: BONI, PER FIORANI LA 'TALPA' ERA GEN. SPECIALE
(ANSA) - ROMA, 8 NOV - La 'talpa' che informava gli indagati dell'inchiesta Unipol che le loro conversazioni erano intercettate sarebbe stato l' allora generale comandante della Guardia di finanza Roberto Speciale. A sostenerlo, in un verbale di interrogatorio, e' l' ex direttore finanziario della Banca popolare di Lodi, Gianfranco Boni, al quale lo avrebbe riferito il banchiere Giampiero Fiorani. A scriverlo e' l' Espresso in edicola domani.
''Il 24 gennaio 2006 – dice l'Espresso, che ha diffuso un' anticipazione - l'ex direttore finanziario della Popolare di Lodi viene interrogato su chi fosse il misterioso 'generale' che avverti' gli indagati. Boni risponde che in effetti, il 22 luglio 2005, Ivano Sacchetti, il vice di Consorte in Unipol, gli disse di aver saputo proprio da un generale ''non solo che eravamo intercettati, ma addirittura che io ero stato seguito a Montecarlo'', la piazza bancaria che custodiva i conti neri degli scalatori. In quella torrida estate - aggiunge il settimanale - Boni corre subito a riferire a Fiorani la soffiata ricevuta dai vertici di Unipol, da lui ribattezzati 'Bibi' e Bibo'' o 'i due dell'Ave Maria'. E il banchiere non fa una piega, anzi gli spiattella il nome della sospetta talpa da lui ritenuto piu' probabile''.
'''Fiorani mi dice: 'Ah, sara' il generale Speciale'. Mi si e' scolpito nella mente perché non pensavo fosse un cognome, ma una qualifica...''. (ANSA).
UNIPOL: FIORANI,NON SO CHI E'LA TALPA E SPECIALE NON C'ENTRA
(ANSA) - ROMA, 8 NOV - Giampiero Fiorani dice di ignorare chi potesse essere la talpa che informava gli indagati dell'inchiesta Unipol, ed in particolare che potesse essere l' ex generale della Guardia di finanza Roberto Speciale.
Lo si rileva dai verbali di interrogatorio del' ex banchiere quando gli inquirenti gli contestano quanto affermato dall' ex direttore finanziario della Banca Popolare di Lodi, Gianfranco Boni, secondo il quale proprio Fiorani gli avrebbe confidato l'identita' della talpa.
Parlando con Boni circa una telefonata con Ivano Sacchetti, che avvertiva delle intercettazioni, ''io dissi a Boni – spiega Fiorani - che il contatto di Consorte era di certo ai massimi livelli e feci una battuta: 'Avra' ricevuto l' informazione direttamente dal generale Speciale'. Anzi - aggiunge Fiorani - sul punto voglio essere ancora piu' preciso. Eravamo in macchina io e Boni con l' autista della banca, tornavamo non ricordo da dove ed io dissi 'sara' Speciale', tanto che Franco mi rispose 'speciale in che senso?' ed io gli dissi 'il generale Speciale'. Francamente non posso dire se Boni ha colto che la mia era una battuta''.
Ed ancora: ''In ogni caso ribadisco che per quanto consta a me il generale Speciale non c'entra nulla, o meglio io non so chi sia l' esponente di spicco della Guardia di finanza che ha informato Consorte dele intercettazioni in questione''.
A un'ulteriore domanda, Fiorani specifica: ''il nome del generale Speciale non mi e' stato fatto da nessuno''. (ANSA).