"NON E’ AMMUTINAMENTO, SOLIDARIETA’ AI PILOTI RIMPATRIATI DALL’IRAQ" di Pasquale Fico (delegato Cocer Esercito)

venerdì 12 marzo 2004

Quattro militari con molti anni di servizio sulle spalle non si spaventano se vengono mandati in missione, per quanto pericolosa possa essere. Quattro professionisti, che conoscono e amano il loro lavoro, che sanno valutarne e accettarne i rischi perché si sono addestrati e formati per questo, non si ammutinano. Fanno sempre il proprio lavoro sapendo di poterlo portare a termine soltanto se regge un difficile equilibrio che è fatto di professionalità, lavoro di squadra e affidabilità dei mezzi .

Se una sola di queste componenti viene a mancare non è solo le loro vite che mettono in pericolo, ma anche quelle degli uomini che dipendono da loro e il successo stesso di una missione.

Accusare dei soldati che doverosamente sollevano il problema della congruità dei mezzi a loro disposizione per portare a termine il compito che è stato loro assegnato, è ingiusto e pericoloso. Ingiusto perché farlo non è ammutinamento ma espressione della loro professionalità. Pericoloso perché è un messaggio che induce a tacere. In attesa di qualche disastro, di qualche altro lutto. In attesa di una nuova tragedia annunciata.

Chiederò al CO.CE.R. INTERFORZE di affrontare urgentemente la questione, che riguarda inevitabilmente tutti noi e non solo i quattro colleghi oggi sotto inchiesta.

Al Capitano, al Tenente e ai due Marescialli esprimo tutta la mia solidarietà.

 

Novara, 6 marzo 2004

Pasquale Fico

Delegato Cocer Esercito


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