LIBERO: NON C’È LA BENZINA, LA FINANZA FERMA I BLITZ. ALINERI: IN ALCUNI CASI DOTAZIONI DI BILANCIO RISIBILI, TAVERNA: SI È RICORSI ANCHE ALL’ESPEDIENTE DEI TURNI DIFFERENZIATI PER RISPARMIARE SULLA MENSA

venerdì 21 dicembre 2007

Il Bilancio in rosso delle Fiamme Gialle.

Il comandante dell’Abruzzo denuncia la scarsità dei fondi: abbiamo problemi anche a servire i pranzi a mensa.

 

(di Roberta Catania)

 

ROMA - Senza soldi per la benzina, la Guardia di Finanza chiede ai magistrati di far slittare di una settimana un delicato blitz già pronto a scattare. Ecco uno dei risultati della prima Finanziaria del governo Prodi, che ha definitivamente messo in ginocchio le Fiamme Gialle. Alla faccia delle speranze di Vincenzo Visco, viceministro dell’Economia, che ha sempre auspicato un incremento del lavoro dei militari che si battono per sconfiggere l’evasione fiscale.

 

A rivelare questi disagi economici è proprio uno dei massimi vertici della Guardia di Finanza, Giuseppe Alineri, comandante della Regione Abruzzo. Durante il bilancio di fine anno, che si è tenuto ieri a L’Aquila, il generale ha raccontato di aver dovuto rinviare operazioni di polizia giudiziaria urgenti perché mancavano i soldi per la benzina da mettere nelle auto di servizio. Il comandante ha anche precisato “che si tratta di un fenomeno generalizzato in Italia”, aggiungendo che  però in Abruzzo ci siamo trovati spesso in difficoltà. Nel 2007”, si è sfogato Alineri, “abbiamo avuto dotazioni di bilancio risibili in alcuni casi. Ad Avezzano una volta ci siamo trovati costretti a differire l’esecuzione di atti urgenti di polizia giudiziaria perché non c’era benzina per le nostre automobili, rimaste ferme in caserma”. Un episodio gravissimo e “allarmante”, come lo ha definito il generale parlando al telefono con Libero, “perché quando le difficoltà bloccano attività della massima importanza per garantire la sicurezza dei cittadini, come quelle di polizia giudiziaria, il fenomeno diventa  pericoloso”. Nel caso specifico, del quale Alineri non può dire di più, riguardando un’operazione ancora in corso, il comandante della Regione Abruzzo ha semplicemente aggiunto che “abbiamo dovuto abusare della disponibilità dell’autorità giudiziaria e spostare di una settimana l’intervento”.

 

Il generale ha infine elencato di una serie di problemi causati dalla scarsità di fondi: “non c’erano soldi per la benzina, ma neanche per riparare le auto”, ha spiegato, in alcuni casi non sono stati corrisposti al finanzieri gli emolumenti accessori, come l’indennità di trasferimento prevista dalla legge 100. Ci sono casi di militari che aspettano quei soldi da un anno. Per non parlare dell’indennità di missione fuori reparto e dei problemi a servire i pranzi in mensa. “In tanti anni”, ha concluso l’ufficiale, “non mi era mai capitata una cosa del genere”.

 

Un anno nero, a quanto pare. E il generale Alineri non è l’unico a sostenerlo. Lo sfogo è condiviso dal Cocer della Guardia di Finanza. “Alla richiesta dei cittadini di maggiore sicurezza”, ha commentato Eliseo Taverna, delegato nazionale, “il governo procede con tagli indiscriminati, che non consentono di lavorare come andrebbe fatto”. Perché, come ha spiegato il rappresentante del Cocer, “quest’anno i tagli sono stati notevoli rispetto al passato, abbiamo raggiunto livelli ai quali finora non ci eravamo mai avvicinati. Sono stati registrati problemi perfino per pagare le pulizie nelle caserme e per acquistare gli alimenti per mandare avanti le mense”. Una difficoltà che non è certo di secondo piano, se si considera che garantire i pasti ai militari in servizio tra le 12 e le 14 è un dovere dello Stato. “Difficoltà”, ha raggiunto Taverna, “che è stata aggirata disponendo turni differenziati. Dei turni, quindi, che hanno cercato di non fare rimanere i militari in servizio durante l’orario del pranzo. E, quando non era possibile farlo, senza comunque servire più di due pasti a settimana”.

 

Uno spaccato inquietante quello descritto dai finanzieri stessi e che ha scatenato anche reazioni politiche. “Quanto successo in Abruzzo, dove la Guardia di Finanza ha dovuto rinviare un’operazione di polizia giudiziaria per mancanza di fondi per la benzina, è emblematico di come questo governo ha affamato le forze dell’ordine”, è l’opinione delle parlamentari di Forza Italia Jole Santelli e Paola Pelino. “Oggi”, hanno spiegato in una nota congiunta, “mancano i fondi per la benzina e si rinvia un’operazione di polizia giudiziaria, domani non ci saranno i soldi per interventi ancora più urgenti. Questa è la drammatica situazione della sicurezza in Italia, questo il risultato delle Finanziarie firmate da Prodi e Padoa Schioppa”. “Siamo al limite del paradosso, hanno concluso le due deputate forziste, “se la situazione non fosse tragica. Le forze dell’ordine sono scese in piazza per la prima volta nella storia della Repubblica, ma a nulla è valso, l’esecutivo è un interlocutore cieco e sordo”.

 

 


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