VISCO A ADDETTI AGENZIE;BENE RISULTATI, ORA CONTRATTO - SALARI: LE RICHIESTE DEL SINDACATO SU FISCO - FISCO: MINI-AUTONOMI;TASSE-FORFAIT 20%. VISCO FIRMA DECRETO,DA 1 MLN MICROIMPRENDITORI FATTURE SENZA IVA - FISCO: COSA CAMBIA NEL 2008
FISCO: VISCO A ADDETTI AGENZIE;BENE RISULTATI, ORA CONTRATTO
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - Auguri di Natale con un auspicio: il rinnovo del contratto di lavoro ''ancora aperto da troppo tempo''. Il vice ministro all'Economia, Vincenzo Visco, scrive ai dipendenti delle Agenzie fiscali per gli auguri natalizi e li ringrazia per l'impegno nella lotta all'evasione fiscale.
''I risultati che fin qui abbiamo saputo raggiungere – rileva Visco - sono notevoli e da molti inattesi e dimostrano sia che il recupero dell'evasione fiscale e' possibile se c'e' convergenza tra indirizzo politico e attivita' amministrativa, sia che nell'impiego pubblico e' possibile riscontrare competenze e produttivita' non inferiori a quelle del settore privato''.
Sul contratto atteso dai lavoratori del comparto: ''spero'' nel rinnovo l'anno prossimo e ''lavoro per questo''. Infine, sottolineando che ''molto lavoro resta ancora da fare per eliminare le sacche di inefficienza che ancora, nonostante tutto, permangono'', il vice ministro afferma di auspicare, sempre rivolto ai lavoratori in prima linea nella lotta all'evasione fiscale che ''dal nostro comune impegno possa venire un contributo importante alla crescita del nostro Paese e al recupero di quegli equilibri economici e istituzionali che spesso sembrano incrinati''.(ANSA).
SALARI: LE RICHIESTE DEL SINDACATO SU FISCO E LAVORO
DA RIFORMA IRPEF A TASSAZIONE RENDITE, INTERVENTI PARI A 1% PIL
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - L'annuncio del presidente del Consiglio Romano Prodi di ridurre le tasse sui lavoratori dai redditi medio-bassi, insieme alla richiesta di un ''Patto'' per migliorare i salari e promuovere una maggiore produttivita', si intreccia con le richieste avanzate nelle ultime settimane dai sindacati. Per dissolvere lo spettro dello sciopero generale, che i sindacati potrebbero decidere nei direttivi convocati per il 15 di gennaio, sara' cruciale l'incontro in programma subito dopo le feste, l'8 gennaio, quando sindacati e governo si siederanno attorno ad un tavolo per un primo confronto. Ecco, in una scheda, le richieste del sindacato.
- SU RETRIBUZIONI INTERVENTI PARI A 1% PIL. Per Cgil, Cisl, Uil la priorita' e' diminuire le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati. Chiedono un intervento fiscale e tariffario a favore dei redditi e delle retribuzioni articolato in una serie di interventi di carattere strutturale, con lo spostamento di risorse pari ad un punto di Pil.
- TASSAZIONE 20% RENDITE. Cgil, Cisl e Uil chiedono che i redditi derivanti da investimenti finanziari di natura speculativa vengano tassati, per il futuro, con un'aliquota del 20%.
- RIFORMA IRPEF. Viene chiesto un aumento delle detrazioni sui redditi da lavoro dipendente e pensioni, con un primo intervento che renda lineare la curva decrescente, a partire dai redditi medi e medio bassi, anche attraverso una maggiore detrazione delle spese per la produzione del reddito. Si chiede poi di uniformare le no tax area a 8000 euro, di introdurre un bonus fiscale sotto forma di imposta negativa a favore degli incapienti.
- RIDUZIONE ALIQUOTE FISCALI. I sindacati propongono una radicale riforma dell'Irpef, da realizzare in un arco temporale pluriennale, per realizzare uno spostamento di risorse a sostegno delle fasce di reddito nelle quali si colloca la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Oltre alle detrazioni, quindi, serve una revisione della scala delle aliquote, con particolare riferimento alla terza aliquota (38%), con l'obiettivo di aumentare il reddito disponibile.
- DOTE FISCALE. Realizzare un unico strumento di sostegno fiscale alla famiglia con figli da realizzarsi attraverso l'unificazione delle detrazioni per carichi familiari e l'assegno famigliare, istituendo, in tal modo, una ''dote'' fiscale per i figli da
- RIDUZIONE TASSE SU AUMENTI CONTRATTUALI. Il sindacato la chiede per consentirne una redistribuzione immediata a favore dei lavoratori dipendenti. Propone quindi la diffusione generalizzata della contrattazione di secondo livello e l'incentivazione e la riduzione delle tasse sugli incrementi di reddito collegati ad indicatori di risultato, come gia' avviato col Protocollo Welfare. Cio' significa anche la definizione di regole e tempi piu' certi per la conclusione dei rinnovi contrattuali: per questo chiedono anche al governo di farsi garante dell'avvio di un confronto con e tra tutte le controparti datoriali su questi temi.
- TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE Immediata riduzione della tassazione sul Tfr e una drastica riforma che semplifichi sensibilmente il meccanismo di calcolo dell'aliquota ed evidenzii benefici della tassazione separata.''Il Tfr ha subito negli ultimi anni un progressivo aggravio di tassazione, con effetti penalizzanti sui contribuenti con redditi medio-bassi'' dicono i sindacati che chiedono anche la riduzione del carico fiscale sulla previdenza complementare.
- FEDERALISMO FISCALE, CASA E TARIFFE. Il sindacato chiede infine la realizzazione di un serio federalismo fiscale che affronti il tema del carico fiscale complessivo che grava sui cittadini; politiche fiscali per la casa e, soprattutto interventi su tariffe e prezzi. ''Tutte le imprese che forniscono prodotti o servizi di pubblica utilita' che godono delle riduzioni del cuneo fiscale (elettricita', gas, benzina, farmacie, banche, assicurazioni, etc.) - dicono – devono provvedere ad una riduzione dei prezzi finali all'utenza corrispondenti ai benefici ricevuti''.(ANSA).
FISCO: MINI-AUTONOMI;TASSE-FORFAIT 20%, SCONTO 361 EURO
VISCO FIRMA DECRETO,DA 1 MLN MICROIMPRENDITORI FATTURE SENZA IVA
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Arriva da subito la rivoluzione del fisco-forfait per i mini-autonomi. Per poco meno di un milione di piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, collaboratori e professionisti arriva una tassa unica del 20% che assorbira' l'Irpef, l'Irap e anche l'Iva. L'imposta sul valore aggiunto scomparira' dalle loro fatture, per la gioia anche dei consumatori finali. Sara' una radicale semplificazione che a molti consentira' di cancellare le spese - in genere tra 1.500 e i 4.000 euro - che si pagano ai professionisti per tenere i conti a posto. L' alleggerimento - hanno calcolato le finanze - riguardera' anche il fronte strettamente fiscale: la riduzione delle tasse sara' in media di 361 euro e - a seconda dei settori - potranno arrivare a sfiorare i 600 euro.
La novita' scatta dal primo gennaio e riguardera' solo i cosiddetti ''minimi'', cioe' gli autonomi che hanno un giro d'affari inferiore a 30.000 euro e che hanno acquistato beni strumentali per un importo inferiore a 15.000 euro. Il Vice-Ministro Vincenzo Visco ha firmato a tempo di record il decreto attuativo, che insieme alla circolare delle Entrate del 22 dicembre, consente di attuare immediatamente il nuovo regime semplificato. ''Questa riforma - ha spiegato Visco – che consente di non avere partita Iva, registri e contabilita', pagando come unica imposta, in sostituzione di Iva, Irap, Irpef, solo un forfait del 20 per cento sul reddito, rappresenta una svolta verso un sistema sempre piu' semplificato''.
Il nuovo regime non sara' automatico, ma facoltativo e per questo il ministero invita le associazioni di categoria di calcolare la convenienza con i propri associati. L'adesione sara' piu' che semplice. Non bisognera' presentare alcuna domanda. Bastera' che dal primo gennaio si elimini l'addebito Iva dalla fattura dei propri clienti. In questo modo verra' meno l'obbligo di versamento dell'Iva e anche il diritto ad eventuali detrazioni dell'imposta sul valore aggiunto. Ovviamente chi indichera' l'Iva nelle fatture significa che non e' interessato al nuovo meccanismo di tassazione.
Il fisco punta sulla semplificazione che portera' il nuovo sistema: sara' un colpo di spugna su complicazioni, eccessi di procedure, costi della burocrazia. Ma certo non sara' per tutti, solo per gli ''autonomi'' piu' piccoli, senza dipendenti e con modesto giro d'affari. ''Il regime dei contribuenti minimi e marginali - affermano gli uffici di Visco - rappresenta dal primo gennaio il regime naturale per le persone fisiche esercenti attivita' di impresa arti o professioni che nel 2007 abbiano percepito ricavi o compensi inferiori a 30.000 euro lordi, non abbiano effettuato cessioni alle esportazioni, non abbiano sostenuto spese per lavoro dipendente e non abbiano effettuato, nel triennio 2005-2007 acquisti di beni strumentali per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro''.
Le Finanze hanno calcolato che la platea coinvolta non sara' di poco conto. Interessati saranno 933.752 di mini-imprenditori che a loro volta rappresentano il 44,8% degli autonomi che hanno ricavi inferiori ai 50.000 euro. Di questi - viene stimato - sono 708.423 quelli che si calcola aderiranno al nuovo regime. Ma in molte zone del Paese rappresenteranno oltre il 20% dei lavoratori autonomi: sara' cosi' nel Nord Ovest (23%), al Centro (21,7%) con un picco al Sud (28,7%) mentre la quota del Nord Ovest (14,2%) e delle Isole (12,4%) sara' piu' bassa. E nel complesso dei mini-imprenditori che si stima aderiranno al nuovo regime quasi la meta' (il 47,8%) sara' al di sotto dei 40 anni.
La vera innovazione e' rappresentata dalla semplificazione: il prelievo omnicomprensivo del 20% toglie il pensiero di un fisco oppressivo e incomprensibile. In media il prelievo (calcolato sui 708 mila potenziali aderenti) sara' di 1.309 euro, ma scende a 960 euro per i 126 mila del commercio al dettaglio. Cosi, alla fine - hanno calcolato gli uffici delle Finanze - ci sara' anche un risparmio di tasse: senza considerare l'addio al commercialista, l'erario chiedera' in media 361 euro in meno, dai 63 euro in media dei micro-commercianti al dettaglio ai 598 euro dei piccoli professionisti marginali. Ognuno dovra' fare i conti. ''E' importante - afferma Visco - che tutti gli interessati valutino l'opportunita' di aderire e scelgano subito''. Gia' da ora – con benefici anche sui clienti-consumatori finali - le fatture non dovranno contenere l'Iva.(ANSA).
FISCO: VISCO, FORFAIT AUTONOMI E' SVOLTA PER SEMPLIFICARE
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - ''L'entrata in vigore del nuovo regime semplificato per circa un milione di piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e giovani professionisti e' un fatto decisamente positivo. Questa riforma, che consente di non avere partita Iva, registri e contabilita', pagando come unica imposta, in sostituzione di Iva, Irap, Irpef, solo un forfait del 20 per cento sul reddito, rappresenta una svolta verso un sistema sempre piu' semplificato''. Ad affermarlo e' il vice-ministro per l'Economia Vincenzo Visco che, in coincidenza con l'emanazione del decreto attuativo del nuovo regime forfait per i minimi, invita i contribuenti interessati ''cioe' coloro che nel 2007 hanno avuto un fatturato non superiore ai 30 mila euro, a valutare l'opportunita' di aderire al nuovo regime, e scelgano subito''.
Per attuare il nuovo regime Visco chiede per questo la collaborazione delle organizzazioni di categoria: ''Il governo - afferma il vice-ministro - fara' la sua parte nel dare le informazioni necessarie. Ma sarebbe importante che un contributo in tal senso venisse anche dal mondo delle organizzazioni di categoria. Le associazioni imprenditoriali e i consulenti fiscali avvertano in questi giorni i propri associati e i propri clienti, se questi ultimi si trovano nelle condizioni di poter optare per il regime semplificato''.
''Da anni - conclude Visco - le organizzazioni dei piccoli imprenditori, dei lavoratori autonomi e dei consulenti fiscali lanciano ripetutamente campagne polemiche contro le complicazioni, l'eccesso di procedure, i costi della burocrazia. Ora che e' stata imboccata una strada completamente diversa il loro ruolo e la loro responsabilita' diventano decisivi''. (ANSA).
FISCO: COMMERCIALISTI, FORFAIT SEMPLIFICA MA NON E'TUTTO ORO
(ANSA) - ROMA, 5 GEN - Commercialisti all'attacco sul fisco forfait varato dal governo per consentire ai lavoratori autonomi ''marginali'' di pagare una sola imposta forfait del 20%. ''Non e' tutto oro quel che luccica'', afferma il neo presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Claudio Siciliotti che, in una nota, spiega che l'arrivo dell'imposta forfait e' vero che cancella l'Iva e alcuni adempimenti, ma comporta anche la non applicazione dell'Irpef e delle detrazioni che questa imposta riconosce.
''Il Vice-Ministro Visco - afferma Siciliotti – ha rilasciato in questi giorni entusiastiche dichiarazioni in merito all'innovazione rappresentata dal nuovo regime fiscale semplificato per i 'contribuenti minimi e marginali', invitando chi si occupa di consulenza fiscale a portare tale novita' all'attenzione dei clienti che presentano i requisiti soggettivi ed oggettivi per potervi rientrare. Mi permetto di osservare che non e' tutt'oro quel che luccica''.
Siciliotti spiega di ''non aver difficolta' a riconoscere che si tratta di un regime che consente di minimizzare gli adempimenti contabili e fiscali''. Ma aggiunge che ''la tassazione del reddito con una imposta sostitutiva del 20% non sempre si rivela vincente per il contribuente, posto che l'abbandono dell'Irpef implica anche l'abbandono delle detrazioni e deduzioni riconosciute ai fini di tale imposte; l'esclusione dall'Irap ha assai poco significato per i ''piccoli'' titolari di lavoro autonomo; l'esclusione da Iva rappresenta un effettivo vantaggio solo nella misura in cui il contribuente abbia un volume modestissimo di acquisti ed effettui le proprie prestazioni nei confronti di consumatori finali o comunque di soggetti che non possono a loro volta detrarre l'Iva''.
Siciliotti propone invece un'altra semplificazione degli adempimenti sulla ''stipula degli atti di cessione delle quote di srl e di aziende, per i quali e' ancora oggi necessario ricorrere alla forma dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata al solo fine di poterlo iscrivere presso il registro delle imprese''.(ANSA).
FISCO: CASA, IMPRESE E FAMIGLIE, COSA CAMBIA NEL 2008
DA AFFITTI A ZONE FRANCHE LE NOVITA' SULLE TASSE DALLA A ALLA Z
(ANSA) - ROMA, 1 GEN - Arriva il calo dell'Ici, cambia l'aliquota per le tasse sulle societa', debutta il 'forfettone' per i piccoli imprenditori: sono queste tra le principali novita' fiscali che arriveranno nel 2008. La maggior parte delle nuove norme sulle tasse arrivano con
Ecco un abecedario con tutte le novita' fiscali dalla 'A' alla 'Z' che troveremo a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi.
- A come AFFITTI. Arriva una detrazione Irpef sugli affitti per gli inquilini a basso reddito (300 euro per redditi fino a 15.493,71 euro e 150 per redditi fino a 30.987,41).
- B come BENZINA. Il 2008 porta un 'calmiere' che sterilizzera' gli aumenti della benzina: se i rincari superano di due punti il valore indicato nel Dpef scatta una riduzione dell'accisa.
- C come CASA. Piu' leggera l'Ici: lo sconto e' dell'1,33 per mille (aggiuntivo rispetto alle attuali detrazioni sulla prima casa e comunque fino ad un importo massimo di 200 euro). Ville escluse.
- D come DETRAZIONI. Vasto il paniere degli sconti a valere sull'Irpef: dai familiari a carico agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
- E come EVASIONE. Prosegue l'azione di contrasto a chi non paga le tasse. Entro meta' gennaio arriveranno le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate con il piano di controlli 2008.
- F come FORFETTONE. I piccolissimi imprenditori, con un reddito inferiore ai 30.000 euro l'anno, potranno scegliere di pagare le tasse a forfait. Un 20% che sostituisce anche l'Iva e l'Irap.
- G come GIOVANI. Lo sconto sugli affitti sara' piu' alto, circa 1.000 euro, per i giovani (i cosiddetti 'bamboccioni') tra i 20 e i 30 anni che lasciano la casa di mamma e papa'.
- H come HANDICAP. Sconti fiscali piu' pesanti ai nuclei familiari con almeno un componente inabile. Le modalita' delle agevolazioni saranno stabilite in un decreto nel giro di 2 mesi.
- I come IRAP. L'aliquota ordinaria dell'imposta regionale sulle attivita' produttive scende dal 4,25% al 3,9%. Il tributo diventa completamente regionale.
- L come LAVORO. Nel 2008 si decideranno forme di riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. A questo obiettivo sara' destinato tutto l'extragettito.
- M come MUTUI. Sale a 4.000 euro il limite di detraibilita' degli oneri (interessi passivi) relativi ai mutui sulla prima casa.
- N come NIDO. Per gli asili sconti sulle tasse dei genitori fino a 632 euro a figlio. La retta potra' essere detratta dall'Irpef al 19%.
- O come ONLINE. Arriva il 'riccometro' anti-furbi: l'indicatore di situazione economica equivalente (Isee) sara' calcolato on line dall'Agenzia delle Entrate in base ai dati di cui dispone.
- P come PANNELLI. Anche per quest'anno si potra' detrarre dall'Irpef il 55% delle spese per i lavori di riqualificazione energetica (pannelli solari, finestre e caldaie).
- Q come QUATTRO. Se il nucleo familiare ha almeno quattro figli ci sara' per i genitori una detrazione aggiuntiva sull'Irpef di 1.200 euro.
- R come RISTRUTTURAZIONI. Varra' anche nel 2008 lo sconto per le ristrutturazioni immobiliari, che si puo' ottenere con una detrazione d'imposta del 36% della spesa sostenuta.
- S come SOCIETA'. L'aliquota Ires scende dal 33% al 27,5%. Ma si amplia la base imponibile con novita' sugli ammortamenti e sulla deducibilita' degli interessi passivi.
- T come TESSERA. Gli abbonamenti per il trasporto pubblico locale potranno essere detratti per il 19% dall'Irpef per un massimo di 250 euro.
- U come UNIVERSITARI. Per gli studenti universitari fuori sede confermato il taglio di imposta pari al 19% dell'affitto se il contratto e' registrato.
- V come VENDITA. Novita' per le case. Il pagamento dei mancati versamenti Iva, dovuti dall'impresa che vende, potranno essere richiesti anche all'acquirente.
- Z come ZONE FRANCHE. Si potranno avviare piccole imprese nei quartieri degradati di alcune citta', che verranno individuati nel giro di qualche mese, senza pagare tasse.(ANSA).