DUE UFFICIALI GDF ARRESTATI PER CONCUSSIONE A RISTORATORE - VISCO: PM ROMA RIBADISCE; ARCHIVIARE ACCUSE DI SPECIALE

mercoledì 09 gennaio 2008

DUE UFFICIALI GDF ARRESTATI PER CONCUSSIONE A RISTORATORE

 

   (ANSA) - PERUGIA, 8 GEN - Un tenente colonnello e un luogotenente della guardia di finanza, in servizio presso il comando regionale umbro, sono stati arrestati oggi per concussione dalle fiamme gialle di Perugia. Sono accusati in particolare di avere indotto un ristoratore della zona di Assisi a offrire loro diversi pasti non pagati promettendo presunti favori e coperture fiscali.

   A carico dei due sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal gip perugino Nicla Restivo su richiesta della procura della Repubblica.

   L'indagine condotta dalla gdf e' stata avviata in seguito a una denuncia da parte del titolare del ristorante. Secondo la ricostruzione accusatoria il tenente colonnello e il luogotenente, che conosceva l'imprenditore per avere svolto nel suo esercizio una verifica fiscale, tra il luglio e l'ottobre scorso si sono recati a mangiare nel locale almeno una decina di volte, senza mai pagare il conto. Lo avrebbero fatto separatamente o insieme, talvolta con la famiglia. In alcune occasioni lamentandosi anche della qualita' del servizio.

   In una occasione il luogotenente - hanno ricostruito gli inquirenti - avrebbe fatto intendere al titolare dell'esercizio commerciale che in zona erano in corso controlli della gdf e l'altro ufficiale era una persona importante.

   La versione del ristoratore e' stata tra l'altro confermata da alcuni suoi collaboratori sentiti dagli investigatori nel corso degli accertamenti.

   Dopo avere ricevuto l'avviso della conclusione dell'indagine nei loro confronti i due arrestati - sempre in base alla versione accusatoria - avrebbero anche cercato di indurre l'imprenditore a ritirare la denuncia. (ANSA).

 

VISCO: PM ROMA RIBADISCE; ARCHIVIARE ACCUSE DI SPECIALE/ANSA

RINNOVATA RICHIESTA A GIP CHE AVEVA CHIESTO INDAGINE-BIS

 

   (ANSA) - ROMA, 7 gen - Entro un mese, periodo di tempo presumibile per la fissazione di una nuova camera di consiglio, potrebbe andare definitivamente in archivio una delle tante 'querelle' giudiziarie tra il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco e l'ex comandante della Guardia di Finanza Roberto Speciale. La procura di Roma ha infatti rinnovato oggi la richiesta di archiviazione nei confronti di Visco, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte pressioni che l'esponente del governo avrebbe esercitato, nell'estate del 2006, nei confronti dell'ex generale.

  La nuova richiesta e' stata depositata dopo gli ulteriori accertamenti disposti, il 21 dicembre scorso, dal vicepresidente dei gip di Roma, Antonino Stipo, che aveva chiesto alla procura, a fronte di una prima richiesta di archivizione, di verificare se ci fosse stato ''dolo intenzionale'', nel comportamento di Visco, definito invece dai magistrati inquirenti ''illegittimo ma non illecito''. Il procuratore Giovanni Ferarra e il pm Angelantonio Racanelli, titolari del fascicolo, hanno disposto in tempi brevissimi (pur con i 90 giorni di tempo dati dal gip) l'audizione di alcuni testimoni, tra i quali il generale della Finanza Emilio Spaziante e il colonnello Virgilio Pomponi. Dalle audizioni, fatte subito prima della pausa natalizia, secondo la procura, non sarebbero emersi elementi a carico di Visco. Insomma, gli ufficiali della guardia di finanza hanno ribadito la loro versione, quella gia' data al pm durante l'istruttoria fatta in procura, la scorsa estate. Nessuno, insomma, avrebbe confermato la versione delle pressioni.

   Il gip ora fissera' una nuova camera di consiglio per valutare la richiesta del pm, ma intanto il difensore di Speciale, l'avvocato Ugo Longo, ha gia' annunciato una opposizione alla richiesta di archiviazione. Longo, nella prima opposizione alla archiviazione, aveva anche allegato la pronuncia del Tar del Lazio che aveva riconosciuto la illegittimita' della destituzione di Speciale sostituito con l'attuale comandante Cosimo D'Arrigo.

  L'inchiesta sulle presunte pressioni ricevute dall'ex comandante della Guardia di Finanza Roberto Speciale riguardava il trasferimento di alcuni ufficiali delle fiamme gialle. Visco,  fino alla archiviazione, resta indagato per tentato abuso d'ufficio e minacce aggravate a pubblico ufficiale.

   In procura a Roma c'e' un'altra indagine sulla vicenda Visco-Speciale: il pm Roberto Cucchiari ha indagato per violazione del segreto di indagine lo stesso Speciale per le rivelazioni, fatte proprio a Visco, su una presunte inchiesta che riguardava gli ex Ds in Puglia. (ANSA).


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