RIFIUTI: IN VENETO CON SATELLITE SCOPERTE DISCARICHE ABUSIVE - FISCO: CIPOLLINI 'STRANIERO' PERDE CAUSA, DEVE 1,1 MLN

sabato 19 gennaio 2008

RIFIUTI: IN VENETO CON SATELLITE SCOPERTE DISCARICHE ABUSIVE

 

   (ANSA) - VENEZIA, 15 GEN - Anche apparati satellitari tra gli strumenti in dotazione alle forze dell'ordine del Veneto impegnate a controllare i siti di stoccaggio dei rifiuti urbani e industriali. Apparecchiature di ultima generazione capaci di individuare una discarica abusiva dal differenziale termico del sottosuolo ma anche utile a indicare altri generi di illegalita'.

   Attraverso i controlli il Veneto si sta dotando di una mappa del territorio che sara' entro giugno. Per ora sono state monitorate completamente le provincie di Padova e Venezia mentre e' in corso di ultimazione l'area veronese. Sono centinaia i siti che Conta definisce ''anomali'' rilevati. Tra questi sino a ora sono state individuate una sessantina di discariche abusive.

   ''Grazie alle apparecchiature utilizzate negli elicotteri della Guardia di Finanza - sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente Giancarlo Conta - nel veneziano e' stata individuata anche una piantagione di canapa indiana piuttosto vasta''. ''La Regione ha finanziato - ha aggiunto l'esponente della giunta veneta - progetti, apparecchiature, macchine, destinati a Guardia di Finanza e carabinieri del Noe''. (ANSA).

 

FISCO: CIPOLLINI 'STRANIERO' PERDE CAUSA, DEVE 1,1 MLN

CONTESTATA RESIDENZA A MONTECARLO E USO GENITORI COME PRESTANOME

(di Corrado Chiominto)

 

   (ANSA), ROMA, 13 GEN - Il fisco insegue all'estero i campioni delle due ruote, anche se hanno i pedali. Cosi' anche il ciclista Mario Cipollini, che aveva scelto come residenza il Principato di Monaco, e' incappato nei controlli dell'Agenzia delle Entrate, come i motociclisti Rossi e Capirossi. Ma a nulla gli e' servito contestare davanti al giudice le pretese del fisco che aveva portato come prova della residenza effettiva in Italia molti elementi, come gli allenamenti sulle strade della lucchesia e la presenza in locali Vip. Illogico e' inoltre apparsa l'intestazione al padre, che e' in una casa di riposo, di tre auto e una moto di potente cilindrata.

   I giudici tributari della commissione provinciale di Lucca gli hanno pero' dato torto, respingendo il suo ricorso: Cipollini - hanno stabilito - non puo' essere considerato 'straniero'' per il fisco italiano. Lo hanno cosi' condannato, lo scorso 8 gennaio, a pagare le tasse su circa 1,6 milioni di redditi percepiti nel 1998 e nel 1999. Il conto, in base alle norme italiane, potrebbe cosi' arrivare a 1,1 milioni tra tasse, sanzioni interessi. Certo, Cipollino potra' fare ricorso. Ma contemporaneamente dovra' evitare un'altra stangata da 2,9 milioni che potrebbe arrivare da una seconda contestazione - sulla quale il campione ha gia' avviato una lite con il fisco - relativa agli anni 2000-2004.

     Nella lite fiscale tra Cipollini e l'Agenzia delle Entrate ognuno ha portato le proprie ragioni. Gli ispettori dell'Agenzia delle Entrate, impegnati a far rispettare le regole tributarie a numerosi Vip che hanno trasferito la residenza all'estero, da Montecarlo a Londra, pur mantenendo importanti interessi in Italia, hanno presentato una relazione dettagliata. Hanno indicato la frequente presenza di Cipollini nell'abitazione di Lucca e gli allenamenti in tutte le stagioni dell'anno sulle strade della lucchesia. Hanno poi provato la presenza del campione in negozi e locali vip della Versilia. L'Agenzia delle Entrate ha sostenuto inoltre che l'abitazione della madre poteva ritenersi nella disponibilita' del campione, come pure le tre auto e la moto di grossa cilindrata intestati al padre, che tra l'altro e' in una casa di riposo. Che dire poi della figlia iscritta regolarmente alla scuola dell'obbligo dal 2003? Nel dossier, inoltre, e' finita anche una multa decisa dal tribunale di Lucca a Cipollini per aver allevato in Italia un puma.

    Il ciclista lucchese ha contestato la presa di posizione delle Entrate, che ha definito þ'infondate e inattendibili'' , portando come prova di utilizzo dell'appartamento del principato di Monaco i consumi elettrici, per uso familiare, pari a 12.000 Kwh l'anno. þ'Non risulta provato - hanno inoltre contestato gli avvocati del ciclista - che il contribuente abbia stipulato in Italia contratti di compravendita, di mutuo, di conto corrente bancario, come pure non risulta dimostrata l'esistenza a suo nome di movimentazioni di denaro, ne' la proprieta' di beni immobiliari e mobiliari''.

    I giudici non gli hanno pero' dato ragione, anche se hanno ridotto le pretese del fisco nel quantificare il valore di un contratto di sponsorizzazione tra la Saj Sport e la Saeco. Gli ispettori fiscali ritenevano valesse 2,2 milioni di euro. I giudici li hanno ridotti a 300.000 euro. Ma la residenza – hanno sostenuto - e' in Italia. Lo dimostrano - e' scritto nel dispositivo della sentenza - la frequente presenza del ricorrente e della sua famiglia nell'abitazione di Lucca, come pure la presenza in tutte le stagioni dell'anno sulle strade della lucchesia per allenamento e svago''.Inoltre – hanno spiegato - ''non e' un'illazione il considerare i genitori come prestanomi per l'intestazione di beni e servizi'' e ''non va minimizzato l'episodio dell'ammenda per la detenzione di un Puma''. Quindi - hanno concluso - Cipollini dovra' pagare i tributi calcolati ''sulla base imponibile di 721.423.000 euro per l'anno 1998 e 956.009.000 per l'anno 1999.

   La vicenda con il fisco non e' comunque chiusa. Il campione, che dalla commissione tributaria provinciale ha comunque puntato una riduzione dell' evasione che gli era stata contestata, potra' certo fare ricorso. Rimane inoltre pendente la contestazione del fisco - fatta congiuntamente dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza -  relativa agli anni 2000-2004, che vale altri 2,9 milioni di imposte, per la quale Cipollini ha ugualmente presentato ricorso.  Per questo accertamento il campione ha ricevuto anche un accesso domiciliare di Lucca in seguito  del quale l'ufficio ha chiesto ed ottenuto dalla commissione provinciale il sequestro conservativo di tutti i beni mobili e immobili di Cipollini. Per il 2005, invece, il campione ha sanato la propria posizione con il ''ravvedimento operoso'' per poi presentare regolarmente la dichiarazione in Italia a partire dal 2006, pur mantenendo la propria iscrizione all'Aire, cioe' all'elenco degli italiani residenti all'estero. (ANSA).


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