STATI GENERALI GDF A L’AQUILA “PER UNA MODERNA RAPPRESENTANZA”. PRESENTE ANCHE D’ARRIGO. ATTESI OLTRE 260 DELEGATI DA TUTTA ITALIA: OCCASIONE STORICA PER IL FUTURO DEL CORPO
Il titolo scelto per la kermesse che si aprirà alle 9.30 di martedì prossimo a L’Aquila non spicca forse per originalità ma certamente è significativo: “PER UNA MODERNA RAPPRESENTANZA”.
Che tipo di sistema di tutele auspicano gli uomini e le donne della Guardia di finanza? Che ne pensano dei contenuti del testo unificato licenziato dal comitato ristretto della Commissione Difesa del Senato? Come conportarsi e quali iniziative prendere?
Queste le domande alle quali bisognerà trovare una risposta il più possibile unitaria. Su questi temi per alcuni mesi hanno lavorato, su sollecitazione del Cocer delle Fiamme Gialle, tutti i Coir e Cobar confluenti, con riunioni, discussioni e posizioni scritte inviate al Consiglio centrale di Roma.
D’altra parte, tutti comprendono l'importanza e la delicatezza del momento per il personale delle Fiamme Gialle, ancora scosso dal terremoto della vicenda Visco-Speciale, risentito dallo “sgarbo” del ministro Padoa Schioppa (che come si ricorderà a ottobre scorso rifiutò di trattenersi a colloquio con i delegati del Cocer) e frastornato da voci e iniziative di smembramento e ridimensionamento dell’istituzione. Ma specialmente deluso dal mancato mantenimento – almeno fino a oggi – degli impegni presi dal centrosinistra, con le promesse di profondo cambiamento (un “ripensamento”) del sistema della rappresentanza militare, e dai D.S., con le esplicite assicurazioni su una piena libertà di associazione per i militari.
Cè però un aspetto positivo che lascia ben sperare il popolo della Guardia di finanza. Ed è l'attivismo di questo Cocer: un organismo attivo con una chiara visione e capacità politica che ha più volte tirato la volata alle sezioni delle Forze armate sulla strada dei diritti. Certo, c’è una differenza di posizioni tra i rappresentanti della categorie B e C, che si stanno battendo con assoluta determinazione per ottenere il sindacato, e i due delegati della categoria ufficiali, che auspicano invece forme di associazionismo. Ma si tratta di soluzioni che prevedono entrambe organismi COMPLETAMENTE AUTONOMI DALLE GERARCHIE e respingono LE NUMEROSE IPOTESI REGRESSIVE del testo unificato.
Ma veniamo alla manifestazione. Entro domani arriveranno a L’Aquila da tutta Italia OLTRE 260 DELEGATI che troveranno alloggio nella cittadella della Scuola. L’inizio dei lavori è previsto per le 9 e 30 di martedì 22 gennaio, con il benvenuto del Comandante della Scuola, il neo generale di corpo d’armata Luciano PEZZI. Prenderà quindi la parola il generale Domenico MINERVINI in qualità di presidente del Cocer che precederà una relazione della professoressa Lidia SGOTTO CIABATTINI, ordinaria di Diritto del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma, e un intervento di Claudio GIARDULLO, segretario generale del Sindacato Italiano Lavoratori Polizia (Silp).
I lavori veri e propri verranno introdotti subito dopo dal colonnello Bruno BARTOLONI, vicepresidente del Cocer, il quale avrà il compito di fare il punto della situazione sulle attività della Commissione Difesa del Senato, sulle posizioni assunte dai diversi Cocer e sui documenti pervenuti a Roma nei mesi scorsi dai Coir e Cobar della Guardia di finanza.
A questo punto si aprirà il dibattito, che andrà avanti per l'intera giornata e per quella successiva, in modo da permettere ai delegati prenotati di poter tutti dire la loro. Il comandante generale Cosimo D’ARRIGO ha fatto sapere che raggiungerà i convenuti nella giornata di martedì.
Giovedì mattina, trasferimento a Roma, con adunanza plenaria alla sala conferenze di piazza Armellini. Moltissimi i politici invitati, tra i quali hanno già confermato la loro presenza i senatori Enzo BIANCO e Sergio DE GREGORIO.
Prederanno la parola il professore Vittorio ANGIOLINI, ordinario di Diritto costituzionale all’Università Statale di Miliano, il magistrato Domenico GALLO e il professore Michel MARTONE, ordinario di Diritto del lavoro presso l’università Luiss di Roma.
Noi di Ficiesse seguiremo con attenzione l’avvenimento e contiamo di pubblicare una serie di aggiornamenti nei prossimi giorni sull’andamento dei lavori.
Per ora, un affettuoso augurio di buon lavoro a tutti i delegati. Avete una grande responsabilità. Siamo certi che saprete rispondere nel migliore dei modi.